La giuria dell’XI edizione a.s. 23/24 del Concorso Sulle vie della parità ha concluso il suo lavoro e stanno arrivando gli esiti a tutte le scuole partecipanti, che si preparano a giungere a Roma per la cerimonia di premiazione, che sarà il 19 aprile prossimo.
Terminiamo, quindi, con questi due Istituti l’illustrazione dei percorsi didattici migliori premiati al X Concorso a.s. 22/23 (potete leggere qui tutti i lavori finora pubblicati nella rubrica Percorsi).
Iniziamo con il progetto della Scuola secondaria di I grado “Nino Costa” dell’IC di Pino Torinese (TO). Il titolo del percorso, afferente al progetto didattico “Dai libri di storia alle strade della tua città”, è Lalla Romano. Le parole che abbiamo attraversato, a cui la giuria ha assegnato il primo premio per la Sezione C3 – Percorsi di vita, di lavoro, di memoria – Ambito 2: Canone letterario femminile, ambito volto a integrare i libri di testo con l’inserimento di note biografiche e testi di autrici degne di ricordo, ma trascurate.

Nella relazione dell’esperienza possiamo leggere: «In una prima fase è stata effettuata un’introduzione sulla toponomastica italiana, con uno specifico riferimento a quella femminile. In seguito, è stata proposta una riflessione sulla disparità di genere e sul linguaggio sessista.
A seguire, è stata avviata la prima fase operativa. Infatti, è stato chiesto agli e alle studenti di scegliere un capoluogo di regione della penisola italiana sul quale volessero approfondire la ricerca.
Utilizzando i supporti digitali individuali forniti dalla scuola, la classe ha effettuato la raccolta dei dati a partire dalle mappature presenti sul sito www.mappingdiversity.eu. A partire dalle intitolazioni femminili presenti nell’area metropolitana individuata, hanno poi selezionato una figura femminile a scelta sulla quale effettuare un approfondimento.
Per la ricerca, è stato suggerito di impiegare come strumento l’Enciclopedia delle donne (http://www.enciclopediadelledonne.it). Come ultima parte del lavoro, è stata effettuata una ricerca specifica sulla toponomastica femminile di Pino, che – stando ai dati attuali – ha prodotto solamente tre risultati.
La seconda fase operativa è stata differenziata in due percorsi, in modo che potesse adeguarsi a età e prerequisiti degli alunni e delle alunne.
Con le classi prime è stata svolta un’attività di ricerca sul territorio, concentrandosi sulle figure femminili che più hanno contribuito al panorama culturale pinese. Le attività di ricerca sono state svolte in collaborazione con il Comune di Pino T.se.
È stata proposta la lettura della poesia Giovane è il tempo (1974) di Lalla Romano:
Giovane è il tempo
Come un fanciullo
cade ogni sera addormentato e stanco
e noi vediamo illanguidire il cielo
lontano, dietro cupi archi di foglie
Si ridesta felice
mentre intatto
sugli assorti giardini e sulle ville
emerge dalle nere ombre il mattino.
In seguito a una prima lettura, è stato chiesto di riflettere per iscritto sulle emozioni che l’autrice voleva trasmettere. Il percorso si è dunque concluso con una riflessione sul valore emozionale della scrittura poetica.

Nel secondo percorso, svolto dalle classi seconde e terze, si è attuata una lettura collettiva di alcuni passi del testo Una giovinezza inventata (1979). In particolare, in occasione della giornata della memoria e in collegamento al programma di storia delle classi terze, è stata posta particolare attenzione alla descrizione della città di Torino nei primi anni del fascismo, ovvero degli anni Trenta del Novecento.
In conclusione, in seguito alla condivisione dei lavori, è stata proposta la visione di alcuni spezzoni della puntata Lalla Romano della trasmissione RAI “L’altro ‘900” (presente su RaiPlay) e un commento collettivo finale.
È stata avanzata una richiesta formale, indirizzata alla Commissione toponomastica dell’Amministrazione comunale di Pino T.se, con lo scopo di proporre l’intitolazione dello spazio pubblico antistante l’ingresso della Scuola Media “Nino Costa” (attualmente Via Molina n. 21) come Piazza Lalla Romano, scrittrice, pittrice e antifascista (1906‒2001). È prevista anchela pubblicazione della biografia originale realizzata dalle classi sul sito della scuola http://pinoscuola.edu.it/.. A tal proposito, è stato richiesto al Comune di valutare l’affissione di un’ulteriore targa con estensione digitale (tipo QR‒code) come accesso diretto al link di pubblicazione online, sul sito dell’I.C. di Pino T.se, della biografia realizzata. Questa la motivazione della giuria: «Il lavoro è un percorso completo e ben articolato che ha sviluppato nelle ragazze e nei ragazzi una consapevolezza sul divario di genere nella toponomastica; consapevolezza non solo intuita, ma anche ben documentata attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa. Dallo studio della toponomastica italiana a campione, da nord a sud e da una ricerca locale sul loro territorio, sono infatti pervenuti alla effettiva constatazione di questa disparità. Il quadro, ricavato da dati oggettivi, a cui si è aggiunta la riflessione sul linguaggio inclusivo‒discriminatorio, li ha condotti a progettare un’azione riparativa individuando, attraverso l’Enciclopedia delle donne, figure femminili di valore a cui dedicare un approfondimento per una eventuale proposta di intitolazione.
Tra le figure analizzate, la scelta è caduta su Lalla Romano, della cui produzione hanno studiato i diversi aspetti, anche attraverso la recensione di una mostra monografica tenutasi a Roma e la visione di un filmato Rai che ne contestualizza la figura. La lettura di una delle sue poesie ha suggellato, con forte risonanza emotiva, l’incontro empatico con il valore della sua scrittura come medium non solo di importanti messaggi, ma anche di forti suggestioni. Nel riconoscimento del contributo fondamentale che Lalla Romano, scrittrice e pittrice, ha fornito al panorama culturale piemontese e italiano del secolo scorso, docenti e discenti hanno poi avanzato istanza d’intitolazione all’autrice. L’attiva collaborazione con l’Amministrazione comunale, sostenuta dall’interazione con l’associazione Fidapa, sfociata in una delibera di intitolazione di uno spazio antistante la scuola, frequentato sia dall’utenza scolastica che dalla popolazione, qualifica il lavoro come esempio progettale di cittadinanza attiva. Grazie all’azione della scuola, nel ruolo di comunità educante, Piazza Lalla Romano‒ scrittrice, pittrice e antifascista (1906‒2001) entra a far parte della memoria collettiva.
All’eccellente percorso, in piena rispondenza ai criteri del concorso, si aggiunge il significativo esercizio metacognitivo del racconto del percorso, diversificato a seconda degli interlocutori con la sua restituzione attraverso il metodo peer to peer, e l’esplicita continuità in una sua futura prosecuzione».

