Le grandi assenti. Sarah Stone

Pittrice e illustratrice britannica di storia naturale e scientifica, Sarah Stone (1760?-1844), divenne famosa per le sue raffigurazioni di esemplari hawaiani e australiani, sebbene non avesse mai visitato quelle regioni. Con straordinaria abilità nel disegno, dipinse animali che non aveva mai visto dal vivo, originari di luoghi in cui non era mai stata: l’invenzione della fotografia era ancora lontana più di mezzo secolo e i viaggi esotici erano disponibili solo per i ricchi e gli uomini di scienza.

Pur avendo prodotto un’incredibile quantità di opere nella sua lunga vita, sorprendentemente si sa poco di lei. I dettagli biografici sono limitati, non esiste alcuna traccia della data o del luogo di nascita dell’artista. