Il marzo di Toponomastica femminile

Marzo è stato un mese complesso. E non solo perché, prendendo spunto da Patria Cavalli, può essere inteso come una sentinella di primavera. Marzo, per noi di Toponomastica femminile, è stato un mese complesso perché scandito dal progetto Confluenze che, nella settimana Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) contro le diverse discriminazioni, dal lunedì 17 al sabato 22, ci ha viste impegnate con tantissime attività dislocate in tre regioni: Lazio, Lombardia e Sicilia. Complesso, nel significato più bello e originario del termine, “abbracciato” secondo l’etimologia latina, perché ci siamo strette in una partecipazione sentita e condivisa.
Conferenze, mostre, podcast radiofonici, presentazioni di libri e lavori nelle scuole: tutto questo è stato Confluenze, le cui tracce potrete trovare sui nostri canali social.

Al di là del progetto Unar, però, marzo è stato teatro di tante altre iniziative, a partire dal giorno 1 quando, a Udine, nella sala Corgnali della Biblioteca Joppi, c’è stato l’evento Genere invisibile. Percorsi di toponomastica femminile, un racconto di progetti che mirano a restituire voce e visibilità alle donne che hanno contribuito a migliorare la società e viaggio alla scoperta delle intitolazioni femminili nella città.
Domenica 2 ha avuto luogo la camminata organizzata dalla Casa Internazionale delle donne di Roma, un itinerario di riconoscimento, riappropriazione e alleanza.

Il giorno 3, e fino all’8, ad Agrigento, presso il Liceo scientifico Leonardo, è stata esposta la mostra Le Nobel per la scienza.
Nella giornata di martedì 4 marzo, a Pontedera, si sono svolti due eventi presenziati da Paola Malacarne: alle ore 12, l’inaugurazione della mostra Le Atlete nella biblioteca comunale “G. Gronchi”; alle ore 15, l’intitolazione della pista ciclabile a Camilla Ravera, prevista, questa, nel progetto con le scuole superiori di Pontedera “Donne in pista”. Entrambi fanno parte del più ampio programma Pontedera delle donne: eventi, incontri a tema, dialoghi letterari, dedicati al mondo femminile. Tale intitolazione rappresentava le altre nove fatte ad altrettante piste ciclabili

Venerdì 7, a Lodi si è svolto l’annuale Torneo di calcio studentesco femminile Memorial Boccalini, dedicato alla memoria delle sorelle Giovanna, Marta, Rosa e Luisa Boccalini, che fondarono la prima squadra di calcio femminile riconosciuta dal Coni negli anni ‘20-’30 del secolo scorso: tante squadre, composte da 250 studenti provenienti da diverse scuole del territorio hanno giocato, davanti a compagne/i e genitori, per sconfiggere stereotipi e pregiudizi nello sport.
Ancora il 7, a Borgosatollo, in provincia di Brescia, presso la biblioteca comunale “Giannetto Valzelli”, a cura dell’assessorato alla cultura del Comune, si è svolto l’incontro sul tema Le strade come luoghi di memoria anche femminile, con l’intervento della vicepresidente Tf Danila Baldo.

Piena di iniziative, ovviamente, la giornata di Sabato 8 marzo. Al Palazzo Ducale di Lucca, su richiesta dell’Isrec di Lucca, ha avuto luogo la performance Donne: tra storia e futuro – I diritti (in)negabili, una conferenza con letture a cura delle attrici Ilaria Favini, Carla Cristini, Anna Serena: da Katherine Switzer alle attuali differenze di trattamento economico nello sport, da Olimpie De Gouges alla scarsa presenza delle donne in politica, dagli stupri di guerra del passato a quelli odierni.
Inaugurazione mostra Le madri della Repubblica presso l’Istituto Cattaneo-Mattei di Monselice e Conselve con apertura alla cittadinanza. La mostra è stata illustrata da ragazze e ragazzi delle quinte.
A Chivasso, in provincia di Torino, una delle nuove aree verdi della città, il parco urbano di via Favorita, è stato intitolato alla memoria di Tina Anselmi. Presente per Toponomastica femminile Giovanna Cristina Gado.
A Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, si è svolta l’intitolazione della sala mostre della biblioteca comunale ad Artemisia Gentileschi.

