Democrazia, economia, cura. Parte terza 

Dopo una disamina accurata del pensiero filosofico e politico, espressione della cultura patriarcale che ci ha condotto fino a oggi, Praetorius prende a prestito da un’altra economista, Friederike Habermann l’espressione «penisole contro la corrente».

Friederike Habermann

Le penisole contro la corrente sono spazi geografici, come le comuni, o sociali, come le reti, in cui gli esseri umani cercano di vivere meglio, cercando per quanto possibile di creare un’altra realtà, sperimentando dove questa può portare. Eccone alcuni esempi, certi suggeriti da Praetorius, altri tratti dalle esperienze di vita quotidiana: l’azione dei Guerrilla gardening, gruppo di giovani nato a Milano, aperto a tutti gli/le appassionati/e del verde.

Guerrilla Gardening, arruoliamoci!

Questo insieme di giovani interagisce positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, chiamati “attacchi verdi”, per rimodellare e abbellire con piante e fiori le aiuole e le zone dismesse o dimenticate della città; lo slogan scelto dai Guerrilla Gardening è “Trasformiamo il cemento in fiori!”.

Zona 30

Ma ci sono anche le azioni individuali di tanti anziani, anziane e non solo che realizzano e curano aiuole in spazi degradati; ci sono le Urban Tactis, interventi dal basso che coinvolgono i cittadini e le cittadine di una zona che, superando le barriere burocratiche, rendono abitabili le piazzette degradate, fanno manifestazioni per l’istituzione di zone 30, richiedono con raccolte firme e feste improvvisate l’aumento di piste ciclabili, spazi di socializzazione o la tutela degli alberi.

Seguendo il ragionamento della teologa economista possiamo includere tra le penisole contro la corrente anche le città a misura di donna come Vienna, Barcellona, Montreal, i Paesi Baschi e Umeä, oppure il Plogging, la raccolta dei rifiuti dalle strade cittadine fatta camminando, a partire dai bambini e dalle bambine, l’adozione da parte di intere classi scolastiche di un quartiere da mantenere pulito, la gestione condivisa di beni comuni urbani; anche l’abitudine al cammino, fatta attraverso la creazione di gruppi di nordic walking o di camminatori e camminatrici seriali, serve a riabituare gradualmente le persone a usare meno l’auto e a tenersi in forma in modo naturale. Riportare queste abitudini in città significa chiedere zone verdi, parchi, opporsi al consumo di suolo, piantare alberi per l’assorbimento della CO2 e opporsi all’abbattimento di quelli esistenti se sani, fare petizioni per la salvaguardia del territorio, riscoprire il silenzio e la lentezza. Tra le penisole contro la corrente possiamo considerare oggi anche i ragazzi e le ragazze di Extinction Rebellion e di Ultima Generazione, insieme al movimento Fridays For Future di Greta Thunberg. Sicuramente lo è anche l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università.  

Logo Addiopizzo

Penisole contro la corrente significa, a partire dalle nostre città, realizzare Banche del tempo in cui scambiarsi ore in cambio di prestazioni, valorizzando la risorsa del tempo; significa consumare in modo critico, come fanno i Gas o Addiopizzo, organizzazioni di scambi e baratti, incoraggiare il turismo responsabile, l’esistenza di enciclopedie come Wikipedia, in cui sia prevista una maggiore inclusione del contributo delle donne, le mense pubbliche o l’assistenza sanitaria per i/le migranti, le librerie condominiali o di quartiere, i gruppi che propongono la filosofia del camminare e anche, azioni individuali come montare in casa un pannello solare fotovoltaico.

Praetorius propone forme cooperative di cura intergenerazionale e molto altro, senza eliminare lo scambio che avviene col denaro, destinato però con il tempo a diventare secondario. 
L’errore in cui la scienza economica ortodossa è caduta è stato considerare oggetto del suo studio «solo ciò che è monetizzabile, che porta soldi». Includervi il lavoro di cura non vuole necessariamente dire “monetizzare tutto”. Esistono altri modelli di remunerazione, praticati per lungo tempo o pianificati per il futuro, ore in cambio di prestazioni, nuove monete all’interno di comunità, come quelle proposte da Margrit Kennedy, reddito di base incondizionato. Il compito dell’economia politica è «soddisfare il bisogno umano di preservare la vita e la qualità della vita, dell’ambiente, di tutti gli esseri viventi». Non dobbiamo, secondo l’economista svizzera, temere il Durcheinander, che significa caos, disordine confusione, che indubbiamente si verificherà. La parola Durcheinander può anche essere spezzata in due parole Durch einander. Allora indica in una prima accezione il modo in cui tutti gli esseri umani vengono al mondo: attraverso un/una altro/altra, dal corpo di un particolare essere umano della generazione precedente. La soluzione sta nello spezzare in tre questa parola e andare verso il Durch ein ander, il cui significato è privilegiare una relazione immediata con l’altro/a, presente, sia che debba ancora nascere, le generazioni future e l’ambiente con tutti gli esseri viventi. Diventare penisole nella corrente, unirsi ad altre penisole nella corrente, creare «un movimento multiforme per una buona convivenza di miliardi di portatrici e portatori umani di dignità, che abitano insieme a innumerevoli altri esseri viventi il generoso e fragile spazio vitale della terra». 

(continua)

***

Articolo di Sara Marsico

Giornalista pubblicista, si definisce una escursionista con la “e” minuscola e una Camminatrice con la “C” maiuscola. Eterna apprendente, le piace divulgare quello che sa. Procuratrice legale per caso, docente per passione, da poco a riposo, scrive di donne, Costituzione, geopolitica e cammini.

Lascia un commento