Vivere in comunità. Fotoreportage dalle Repúblicas portoghesi

Cosa sono le Repúblicas portoghesi? Chi sono i Repúblicos? Com’è e cosa significa vivere in una República portoghese oggi? Queste sono solo tre delle cose che potremmo chiederci passando per le vie strette e pendenti di Coimbra, l’antica capitale, oggi città studentesca situata nella regione centrale del Portogallo.

Républica Marias do Loureiro

Passeggiando tra un vicoletto e un altro, è molto facile intravedere una di queste scenografiche case. È impossibile non notare le facciate piene di murales e messaggi di pace; i cartelli, le scarpe e gli elettrodomestici (un giorno stati utili alla causa e protagonisti di molte storie e momenti condivisi) appesi ai balconcini e alle finestre.

Comunque, prima di entrare più nel dettaglio sull’origine di questi edifici storici, è bene definire e capire il contesto variegato e vivo che popola Coimbra, non a caso la città con più Repúblicas del Portogallo (24 in totale).

Républica Kadagos (a sinistra)-Républica Kuarenta (a destra)
Républica Bota Abaixo

Coimbra: «la Bologna portoghese» che ispirò Harry Potter

Comunemente conosciuta in Italia come «la Bologna portoghese», probabilmente per il loro comune carattere irriverente, passeggiare per Coimbra senza imbattersi in folle di studenti vestiti alla “Harry Potter” è un fenomeno raro. La città, infatti, è affollata da giovani che esibiscono il loro secolare traje accademico, una particolare uniforme, simbolo della tradizione universitaria locale. La divisa si compone di un lungo mantello nero, cravatta, camicia e pantaloni per i ragazzi, sostituiti da una gonna per le ragazze. Per intenderci, sembrano proprio i personaggi di Hoghwarts! Infatti, un fatto curioso è che la celebre autrice della serie, dopo aver passato qualche anno in Portogallo, rimase catturata dall’eccentricità del luogo tanto da restarne ispirata per la creazione dei personaggi della sua scuola di magia.

Coimbra sul Mondego
Ragazzi in traje

Continuando la nostra passeggiata quasi sicuramente percepiremo il fermento culturale e artistico che la abita: artisti di strada, scritte rivoluzionarie sui muri, musica che accompagna quasi ogni bar o tasquinha (tipica osteria portoghese), case colorate e case abbandonate, musei, atelier, discoteche, turisti, studenti in ogni angolo rimandano continuamente alla presenza dominante dell’Universidade de Coimbra (l’università più antica del Paese risalente al 1290) e della conseguente comunità accademica che la vive ogni giorno.

Républica Corsarios
Tasquinha

Insomma, che sia per trovare ispirazione, per studiare o per turismo, Coimbra è sempre una realtà vivace, accesa, in continuo movimento in cui è facile incontrare un bar o una casa aperta anche a tarda notte.

È proprio in questo contesto, in questi vicoli che sorgono le Repúblicas. Conosciute localmente anche come “musei vivi” sono case autogestite, molto peculiari e con un attivo e importante ruolo sociale, storico e culturale all’interno di Coimbra.

Repùblicos, caffè con salvataggio di una poltrona
Bernardo e Pedro, Intesa tra colleghi di casa

Chi vive in una República non si limita ad affittare semplicemente una stanza, ma entra in una vera e propria comunità studentesca e giovanile in cui convivio, cultura, condivisione, solidarietà, multiculturalità sono parole all’ordine del giorno.

Studiare musica e letteratura

Repúblicas: «case a porte aperte»

Accedere a una di queste case è molto semplice: è sufficiente bussare alla porta, mostrarsi curiosi/e per essere accolti/e calorosamente al loro interno. Infatti, uno dei principi base delle Repúblicas è proprio quello di essere «case a porte aperte», ovvero, tutte e tutti sono i benvenuti a entrare, a condividere un piatto, un vino o una buona musica. Anzi, alcune di loro hanno letteralmente la porta aperta!.

