Le grandi assenti. Dame Laura Knight 

Se guardiamo con maggiore attenzione alla storia dell’arte moderna, troviamo sempre piacevoli sorprese: una figura che non è conosciuta al di fuori del contesto britannico, eppure è stata un’artista talentuosa, è Laura Knight, pittrice figurativa che ha abbracciato la tradizione realistica e l’impressionismo inglese. In vita fu una delle artiste britanniche più popolari, e il suo successo aprì la strada a un maggiore riconoscimento delle artiste donne. Nella sua carriera, lunga e di successo, ha lavorato con oli, acquerelli, acquaforte, incisione e puntasecca. 
Prima artista donna ad essere nominata Dame dell’Impero britannico nel 1929, prima donna eletta alla Royal Academy nel 1936 e prima donna ad avere una retrospettiva alla Royal Academy nel 1965, è stata attratta nel suo lavoro dal mondo dietro le quinte del teatro e del circo, dal mondo gitano, dalle comunità oppresse e fu artista di guerra ufficiale durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche con la ritrattistica ha catturato la vita del suo tempo; tanti i soggetti e le ambientazioni, tra cui Pearl Johnson, Miss Ealand, Ethel Bartlett, Miss Patricia Thompson, George Bernard Shaw. 

Pearl Johnson (sin) – George Bernard Shaw (dex) – Laura Knight 

Nata Laura Johnson a Long Eaton, nel Derbyshire, il 4 agosto del 1877, è cresciuta tra difficoltà economiche. Il padre abbandonò la famiglia non molto tempo dopo la sua nascita. La madre insegnava part-time alla Nottingham School of Art e riuscì a iscrivere Laura, all’età di tredici anni, senza pagare tasse. Ancora studentessa, Laura assunse l’incarico di insegnante di sua madre quando questa si ammalò di cancro e morì. Andò poi a vivere da sola con la sorella e si manteneva con lezioni private, avendo lasciato la scuola d’arte. Nel 1903 sposò Harold Knight, suo compagno di studi e pittore anche lui; insieme si trasferirono in Cornovaglia, dove divennero figure centrali nella colonia di artisti conosciuta come Newlyn School. Lavorando sulle spiagge di Newlyn, Laura realizzò un dipinto di bambini in pieno sole, Ragazzi sulla spiaggia di Newlyn, che fu un grande successo. E iniziò a dipingere en plein air composizioni di donne, spesso sulle rocce o sulle scogliere intorno a Lamorna.   

Ragazzi sulla spiaggia di Newlyn- Laura knight
Sulle scogliere- Laura Knight
Sulle rocce – Laura Knight
Sul bordo della scogliera – Laura Knight 

Queste scene sono spesso raffigurate come rilassanti, ma alcune, in particolare quella dipinta dopo l’inizio della prima guerra mondiale, di una donna sulla cima di una scogliera che fissa un mare turbolento, hanno un tono più cupo. 

Guardando il mare – Laura Knight 

A volte utilizzava modelle londinesi pronte a posare nude, creando un certo risentimento a livello locale, come in Autoritratto con nudo, del 1913, dove si rappresenta mentre dipinge una modella nuda, l’artista Ella Naper.  Alle studentesse d’arte non era permesso dipingere dal vivo modelle nude e questo dipinto è una chiara sfida a quel divieto. Il critico del Daily Telegraph definì il dipinto “volgare” e suggerì che «avrebbe potuto opportunamente rimanere nello studio dell’artista». Nonostante questa reazione, Knight ha esposto il dipinto per tutta la sua carriera, pur continuando a ricevere critiche dalla stampa. Dopo la sua morte il quadro fu acquistato dalla National Portrait Gallery, ed è ora considerato un simbolo dell’emancipazione femminile. 

Autoritratto con nudo – Laura Knight 

Tra il 1911 e il 1929, Knight ritrasse nel backstage alcune delle più famose stelle dell’epoca dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev, come Lydia Lopokova, Anna Pavlova e l’insegnante di danza Enrico Cecchetti. Dipinse anche nel backstage e nei camerini del Birmingham Repertory Theatre.
L’artista amava rappresentare la frenetica preparazione nel camerino, la silenziosa attesa fuori scena e l’eccitazione dello spettacolo. I Knight si trasferirono a Londra nel 1919. All’inizio degli anni Venti Laura iniziò ad incidere. Nel 1921 fu incaricata di disegnare poster dall’azienda dei trasporti di Londra.  

La gioia dell’estate (sin) – Rugby a Twickenham (dex) – Laura Knight

Questi due poster, rispettivamente per i viaggi in autobus e in tram, promuovono le opportunità di svago offerte dalla rete di trasporti londinese. La gioia dell’estate include una citazione da una famosa poesia di Robert Browning. In tutto furono sette i poster da lei disegnati per la rete di trasporti di Londra tra il 1921 e il 1957. Visitando il Bertram Mills Circus, dipinse più volte i clowns e l’intero cast circense di artisti e animali. Per tutto il 1929 e il 1930 fece una tournée in Gran Bretagna con tutta la gente di quel circo, viaggiava con loro, montava cavalletti nelle arene del circo, dormiva sotto le tende.
Dipingere all’interno di un circo funzionante la costringeva a una grande velocità di esecuzione, poiché tra prove, viaggi e spettacoli non c’era molto tempo per posare, e la pittrice risolse il problema dipingendo direttamente sulla tela senza disegno preliminare.  

