Camere d’Autrice nella Valle dei Laghi

Camera d’autrice è un’iniziativa dell’associazione Toponomastica femminile indirizzata alle strutture ricettive italiane che condividono i temi delle pari opportunità e intendono valorizzare l’ingegno femminile intitolando una delle loro camere a un’autrice di cambiamento, preferibilmente collegata al territorio; all’interno della camera vengono posti libri, foto e richiami alla figura e all’opera della protagonista.
La prima intitolazione ha luogo al Lido di Camaiore, in Toscana, nel settembre 2017, e successivamente altre camere nascono in Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Sicilia e ora nel Lazio e in Trentino Alto Adige.

Logo camera d’autrice

Su proposta della Fidapa di Trento, che ha colto i valori etici e civici dell’iniziativa, nell’autunno 2022 l’Istituto tecnico-economico Tambosi verifica la disponibilità di Toponomastica femminile a fungere da partner di progetto e propone al Liceo delle arti Vittoria e a soggetti pubblici e privati del settore turistico, di farne un’occasione per valorizzare e distinguere la Valle dei Laghi. Racchiusa tra Riva del Garda e Trento, la Valle è un’area di pregio ancora priva di una sua specifica identità turistica: una sua rete di strutture ricettive che allestiscono Camere d’autrice si presenta quindi come prodotto driver per un marketing territoriale il cui brand identity risiede proprio nei principi di parità di genere.

Mappa dei luoghi

Il percorso risulta coerente con gli obiettivi generali del progetto di istituto e l’offerta formativa si arricchisce di pratiche di collaborazione e coprogettazione in una logica di rete. La cabina di regia, composta dal Consorzio Turistico Valle dei Laghi, docenti e studenti delle due scuole, rappresentanti di Toponomastica femminile e Fidapa individuano due principali assi di lavoro: la ricerca per il recupero della memoria storica di autrici di cambiamento nelle dimensioni locali, provinciali e nazionali e la predisposizione di un piano di marketing innovativo condiviso dalle realtà economico produttive dell’area.

La valle dei laghi

Si lavora insieme alla stesura articolata della Rete di Camere d’autrice nella Valle dei Laghi e la proposta viene inviata alla Fondazione Caritro in risposta al bando di finanziamento Scuola e Territorio. L’esito è positivo e a fine maggio vengono inaugurate le prime sette Camere alla presenza della nostra presidente.

L’hotel garnì Lillà di Terlago intitola una sua camera ad Anna Proclemer, attrice e doppiatrice trentina di chiara fama.
Nella foto grande, il momento dell’inaugurazione. Da sinistra Franca Marchesin, Mauro Bonetti, Iva Berasi e Maria Pia Ercolini

Per conoscerne meglio gli sviluppi e i dettagli del progetto rivolgiamo alcune domande alla docente Marchesin, referente per l’Istituto tecnico economico “Antonio Tambosi” di Trento.

Come è nata l’idea di proporre l’adesione al progetto Camere d’Autrice?
L’idea di questo ambizioso quanto necessario progetto è nata lavorando in classe con i ragazzi e le ragazze della 4TA dell’Istituto tecnico economico Tambosi, corso Turismo, che hanno poi collaborato con le loro partner, le classi del Liceo delle arti Vittoria, coinvolgendo le famiglie, le istituzioni e la comunità del territorio. Il progetto Rete di camere d’autrice della Valle dei Laghi è stato da noi presentato il 30 maggio scorso, insieme alle docenti Daniela Scrivano ed Edda Nicolussi Paolaz, in una serata fresca ma riscaldata dal pubblico che ha riempito letteralmente lo spazio foyer del teatro Valle dei Laghi di Vezzano.

La Casa di Ines, a Calavino di Madruzzo, dedica a Luisa Zeni, agente segreta irredentista

Anticipato da un reel pubblicato sui social, il video integrale recitato dagli e dalle studenti del Tambosi, con la regia di Joe Barba, ha aperto le danze: un cortometraggio ambientato proprio in Valle dei Laghi che si conclude con l’evocativa battuta “quasi quasi prenoto anch’io!”: 7 camere per 9 autrici. Ripercorrendo la genesi del progetto, posso evidenziare, come già riportato dalla stampa locale «che riguarda cultura, educazione, valori, l’importanza della storia come memoria – soprattutto quella delle donne – e parità di genere. Ma parla anche di territorio, realtà economica e volontà di avere un turismo sostenibile ed esperienziale. Quando Iva Berasi (past presidente Fidapa) mi ha telefonato e mi ha fatto la proposta di aderire all’iniziativa Camera d’autrice, che l’associazione nazionale Toponomastica femminile stava diffondendo in diverse aree italiane, ho capito che non si trattava solo di un progetto scolastico, ma di un progetto potente, di formazione e per il territorio della Valle dei Laghi».