Martedì 11 marzo, a Pescia, in provincia d Pistoia, è stato intitolato il largo di via della Torre alla scultrice Bice Bisordi. A ciò è seguita la presentazione della figura dell’artista da parte degli studenti e delle studenti dell’Isis “Sismondi Pacinotti”.
Il giorno 12 si sono aperti, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, i lavori di IncluBembo 2025 – (In)Visibili: riflessioni su rappresentazione, visibilità e inclusione, che proseguirà per tutto il mese di aprile, con seminari gratuiti e aperti all’intera cittadinanza sul tema Se non ti vedo non esisti: lingua, rappresentazione e inclusione.
Sempre il 12 marzo, questa volta a Cecina, hanno avuto luogo due intitolazioni, a due ponti, rispettivamente a Margherita Hack e Alda Merini. Oltre a Paola Malacarne, erano presenti gli alunni e le alunne della scuola secondaria di primo grado che hanno sostenuto e approfondito la ricerca.

Il 14 marzo, a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, presso la biblioteca comunale, si è svolto l’incontro dal titolo Parità di genere nella toponomastica cittadina: presentazione dell’intitolazione di una via ad Anna Maria Reale, partigiana.
Il 16 marzo, a Cernusco sul Naviglio, Milano, ha avuto luogo una biciclettata di inaugurazione della nuova segnaletica stradale con l’intitolazione di vie e piste ciclabili a 20 figure femminili rilevanti, individuate dalle scuole attraverso il concorso Sulle vie della parità di Toponomastica femminile. Presente Danila Baldo.
A Lodi, dal 16 al 17 marzo, sono stati organizzati una serie di incontri al teatrino Giannetta Musitelli, per riflettere e agire su autodeterminazione delle donne e diritti sessuali, a cui ha partecipato anche Tf presentando i temi della medicina di genere e del progetto “Mutandine mestruali”, insieme a diverse altre associazioni, fra cui principalmente Snoq Lodi e Rumorosse.

Venerdì 21 marzo Toponomastica femminile ha partecipato alla marcia della pace, organizzata a Licata, un evento apartitico, aperto a tutte le persone che condividono i valori fondamentali di pace, rispetto e solidarietà.
Il giorno successivo, sabato 22, la mostra Le Madri della Repubblica, è stata allestita a Livorno, al Centro Commerciale Levante. Rimarrà visitabile fino al 12 aprile.
Dal 17 al 28 marzo 2025, presso il Complesso Universitario di Vicenza, c’è stata l’esposizione della mostra didattico-fotografica Donne e sport. Una storia olimpica e paralimpica.

I giorni 26-27 marzo, a Roma, presso il Dipartimento di Scienze della formazione, di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, si è svolta la Giornata di studio IX edizione su Le musiciste, Ensemble e orchestre femminili, organizzato dall’Università Roma 3 e dalla Fondazione Roma 3 Palladium.
Giovedì 27 marzo, l’Unione femminile nazionale ha organizzato a Milano Una mattina mi son svegliata, un evento omaggio a Giovanna Marini.
Ancora il giorno 27, si è inaugurata a Ponsacco, in provincia di Pisa, la mostra Donne Migrazioni Lavoro, alla presenza di Paola Malacarne. L’esposizione rimarrà fruibile fino al 18 aprile.
Venerdì 28 a Umbertide, in provincia di Perugia, presso Iis Campus “Leonardo da Vinci”, ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra Le Madri Costituenti, mostra che rimarrà visibile fino al 16 aprile. Per Toponomastica femminile, c’era Paola Spinelli.
Sempre il giorno 28, a Vicenza, c’è stato l’incontro Alfonsina e le altre. Donne e sport una strada in salita.

Il marzo di Toponomastica femminile finisce qui.
E, per concludere, riprendo il discorso delle etimologie, è vero, sì, che l’origine del nome del terzo mese dell’anno ha a che fare con Marte e, quindi, con la guerra. Però, come ci ricorda il poeta latino Lucrezio, esso fu vinto e placato da una figura femminile, Venere, la dea dell’amore:
«Allietare tu sola puoi d’una placida pace i mortali. Governa l’aspre fatiche di guerra Marte possente nell’armi: e, vinto dall’insanabile piaga d’amore, egli spesso ti si abbandona nel grembo, e in su, così, riguardando, riverso il collo tornito, in te d’amore, anelante, pasce gli occhi avidi e pende tutta di lui e supino l’anima dalle tue labbra. Stringiti a lui, mentre giace, dea, con l’intatto tuo corpo, versagli dalla tua bocca dolci parole, implorando, inclita, per i romani una pacifica tregua».
Al prossimo mese.

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Articolo di Sara Balzerano

Laureata in Filologia moderna, è giornalista pubblicista. Ama i romanzi d’amore e i grandi cantautori italiani, la poesia, i gatti e la pizza. Il suo obiettivo principale è avere la forza di continuare a chiedere: Shomèr ma mi llailah (Sentinella, quanto [resta] della notte)? Crede nei dubbi più che nelle certezze; perché domandare significa non fermarsi mai. Studia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice, sia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice.

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