
La liquirizia è un arbusto perenne con foglie verde chiaro e fiori blu o lilla, conosciuta e usata in Cina da duemila anni e in Europa da metà tempo. Le sue radici, fibrose e legnose, si estendono in orizzontale fino a un metro di lunghezza: queste vengono raccolte, fatte seccare per diversi mesi, poi frantumate e bollite fino a ottenere un composto denso, l’estratto di liquirizia.
Vi suggerisco un risotto molto semplice e veloce, da proporre in una serata conviviale. L’insieme armonico dei sapori lo rende molto particolare, e molto gradito: io ho avuto un applauso per questo risotto!
Gli ingredienti per quattro persone:
- 320 grammi di riso per risotti
- 200 grammi di gamberetti (surgelati e già puliti)
- 1 scalogno
- 1 cucchiaio colmo di polvere di liquirizia
- ½ bicchiere di buon vino bianco secco
- 4 cucchiai di olio e.v.o.
- 1 noce di burro
- Origano
- Brodo (anche di dado)
- Sale, pepe
Tempo di preparazione e cottura: circa 30 minuti

Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire a fuoco dolce nella pentola dove poi cuocerete il risotto. Aggiungete ogni tanto qualche sorso d’acqua, così che lo scalogno non bruci, ma diventi morbidissimo.
Scongelate i gamberetti tuffandoli in un pentolino con acqua bollente, scolateli e conservate l’acqua
Versate il riso nella pentola con lo scalogno, fatelo tostare qualche minuto finché vedrete i chicchi diventare lucidi.
Bagnate con il vino bianco, lasciate evaporare, quindi portate a cottura aggiungendo l’acqua dei gamberetti e poi, se necessario, del brodo. Poco prima di togliere dal fuoco, aggiungete i gamberetti interi, la polvere di liquerizia e amalgamate molto bene. A fine cottura, mantecate con un pochino di burro Preparate i piatti individuali, profumando ogni porzione con una leggera spolverata di origano.
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Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).