Mary Papanicolau: l’anima nascosta della citopatologia ginecologica

Se non fosse stato per Andromache (Μache) Mavrogenous-Papanicolaou, centinaia di milioni di donne in tutto il mondo non sarebbero sopravvissute al tumore della cervice uterina. Andromache visse all’ombra di Georgios Papanicolaou – insigne scienziato e medico, citologo, ricercatore e inventore del Pap test – ma senza la sua partecipazione al lavoro di ricerca del marito gli sbalorditivi risultati ottenuti non sarebbero stati possibili. Preziosa compagna e sostenitrice per 52 anni, seguì Georgios Papanicolaou dalla Grecia agli Stati Uniti per realizzare il suo sogno, con abnegazione e assoluta devozione al suo lavoro.
Negli Stati Uniti fu soprannominata “Mary” a causa delle difficoltà nel pronunciare il suo nome (Andromache in greco significa “colei che combatte contro gli uomini”). Nonostante il sostegno e i numerosi contributi offerti alla ricerca del marito, Andromache non firmò mai un documento di ricerca con il suo nome. Tuttavia, essa sostenne di non essersi mai pentita della propria scelta e, riferendosi al rapporto con Georgios, che ammirava infinitamente, affermò che «La luna non dà luce al sole».

Αndromache Mavragenous–Papanicolau

L’inizio
Nata nel 1890 come Andromache Mavrogenous, apparteneva alla storica famiglia Mavrogenοus di Fanari, a Costantinopoli, che nel 1821 aveva partecipato attivamente alla Rivoluzione greca contro i turchi ottomani (Manto Mavrogenous, membro di spicco della famiglia ed eroina della Rivoluzione, che donò tutte le sue ricchezze per la liberazione dei greci, morendo in povertà, può aver ispirato Andromache). Andromache, donna assertiva e dinamica, dotata di coraggio e integrità, era ben educata, parlava francese e suonava il pianoforte. 
Incontrò Georgios Papanicolaou durante un’escursione a Kymi, sull’isola di Evia, in Grecia, dove la sua famiglia si trovava in vacanza. L’uomo rimase colpito dalla sua tenacia: Andromache continuò ad arrampicarsi sulla montagna che stava scalando insieme ad un gruppo di amici, nonostante la maggior parte di essi si fosse arresa a causa dei sentieri impervi dello Stoney. 
Non passò molto tempo prima che le chiedesse la mano, ponendo fin da subito le condizioni per la loro vita insieme, in cui il suo lavoro scientifico sarebbe stato sempre al primo posto e non avrebbe dovuto essere influenzato dal matrimonio. Le chiese di fare della ricerca lo scopo della loro vita, di non avere figli né responsabilità di madre, in modo che potesse essere disponibile in qualsiasi momento per aiutarlo a casa, in ufficio e in laboratorio. Lei accettò e nel 1910, quando Georgios completò gli studi in medicina, biologia e zoologia e conseguì un dottorato in biologia, si sposarono.
Dopo un breve soggiorno in Francia e Germania, Georgios tornò in Grecia, dove fu chiamato a combattere nelle Guerre Balcaniche (1912-1913). In Grecia ebbe la possibilità di incontrare immigrati provenienti dagli Stati Uniti e comprese che proprio lì avrebbe potuto realizzare il suo sogno. Nel 1913 Mache e Georgios partirono per New York, nonostante nessuno dei due parlasse inglese, con solo 250 dollari, prerequisito per entrare nel Paese. Mache lavorò come sarta presso i grandi magazzini Gimbels per 5 dollari a settimana e in un negozio di alimentari. Georgios si impiegò in un negozio di tappeti e come giornalista presso il giornale greco Atlantis, prima di ottenere una posizione al Dipartimento di Patologia dell’Università di New York e poi al Dipartimento di Anatomia del Cornell University Medical College, dove Mache si unì a lui come tecnica non retribuita. Secondo la dottoressa Julie Kokkori, discendente di Georgios, «Mache rimase per 52 anni sua fedele compagna. All’inizio il loro percorso fu difficile, ma culminò in un lavoro scientifico riconosciuto in tutto il mondo. Diciamo spesso che dietro ogni grande invenzione si nasconde una grande donna. Mache era per Georgios l’anima celata del suo successo. Le donne che ogni giorno, in tutto il mondo, sopravvivono al tumore al collo dell’utero grazie al Pap test, sono grate sia alla sig.ra Papanicolaou che al dottor Papanicolaou».

Georgios e Adromache Papanicolaou

La ricerca
Al Cornell University Medical College, Georgios ebbe la possibilità di osservare il ciclo di ovulazione, i disturbi ormonali e i casi di sterilità dei porcellini d’India ma, non essendo un medico clinico, non aveva accesso alle pazienti. Mache lo incoraggiò a sperimentare su di lei: per 21 anni si offrì volontaria come soggetto sperimentale affinché il marito potesse campionare e analizzare la sua cervice: «Non esisteva altra opzione per me che seguirlo all’interno del laboratorio, plasmando il mio modo di vivere sul suo». Senza il suo aiuto, la ricerca sul tumore della cervice uterina non sarebbe stata possibile. Grazie al contributo generoso della moglie, Georgios determinò che i cambiamenti mensili nell’ovulazione dei porcellini d’India si verificavano anche nelle donne. Ma Mache fece di più, organizzando una festa per alcune amiche che collaborarono alla ricerca accettando di far campionare la propria cervice. 
Dopo che ad una delle donne fu diagnosticato un tumore del collo dell’utero, Georgios portò il campione in laboratorio, osservando, con l’aiuto di un altro citologo, che le cellule cancerose erano effettivamente visibili: lui stesso ha ammesso che fu uno dei momenti più emozionanti della sua carriera.

