Contaminazioni generazionali

Il progetto Contaminazioni generazionali dalla Cri Mosaici, è nato per ideare il disegno preparatorio che realizzi un mosaico dedicato a Rosa Genoni.

Dettagli del viso di Rosa Genoni in fase di realizzazione

In corso d’opera, è stata raffinata e migliorata la stesura del racconto, in lunghe telefonate artigiane, come ci piace chiamarle, scandite dal martelletto di Cristian, l’intagliatore, e il fruscìo del mio pennello, come pittrice.
Ho a lungo cercato e finalmente individuato i segni contraddistintivi da inserire nel mio disegno, che raccontassero una storia per immagini e al contempo donassero una visione armoniosa dell’insieme.
Ho innanzitutto scelto di dare un tono delicato alla composizione, che evocasse subito il periodo storico in cui ha vissuto la protagonista, rendendo decorativi, quelli che sono richiami volutamente ispirati a sue grandi opere ed elementi botanici che simboleggiano la bellezza del territorio in cui è nata e la sua partecipazione politica
(vedi https://vitaminevaganti.com/2024/04/20/donne-protagoniste-in-un-dipinto-di-fine-ottocento/).

Figura di Rosa Genoni, opera finita
Dettagli del mezzo viso della cucitrice in fase di realizzazione

Per Rosa Genoni la moda non era solo orpelli e civetteria, aveva capito fin dalle origini il posto che la Moda aveva nella politica, la Moda era un fatto politico e sociale e ha lottato per dare un posto al mondo al made in Italy e all’artigianalità italiana. L’abito che indossa, il Tanagra, è molto essenziale e dai toni neutrali. Rosa in posa fiera ed elegante incarna la liberazione dalle costrizioni e l’essenzialità del bello.Sulla parte destra vediamo una donna intenta a cucire, senza volto, operosa: incarna il lavoro femminile, dal quale scaturisce un tessuto, una trama che converge verso centro dell’opera. Una colomba spicca il volo, sostenuta e liberata dalle mani, e che rappresenta contemporaneamente il simbolo della pace e dell’associazione di cui era delegata.

Mezzo viso della cucitrice, opera finita
Visione del tavolo di lavoro con disegno del mosaico,
attrezzi e tessere

È stato sorprendente conoscere la storia di questa donna, ho passato molto tempo a informarmi e immaginare come sviluppare l’opera esaltandola.
E ancor più bello veder realizzato in grande scala quello che nel mio piccolo avevo creato.
Da sempre ho chiesto alle mie mani di parlare per me. Toccare, modellare, disegnare, sono il mio verbo. Ed ora non posso che chiedere ai miei disegni – che corpo hanno preso tra mille tasselli – di raccontarvi come la storia di Rosa Genoni abbia soffiato dentro e sopra al mio flusso creativo.

Particolare del disegno realizzato a mosaico, della decorazione floreale

Da un lato il vento del cambiamento che soffia, dall’altro il tessuto che sgorga dall’operosità della donna. E sul loro profluvio si innestano i simboli di un’intera vita: il garofano della passione politica, la stella alpina delle origini, il Tanagra dell’emancipazione e la colomba della libertà. I semi, simboleggiano l’impegno nella formazione di giovani allieve, il vento è la forza del cambiamento. Il segno di Rosa si è sparso nel mondo grazie ai semi fecondi, moltiplicandosi tra le mani delle sue allieve e spargendosi nel mondo sulle ali della colomba.
Così tra le mie mani è passata la sua vita, ed è rimasto il suo coraggio. Lo richiamo, ogni volta che penso che la mia emancipazione sia assodata, in ogni istante in cui mi viene imposto un pensiero e, insieme a lei, lascio che siano le mani a orientare il cambiamento.
Dai due abiti che hanno segnato la sua storia si sono erette le colonne portanti della mia interpretazione: da un lato il tarassaco ricamato sull’abito di ispirazione botticelliana, dall’altro la trama del manto da lei dedicato a Pisanello. Da questi estremi portanti fluiscono verso il centro dell’opera le nostre forze creative – di Imma e di Rosa – tra vento e tessuto, sia fisico che sociale. Senza lacci, o corsetti, senza imposizioni.

La piazza

Contaminazioni generazionali è un progetto artistico di Cri mosaici, creato da Sonia D’Errico e Cristian Colucci promosso dalla presidente commissione pari opportunità e diritti civili del comune di Milano, Diana de Marchi.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con 15 ragazzi della cooperativa “Progetto Persona” che si occupa di formazione e disabilità. Per mesi questi ragazzi si sono impegnati per terminare un corso di formazione sulla tecnica del mosaico, negli spazi “Sole Luna”, gestiti da Anfass.

L’inaugurazione

Il grande Mosaico di 40 mq è stato posato nel centro storico di Milano e sono sono state utilizzate 16.000 tessere, di scarto o seconda scelta, donate dalle Ceramiche Bardelli, a cui è stata donata nuova vita.
Altre aziende hanno partecipato donando fondi, materiali e volunteering aziendale, a cui vanno i nostri ringraziamenti: Finsev spa, Bird&Bird, S&P Global, Ceramiche Bardelli e Mapei. Il mosaico è stato inaugurato il 25 marzo 2024, una bellissima giornata primaverile, dopo un lungo percorso di rigenerazione della piazza attivato dalla consigliera Nazionale dell’istituto di Bioarchitettura Donatella Wallnofer.

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Articolo di Imma Vitello

Artista poliedrica, le sue competenze spaziano in diversi settori per poi convergere nella continua ricerca e sperimentazione. Ha illustrato libri, dipinto sui corpi per film e pubblicità. Appassionata di arte, natura e animali, spesso si lega a questi temi per le sue opere.

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