Passiamo ora alla Scuola secondaria di I grado dell’IC Gallicano nel Lazio, plesso di Poli (RM). Il titolo del progetto presentato al Concorso è Le donne che hanno cambiato l’Italia e l’Europa, anch’esso della Sezione C3 ‒ Percorsi di vita, di lavoro, di memoria ‒ però Ambito 1: Memoria femminile nel tempo e nello spazio.
Il progetto si è svolto in linea con i programmi di educazione civica dedicati alle classi prime e seconde dell’Istituto Comprensivo di Poli. Per le classi prime, le lezioni didattiche hanno avuto come tema principale il contesto storico del dopoguerra italiano, fondamentale per conoscere le basi del nostro Stato democratico e repubblicano. In questo contesto, l’attenzione è stata focalizzata sulle figure delle Madri Costituenti, soffermandosi in particolare sulla loro importanza sia nella lotta contro il fascismo, sia nella stesura di articoli fondamentali della Costituzione.
Con la collaborazione della sezione ANPI di Zagarolo, le classi hanno assistito a una lezione partecipata, a seguito della quale hanno prodotto dei cartelloni riguardanti tre Costituenti: Nilde Iotti, Angela Guidi Cingolani e Lina Merlin.


Le classi seconde, il cui programma scolastico prevede le Istituzioni dell’Unione Europea e gli organismi internazionali, hanno avuto la possibilità di approfondire il contesto storico che ha dato vita alla formazione dell’attuale Unione Europea, le cui basi sono state poste nel Manifesto di Ventotene. Sempre con la collaborazione della sezione ANPI di Zagarolo, le classi hanno assistito a una lezione sulle Madri d’Europa, a seguito della quale – con le modalità già previste per la classe prima – hanno elaborato dei cartelloni sulle figure di Ursula Hirschmann, Sofia Corradi e Simone Veil. Al termine dei laboratori, tutti gli alunni e le alunne sono state invitate a riflettere su quello che avevano ascoltato e prodotto, soffermandosi su quanto i diritti che oggi sembrano scontati, in realtà sono frutto di numerose battaglie che queste donne hanno portato avanti con tenacia e caparbietà.




La proposta di intitolazione rivolta al consiglio comunale riguarda la figura di Nilde Iotti, madre costituente, prima donna Presidente della Camera dei Deputati in Italia, una donna che ha lottato per tutti i diritti delle donne come famiglia, divorzio e aborto. Inoltre, Nilde Iotti è legata al comune di Poli in quanto ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita nella clinica di Villa Luana, all’interno del territorio comunale.
La giuria ha così valutato: «Il percorso rappresenta un perfetto inquadramento storico, geografico e politico delle Madri Costituenti e delle Madri d’Europa, raggiungendo in maniera efficace gli obiettivi previsti in educazione civica per la classe prima e la classe seconda della scuola secondaria di primo grado. Eccellente l’utilizzo delle fonti scritte e orali di studenti che sono stati/e invitate a confrontarsi con alcuni portavoce dell’ANPI; entrando in rapporto diretto con le testimonianze riportate, hanno sviluppato riflessioni approfondite sulla storia del territorio e da tali considerazioni è scaturita l’idea di proporre l’intitolazione a Nilde Iotti all’Amministrazione comunale di Poli. La stesura di un’istanza regolare da presentare all’Amministrazione preceduta dalla raccolta delle singole motivazioni espresse da alunne e alunni, a testimonianza del percorso conoscitivo intrapreso, rappresenta un ottimo esercizio, propedeutico alla funzione partecipativa del cittadino e della cittadina alla vita pubblica; una partecipazione che ha permesso al singolo di comprendere e verificare quanto il proprio operato ricada concretamente sul territorio attraverso il lavoro di tutto il gruppo. La documentazione è ricca e accessibile: la chiarezza dei materiali prodotti, con evidente riferimento alla ricerca storica (dalla linea del tempo alla mappa dei luoghi di origine delle Madri, dal riferimento al loro operato all’approfondita presentazione delle figure femminili che hanno contribuito alla costruzione dell’Unione Europea e all’attuazione principi ispiratori) si unisce all’efficace metodologia che ha sapientemente condotto la classe, attraverso l’accurato lavoro di ognuna/o, a un percorso di consapevolezza collettivo».

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, già docente di filosofia/scienze umane e consigliera di parità provinciale, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. Giornalista pubblicista, è vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti.