Ad oggi, il Pap test è ampiamente utilizzato come mezzo per la diagnosi precoce di tumori e altre malformazioni del sistema riproduttivo femminile. Si stima che tale strumento abbia ridotto dell’80% gli eventi fatali legati a queste cause. Secondo alcune ricerche, il Pap test è considerato il traguardo più significativo nel controllo del cancro nel XX secolo. Il dottor Papanicolaou era fermamente convinto che il test dovesse essere ampiamente diffuso e che il maggior numero possibile di medici dovesse essere istruito sul suo utilizzo. Georgios e Mache Papanicolaou accolsero con gioia ed entusiasmo ogni collega che chiese di essere addestrato nel loro laboratorio di Cornell. La dottoressa Neda Voutsa-Perdiki, loro allieva, nel libro che scrisse sui due coniugi, descrive Mache come una “vera roccia” per Georgios, sempre presente per ascoltarlo, fornirgli la sua opinione e sostenerlo: «Lei era tutta la sua vita. Lei era sempre orgogliosa di lui. E lui era sempre orgoglioso di lei».
Nel 1957, dopo 44 anni di lavoro ininterrotto, la coppia decise di fare la sua prima vacanza in Grecia. Successivamente, nel 1961, Georgios trasferì l’ attività di ricerca a Miami per fondare e organizzare l’Istituto di Ricerca sul Cancro, che prese il suo nome. Tuttavia, non riuscì a portare a termine la sua opera: il dottor Pap, come era stato soprannominato, morì infatti nel febbraio 1962. Mache Mavrogenous-Papanicolaou, ormai sola e infelice a causa della scomparsa del marito, rimase sempre devota al suo lavoro e all’umanità, fino alla morte, avvenuta nel 1982 all’età di 92 anni. Il Papanicolaou Cancer Research Institute e la ricerca scientifica sono stati i “figli” della coppia. Fedele alla visione del marito, Mache visitò l’Istituto ogni giorno, partecipando alle conferenze, monitorando i progressi della fondazione, promuovendo l’Atlante della Citologia, un’opera monumentale di Papanicolaou, e contribuendo in ogni modo possibile (anche vendendo i suoi ricami fatti a mano) ad ottenere finanziamenti per la ricerca. Nel 1969, l’American Cancer Society le conferì la Spada d’Oro della Speranza, simbolo della lotta contro il cancro, descrivendola come «la donna che ha aiutato l’umanità più di chiunque altro al mondo, ponendo come suo obiettivo di vita quello di aiutare tutte le donne sulla Terra». 
Georgios Papanicolaou ricevette in vita svariati premi, e in seguito francobolli in suo onore furono emessi in Grecia, Stati Uniti, Camerun e in altri Paesi. Da segnalare che il francobollo di Cipro è l’unico raffigurante entrambi i coniugi, nonostante il nome della moglie non sia menzionato. Nel 1978, durante la cerimonia per l’emissione del francobollo statunitense, Mache, rivolgendosi all’allora first lady Rosalyn Carter, disse: «Il dottor Papanicolaou è stato insignito di numerose onorificenze. La maggior parte gli sono state conferite dai suoi colleghi, che hanno lavorato in organizzazioni scientifiche. Penso che fosse degno di ciascuna di esse. Ma penso che avrebbe apprezzato l’emissione di questo francobollo più di ogni altra onorificenza, perché riflette il riconoscimento che gli è stato conferito da un’intera nazione (il Paese che lo ha adottato) e la gratitudine di tutta la popolazione statunitense. Non avrebbe potuto chiedere di più!».

Fonti:
Biografia: Andromache Mavrogenous-Papanicolaou
Biografia: Georgios Papanicolaou
Sito dedicato a vita e lavoro di Georgios Papanicolaou
Riviste: flowmagazine, Evelina Petriti, 1/10/2018
Georgios Papanicolaou General Hospital Thessaloniki, Archives
Estratto dell’articolo Lady Andromache (Mary) Papanicolaou: The Soul of Gynecological Cytopathology

Autrice del testo: Katerina Kapernarakou.

Qui le traduzioni in francese, inglese, spagnolo.

***

Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, tiene corsi di aggiornamento per docenti, in particolare sui temi delle politiche di genere. È referente provinciale per Lodi e vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile. Collabora con con Se non ora quando? SNOQ Lodi e con IFE Iniziativa femminista europea. È stata Consigliera di Parità provinciale dal 2001 al 2009 e docente di filosofia e scienze umane fino al settembre 2020.

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