Circus Matinee (sin) – Un clown musicista (dex) – Laura Knight 

Nel 1926 Harold Knight trascorse diversi mesi al Johns Hopkins Hospital di Baltimora, in America, avendo avuto l’incarico di realizzare una serie di ritratti di chirurghi. Laura lo raggiunse e le fu dato il permesso di dipingere al Baltimore Children’s Hospital e nei reparti neri, a segregazione razziale, del Johns Hopkins Hospital.   

Una bambina al Baltimore Children’s Hospital – Laura Knight 

Anche il mondo gitano ha attirato Laura, che a metà degli anni ’30 dipinse gruppi di zingare negli ippodromi di Epsom e Ascot, tanto che fu invitata nel loro insediamento a Iver. In particolare due donne posarono per lei, Lilo Smith, e sua nuora, Beulah.  

Zingare ad Ascot (sin) – Zingare a Epsom (dex) – Laura Knight 

Dal 1933 i Knight divennero visitatori abituali di Malvern, dove trovarono molta ispirazione per il loro lavoro.  

Tramonto sulle colline di Malvern – Laura Knight
Tempesta sulla nostra città – Laura Knight

Arriva la guerra e il WAAC (Women’s Army Corps) commissionò a Laura un lavoro che doveva servire come propaganda per reclutare donne e in effetti le composizioni di Knight riuscirono a far sembrare eroico e affascinante il lavoro in quel corpo armato.
Tra i soggetti ritratti molti furono insigniti di medaglia al valore militare per le loro azioni eroiche.  

Caporale Daphne Pearson (sin)-Caporale Robins (dex) – Laura Knight 

In Per riparazioni una squadra di donne dell’aeronautica ausiliaria femminile sta riparando un pallone di sbarramento: il suo tessuto lucente contrasta con le tute delle donne, di cui si sottolinea lo sforzo. 
In Sollevamento di un pallone, Coventry le donne lo stanno sollevando, e sullo sfondo si intravedono i camini della città industriale e la guglia della cattedrale.  

Per riparazioni – Laura Knight 
Sollevamento di un pallone, Coventry – Laura Knight 

Nell’autunno del 1942 la WAAC commissionò a Knight un ritratto per sostenere il reclutamento femminile nelle fabbriche di ordigni. Il dipinto risultante, Ruby Loftus, è uno dei più grandi dipinti ad olio dell’intera collezione WAAC e fu riprodotto su otto giornali britannici.  
Decollo ritrae quattro membri dell’equipaggio di un bombardiere, tutti concentrati nella preparazione del volo. Quando Knight venne a sapere che il navigatore nella foto, Raymond Frankish Escreet, era stato ucciso in azione, fece in modo che la sua famiglia ricevesse una fotografia del dipinto. 

Ruby Loftus – Laura Knight 
Decollo – Laura Knight

All’indomani della guerra Knight propose al Comitato consultivo degli artisti di guerra come soggetto di un dipinto il processo per crimini di guerra di Norimberga. Il Comitato acconsentì e Knight andò in Germania nel gennaio 1946 e trascorse tre mesi osservando il processo dall’interno dell’aula del tribunale. Il risultato fu il grande dipinto a olio, Il processo di Norimberga. Questo dipinto si discosta dal realismo degli altri suoi dipinti, in quanto, mentre i criminali di guerra nazisti seduti sul banco degli imputati sembrano realistici, mancano le pareti dell’aula, per mostrare una città in rovina, parzialmente in fiamme.  

Il processo di Norimberga – Laura Knight 

Knight spiegò questa scelta compositiva in una lettera al Comitato consultivo degli artisti di guerra: «In quella città in rovina la morte e la distruzione sono sempre presenti. Dovevano entrare in scena; senza di loro, non sarebbe Norimberga come lo è ora durante il processo, quando la morte di milioni di persone e la devastazione totale sono gli unici argomenti di conversazione ovunque si vada, qualunque cosa si stia facendo».
Dopo la guerra Knight tornò ai suoi temi precedenti, il balletto, il circo e gli zingari, e continuò a dividere il suo tempo tra Londra e Malvern.
Nel 1948 dipinse un grande ritratto di gruppo della principessa Elisabetta, accompagnata da diversi politici locali, che inaugurava il nuovo Broadgate Center a Coventry. 

La Principessa Elisabetta all’apertura del nuovo Broadgate, Coventry – Laura Knight 

Nel 1956 lavorò nel backstage della Royal Opera House durante gli spettacoli e le prove del Bolshoi Ballet. 
Nel 1961 Harold Knight morì a Colwall; la coppia era sposata da cinquantotto anni. Un’importante mostra retrospettiva del suo lavoro si tenne alla Royal Academy nel 1965, la prima per un’artista donna all’Accademia. La Knight morì il 7 luglio 1970, all’età di novantadue anni, tre giorni prima dell’apertura di una grande mostra del suo lavoro presso la Galleria d’arte e museo del castello di Nottingham. 

In copertina: Nello spogliatoio (sin), Una piscina scura (dex), Laura Knight. 

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Articolo di Livia Capasso

Laureata in Lettere moderne a indirizzo storico-artistico, ha insegnato Storia dell’arte nei licei fino al pensionamento. Accostatasi a tematiche femministe, è tra le fondatrici dell’associazione Toponomastica femminile. Ha scritto Le maestre dell’arte, pubblicato da Nemapress nel 2021, una storia dell’arte tutta al femminile, dalla preistoria ai nostri giorni.

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