Il lavoro delle donne durante il secondo conflitto mondiale

Per l’apertura del numero 4 di Bibliografia vagante parliamo di guerra: il lavoro delle donne durante il secondo conflitto mondiale in Inghilterra e la Guerra Civile in Spagna.
Torniamo poi all’Islam (vedi Bv 3), e all’attività diplomatica, totalmente sconosciuta, svolta dalle donne del XVIII secolo nella costruzione e mantenimento dei rapporti tra i Paesi dell’Europa occidentale e l’Impero Ottomano. Infine, con un altro passo indietro nel tempo, andiamo al XVII secolo e alla storia dello spionaggio femminile.

Per informazioni sui criteri di scelta degli articoli/libri, vi rimandiamo alla Bv 1.

Maggie Andrews: Women and Evacuation in the Second World War: Femininity, Domesticity, and Motherhood. L’autrice esplora gli effetti della guerra nella vita domestica delle donne, guardando l’impatto sull’esperienza quotidiana e sulle idee di femminilità, domesticità e maternità; nel suo lavoro, dimostra come l’evacuazione rappresenti un settore significativo e non riconosciuto del lavoro di guerra delle donne, e come abbia accelerato l’ascesa dei discorsi sulla competizione tra spazi pubblici e spazi domestici. L’indice del volume si trova sul sito dell’editore (Bloomsbury, Londra, 2019), raggiungibile dal link del titolo. Gli abstract OA di due revisioni sono leggibili on-line: Nicoletta F. Gullace su American Historical Review, volume 127, n. 2/2022; Wendy Ugolini su Project Muse, volume 54, n.110/2021.

Nel mezzo della Guerra Civile Spagnola (1936-1939), l’organizzazione anarchica Mujeres Libres pubblicò un annuncio sulla stampa repubblicana chiedendo alle donne rifugiate di guerra di iscriversi a corsi agricoli nella città di Barcellona. Gli autori e l’autrice analizzano un caso storico in cui le pratiche quotidiane delle donne sono state fondamentali per garantire il cibo in un contesto di crisi e guerra: Feeding the City and Making the Revolution: Women and Urban Agriculture in Barcelona during the Spanish Civil War (1936–1939).
L’articolo di Marta Campos-Calvet, Santiago Gorostiza e David Sauri è interamente scaricabile in OA dalla rivista Antipode, volume 54, n. 4/2022

Attraverso la storia di Constance Herbert von Rathkeal (la Florence di Lord Byron), moglie del diplomatico John Spencer Smith, l’autrice segue le tracce di alcune donne, non solo mogli di diplomatici, testimoni e protagoniste della vita diplomatica di Istanbul nel 1700. 
David Do Paço: Women in Diplomacy in Late Eighteenth-Century Istanbul
Pubblicato su The Historical Journal, vol. 65, 3/2021, l’articolo è liberamente consultabile in OA con licenza Creative Commons.

Concludiamo con un volume sulla storia dello spionaggio femminile. In questo libro Akkerman racconta come, già nel XVII secolo, molte donne facessero parte del presunto mondo maschile dello spionaggio; e come, durante la Guerra Civile e la Restaurazione, esse mettessero a repentaglio vita e reputazione per fornire informazioni a qualche realista o parlamentare.
Nadine Akkerman: Invisible Agents: Women and Espionage in Seventeenth-Century Britain, edito dalla Oxford University Press, 2018.
Sul sito dell’editrice (raggiungibile dal collegamento al titolo) oltre alla descrizione del volume si trovano l’indice e un profilo dell’autrice. Un estratto della revisione di Gaby Mahlberg è leggibile OA sul Journal of Modern History, volume 94, 3/2023.

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Articolo di Rosalba Mengoni

Rosalba Mengoni 400x400

Laurea magistrale in Storia e Società, il suo principale argomento di studio riguarda l’interazione fra l’essere umano e il territorio. Collaboratrice tecnica all’Isem – Istituto di storia dell’Europa Mediterranea del Cnr, è nel comitato di redazione di Rime, la rivista dell’Istituto e fa parte del gruppo di lavoro sulla comunicazione. Cura la Bibliografia Mediterraneapubblicata sul sito istituzionale http://www.isem.cnr.it.

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