La Dimora Ai Volti, di Stravino, intitola a Erika Giovanna Klien, pittrice e pedagoga, rappresentante dell’arte cinetica

Quali sono state le collaborazioni della rete territoriale e come si sono sviluppate?
Una collaborazione importante è stata appunto con la Fidapa territoriale e la past president, intervenendo alla serata di presentazione del progetto, ha affermato che il prodotto creato dalle scuole è un vantaggio per il territorio, un lavoro eccezionale di ricerca sulle donne unico in Trentino, e si è detta convinta che queste iniziative diano una mano a una valle che va conosciuta e valorizzata.

L’albergo Miralaghi di Padergnone sceglie di ricordare la cantante lirica soprano Alide Maria Salvetta


Altre collaborazioni territoriali importanti poi si sono sviluppate con il Consorzio turistico Valle dei Laghi, l’Apt Alto Garda Trentino, la Fondazione Caritro e la Comunità della Valle dei Laghi.
Il dirigente scolastico Andrea Bezzi ha sottolineato l’importanza dell’utilizzo a scuola del metodo learn by doing, messo al servizio del proprio territorio e fondamentale per un contatto concreto con una possibile futura professione, come riconoscono anche Enrico Faes, del Consorzio Turistico Valle dei Laghi, Trentino Marketing, e i sindaci della Valle, che ribadiscono come il progetto sia interessante e solo un punto di partenza, da portare avanti continuando a fare rete. La prospettiva è che nascano altre camere d’autrice, che altre figure femminili importanti trovino casa nelle strutture del territorio, perché il senso è puntare sulle persone, non sull’effetto cartolina, mettendo al centro dell’attenzione chi può essere d’esempio per le giovani generazioni.

L’agriturismo La Corte dei Ciliegi a Vigolo Baselga omaggia Paola de Manincor, autrice di affreschi dalla Cina al Brasile,
dalla Bosnia all’Australia

Quali sono le figure femminili individuate per le intitolazioni e come sono state scelte?
Queste le prime sette donne trentine d’eccezione, di cui sono state testimoniate le vite e le azioni: Erika Giovanna Klien, Luisa Zeni, Anna Proclemer, Alide Maria Salvetta, Nedda Falzolgher, Edda Albertini, Paola De Manicor. Le strutture ricettive che le hanno favorevolmente accolte, riconoscendone l’importanza, e che hanno ricevuto la targa di “Camere d’autrice” nella giornata di mercoledì 29 maggio, sono l’hotel Lillà di Terlago, l’albergo Miralaghi di Padergnone, l’hotel Ideal di Sarche, la dimora Ai Volti di Stravino, il B&B La Casa di Ines a Calavino di Madruzzo, La corte dei ciliegi di Vigolo Baselga: tutte hanno aderito con entusiasmo e senza esitazione.

L’hotel Ideal di Sarche dedica due camere contigue a due grandi donne, unite da una profonda amicizia, Nedda Falzolgher,
poeta e scrittrice ed Edda Albertini, attrice

Durante la serata di presentazione alla cittadinanza, di fronte a genitori e compagne/i, sono stati i giovani ciceroni e le giovani guide del Tambosi a illustrare nel dettaglio il ventaglio di donne che – grazie a questo lavoro – hanno conosciuto e imparato ad amare, per contribuire a ricordarle e a donare alla loro memoria una casa per viaggiare, una “camera d’autrice” in una delle strutture ricettive che hanno aderito. Parlando della ricerca svolta, hanno riferito aneddoti, interviste a parenti e conoscenti, imprese e circostanze: le 7 donne individuate non hanno più segreti per chi le ha decisamente rese indimenticabili, permettendo loro di vivere – nella memoria collettiva – in Valle dei Laghi. Con grande spirito collaborativo, alunne e alunni del Tambosi hanno poi accompagnato compagne e compagni del Vittoria nella creazione di oggetti artistici coerenti ed evocativi: non è stata un’operazione sempre facile e immediata, ma il risultato è stato molto apprezzato.

Foto della serata


Le opere realizzate ad hoc per impreziosire le camere sono oggetti di design – profumatori per ambienti, quadri, tavole di progettazione; i qr-code decorano gli spazi delle strutture, guidando turiste/i alla scoperta di film, biografie e addirittura canzoni. Questo il commento di chi ha realizzato gli oggetti della memoria: «È stato come un tuffo in acque profonde, da cui risalire con più forza e conoscenza per il futuro». La brochure, magistralmente realizzata per illustrare il progetto, rappresenta nei volti delle “autrici” le emozioni e la fatica del lavoro fatto per dar loro il giusto posto nella storia, e sembra dire: «arrivederci alle prossime autrici a cui intitolare Camere». E infatti già ci sono i prossimi nomi da proporre: Graziella Anesi, Anita Parmesani, Maria Mimi Prati, Saveria Dellai Aor, Giorgia Toniolatti.
Ringraziamo Franca Marchesin per il tempo che ci ha dedicato e speriamo che questa originale modalità di ricordare donne che hanno ben operato in società e si sono distinte nei diversi ambiti possa diffondersi sempre di più ed essere di esempio alle giovani generazioni.

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, già docente di filosofia/scienze umane e consigliera di parità provinciale, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. Giornalista pubblicista, è vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti.

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