Sabato 30 settembre all’Idroscalo di Milano alle ore 14.00: sole caldo e acqua limpida, si respira aria pulita e voglia di incontrarsi. Donne attive cominciano a dirigersi alla Lega navale, Idroscalo entrata riviera est per una camminata sportiva fino alla sede del Cus (Centro universitario sportivo, 1,5 km circa). Sanno che l’obiettivo è di parlare (ma non solo) di sport, salute e valori sociali da rinforzare e condividere e sanno anche che alla fine della tavola rotonda sarà possibile misurarsi con attività sportive amatoriali in lezioni dimostrative proposte dalla Lega navale dell’Idroscalo (canoe e vela) e dal Centro equestre Giacche Verdi; i cavalli saranno infatti a disposizione delle partecipanti più esperte, per una breve passeggiata organizzata da questo Centro della Protezione civile e ambientale, che effettua un servizio di controllo e soccorso a cavallo fuori e dentro l’Idroscalo.

Cresce la curiosità e l’aspettativa in un primo scambio di idee mentre si cammina verso il Cus dove, nell’accogliente sala, donne e alcuni uomini, più o meno giovani, aspettano l’incipit della tavola rotonda.
Antonella Ratti e Cristina Merlino, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione Amazzoni, aprono ringraziando il presidente del Cus MiIano per l’ospitalità gratuita e per la condivisione della causa che muove l’incontro anche in previsione di possibili progetti futuri. Sottolineano che l’obiettivo è lavorare perché in una società senza barriere si sviluppi fin dall’infanzia in bambini/e un’educazione allo sport come collaborazione e non concorrenza, come riscatto sociale per fare rete e superare le divisioni, nella convinzione che il valore sportivo si raggiunge insieme alla parità di genere, con lo sviluppo dell’autostima e il raggiungimento di competenze in una consapevolezza condivisa.

Viene richiamata l’importanza del fatto che pochi giorni fa, e precisamente il 23 settembre 2023, lo Sport è entrato nella Costituzione italiana grazie al suo «valore inestimabile nel migliorare la qualità di vita, aumentare le difese immunitarie sociali e garantire la salute e il benessere della popolazione». La Costituzione ne sancisce, nell’art.33, il valore sociale e gli effetti terapeutici e preventivi su corpo e mente. Lo sanno bene le associate Amazzoni, che hanno lo sport nel loro Dna, così come i valori che lo accompagnano: il lavoro di squadra, il rispetto delle regole, l’onestà e la tenacia nel raggiungimento dei propri sogni e obiettivi nello sport come nel lavoro. Il saper accettare le sconfitte e condividere la gioia dei record, vincere la paura e le sfide con sé stesse, avere la forza di rialzarsi dopo una caduta, sostenere i compagni/le compagne di squadra e di una vita, creare forti reti di solidarietà e collaborazione, imparare a resistere alla fatica o ai momenti no. Insomma, scendere in campo, anche quando le condizioni fisiche e mentali non sono al massimo, e non solo nello sport, ma anche nel lavoro e in famiglia. Viene quindi ribadita la motivazione che ha spinto l’associazione no profit Le Amazzoni, in collaborazione con Sport 4 Impact, Cus Milano e 3Goodnews.it, a organizzare questo primo importante evento soprattutto per il futuro delle donne nella società italiana e internazionale.
Seguono le testimonianze delle tante altre associazioni invitate e presenti, che presentano un quadro interessante e per alcuni aspetti inaspettato del binomio donne/sport.
Daniela Bolognesi, presidente della Lega navale, ente pubblico nato dal ministero trasporti e difesa, con 250 sezioni in tutta Italia, sottolinea l’importanza dello sport nella dimensione educativa presentando le attività programmate in collaborazione con le scuole.

Caterina Fioriti, presidente di Donne nel turismo, associazione nata 31 anni fa, porta online da Torino la testimonianza di come la donna sia sempre più protagonista nel viaggio: c’è anche il riferimento agli Alberghi in rosa.
Silvia Belloni, avvocata, associazione Rea, parla dell’importanza dei progetti sportivi in cui coinvolgere donne vittime di violenza.
Amia Natashia Al Zeer, presidente del Progetto Aisha, sottolinea l’importanza dello sport nell’azione di assistenza, sensibilizzazione, formazione antidiscrimine per le donne islamiche nelle palestre, nelle scuole, negli ospedali.

Melina Martello, in rappresentanza degli Stati generali delle donne, fa presente l’importanza di lavorare non solo per le donne, ma anche e soprattutto per aiutare gli uomini a cambiare, premiando ad esempio quelli illuminati.
Simona Ciotti, Businnes director, e Sabina Vettorato, atleta, sottolineano che le donne non chiedono soldi, ma vivono lo sport come risorsa per migliorarsi, per organizzarsi contro gli abusi, contro doping, bullismo e discriminazione di genere.
Francisca Albamonte ,tesoriera nazionale Fidapa, punta sull’obiettivo di arrivare alle donne isolate per metterle in rete, tutelando i loro diritti.
Molto ascoltato e apprezzato l’intervento della vicepresidente di Toponomastica femminile Danila Baldo che, dopo aver illustrato le caratteristiche e gli obiettivi dell’associazione, ha presentato gli ambiti in cui si affrontano specificatamente le tematiche relative a donne e sport: esiste una rubrica specifica su questo tema nella rivista online Vitamine vaganti; fra le diverse mostre Tf itineranti, due trattano della storia delle Olimpiadi e Paralimpiadi presentando le atlete; sul sito giovani dell’associazione diverse presentazioni multimediali trattano degli sport praticati da donne.
Seguono interventi del forum internazionale Sport4impact, con alcune rappresentanti dell’Organizzazione Unesco nel mondo. Il pomeriggio si chiude in un clima di vivace scambio mentre ci si incammina verso le canoe e i cavalli.

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Articolo di Maria Rosa Del Buono

Di formazione classica, filosofica, psicologica, iscritta all’albo degli psicologi della Lombardia, sono stata docente dalla scuola secondaria di I grado all’Università e mi sono dedicata alla formazione docenti in ambito istituzionale e associativo, con particolare attenzione ai temi delle Pari Opportunità e della Differenza di Genere. Sono membro del direttivo della Casa delle Artiste.