Momenti di condivisione

Una scena assai comune a cui potete assistere una volta al loro interno è probabilmente quella di imbattersi in cucina in un gruppo di tre o quattro studenti intenti a pelare patate, carote, cipolle, bollire l’acqua, il tutto contornato da momenti di sguardi e risate complici. Altra scena non insolita potrebbe essere quella di entrare in una delle grandi sale comuni in cui ci si riunisce, solitamente ambienti pieni di libri, pitture, scritte, pezzi di storia appesi, e trovare giovani assorti in conversazioni e dibattiti accesi. In una delle immagini riportate nel collage in alto, infatti, si può notare Diogo, repúblico della República do Kuarenta situata in Rua da Matematica (foto di copertina, via con la maggiore densità di Repúblicas del Portogallo) venire svegliato alle quindici del pomeriggio da altri suoi due colleghi di casa per andare a studiare. Insomma, ci si aiuta proprio in tutto!

Pausa nelle scale di Sé Velha
Tiago e Sara

Repúblicas: storia, origine e Rivoluzione

Le Repúblicas nascono quasi in parallelo con il sorgere dell’Università di Coimbra. Sono delle case-associazioni senza fini di lucro che hanno come obiettivo quello di ospitare studenti da ogni parte del mondo e vivere in un ambiente autogestito di continua condivisione. Vari autori e autrici pensano che la scelta del nome República derivi dalla simpatia per gli ideali repubblicani, ma le ipotesi sono varie. Una cosa importante è che il nome di «República» esiste dai tempi della monarchia e che le Repúblicas svolsero un ruolo fondamentale nella formazione di quella generazione che portò alla Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974, giorno di liberazione e festa, creatrice di una poetica e musica detta di intervenção (d’intervento) molto sentita in Portogallo. Zeca Afonso, celebre cantautore, padre-fondatore di parte di questa letteratura, frequentò e visse per molto tempo in varie Repúblicas di Coimbra. Ogni casa cercherà di mostrarvi il proprio souvenir migliore con l’artista e accaparrarsi la fama di «República dove visse Zeca Afonso».

«Un anno in una Repúblicas vale 100 anni»

Altra cosa assai interessante delle Repúblicas de estudantes è la loro particolare maniera di riuscire a mantenere viva la memoria tramite la celebrazione del cosiddetto “centenario. Ogni casa ha una precisa data di fondazione e ogni anno si festeggia questo giorno considerato importantissimo.

Anniversari

Infatti, esiste un detto a Coimbra che recita: «un anno in una Repúblicas vale 100 anni», grazie all’intensità delle esperienze condivise all’interno della casa per tutta la durata dell’anno accademico. È proprio questa festa, il “centenario, a cui partecipano le varie generazioni di studenti che negli anni hanno abitato la casa a mantenere viva e perpetuarne l’identità. In questo modo, la storia della casa segue direttamente le storie e le vite dei giovani che l’hanno vissuta. I loro ricordi, i momenti, i profumi e gli ideali condivisi all’interno di quelle pareti verranno raccontati e tramandati a chi ne aggiungerà degli altri.

Momenti da non dimenticare. Parole e immagini

Per il loro valore storico e culturale, inoltre, molte case sono riconosciute come patrimonio dell’Unesco e, aiutando costantemente con il loro attivismo la comunità studentesca, beneficiano di sussidi diretti dall’Università di Coimbra, come ad esempio uno sconto diretto del 50% sui beni alimentari.

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Articolo di Sara Meddeb

Italo-tunisina, laureata in Lingue e culture straniere all’Università di Roma Tre, dove attualmente frequenta il corso magistrale di Informazione, editoria e giornalismo. Appassionata di fotografia, arte e letteratura, sogna di diventare fotoreporter e dare voce e dignità agli ultimi e ultime della società.

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