Una Pavia inedita. Un giallo da leggere tutto d’un fiato

Se, come me, avete avuto la fortuna di poter studiare tra i chiostri di una della Università più antiche d’Italia, amerete senz’altro questo romanzo, ambientato a Pavia, città di elezione dell’autrice Annalisa Gimmi, edito da Horti di Giano nel febbraio 2023. La memoria dei sassi è un bel giallo, dal gusto decisamente storico come lascia intuire il titolo, che ha per protagonista e voce narrante Anna, un’insegnante in pensione che trascorre le sue giornate tra lezioni dell’Unitre, corsi di danza, passeggiate col suo amatissimo setter irlandese di nome Alan, qualche uscita con le amiche e lunghe chiacchierate con i due gatti di casa. Di tanto in tanto Anna trascorre un po’ di tempo in compagnia di Riccardo, il compagno di Roma con il quale da dieci anni condivide una storia d’amore da eterni fidanzati, tra telefonate a distanza e brevi rendez-vous dall’uno o dall’altra. La vita della nostra ex professoressa pare trascorrere in perfetto equilibrio, fino a quando due terribili fatti di cronaca sconvolgono la città, stuzzicando al contempo la fantasia della protagonista, che si mette a fare la pensionata-detective, dimostrando una gran dose di incoscienza, ma rivelando anche un certo talento investigativo.
L’aspetto più originale e interessante del romanzo è senza dubbio la ricostruzione, lenta ma inesorabile, della storia di famiglia dei due fratelli Gianfranco e Pietro Soleri, rispettivamente stimato architetto e ambiguo giudice col vizio del gioco, morti ammazzati nella loro casa, a colpi di fucile… o di qualcosa di simile.
Come si scopre leggendo, le radici della stirpe Soleri affondano nel lontano Quattrocento, quando il temutissimo e austero padre domenicano Scipione era stato incaricato di sentenziare sulla vita e sulla morte di eretici e streghe dalla Santa Inquisizione. È a quell’epoca che risale l’origine dell’enorme patrimonio familiare, ben rappresentato dal sontuoso Palazzo Soleri e dalle sue proprietà. Grazie alla conoscenza diretta di Agnese, moglie di Gianfranco, Anna potrà avere accesso alle stanze private del Palazzo e scoprire, un tassello alla volta e parallelamente alla polizia, tutti i pezzi del puzzle che comporranno la soluzione del duplice omicidio. Quando, per avversa sfortuna o per le circostanze, la nostra detective non viene invitata direttamente a varcare la soglia del cancello, nelle sale private dei Soleri ci entra di soppiatto, rischiando più di una volta di farsi cogliere in flagranza di effrazione, come una banale e squallida ladra d’appartamento.
Il personaggio di Anna è molto ben riuscito, carico di autoironia, ma dotato anche di un caratterino tutto pepe, che la porta spesso a produrre commenti al vetriolo nei riguardi di chiunque le sia da ostacolo nelle indagini. Così, tra improbabili comparse in club esclusivi dove si organizzano bische clandestine, false identità, finte amiche e avvocati fasulli, quadri che scompaiono dai musei, armi rubate, fughe rocambolesche e gite culturali con doppio e triplo fine, la nostra detective dell’ultim’ora riuscirà a fare arrabbiare tutti, ma proprio tutti i personaggi del romanzo, cane e gatti inclusi, riuscendo tuttavia alla fine a salvare la vita alla stessa Agnese e a risolvere il mistero che da secoli perseguita le donne di casa Soleri. Anche in questo romanzo, infatti, si capisce bene come le donne attraversino le generazioni da emarginate. Vessate, insultate, usate e poi gettate dagli uomini di famiglia, esse continuano tuttavia a risorgere dalle proprie ceneri, fiere ed orgogliose, proprio come fanno le streghe. Ed è proprio dalla morte di una donna accusata di stregoneria che tutto ha inizio.
Attraverso le pagine di questo gustosissimo giallo, vi ritroverete a camminare per gli acciottolati pavesi, ad ammirare la bellezza delle sue chiese, ma anche a immaginarvi, eretti sui sagrati, patiboli e uomini incappucciati, mentre litanie e preghiere accompagnano gli ultimi terribili istanti dei condannati e condannate a morte. Le streghe devono morire, dunque. E sono gli uomini a dar loro la morte. Laddove le donne danno da sempre la vita. Tranne l’ultimo personaggio citato, l’assassina per amore, che prova a invertire il senso della storia.

Annalisa Gimmi
La memoria dei sassi
Horti Di Giano, Roma, 2023
pp. 188

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Articolo di Chiara Baldini

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Classe 1978. Laureata in filosofia, specializzata in psicopedagogia, insegnante di sostegno. Consulente filosofica, da venti anni mi occupo di educazione.

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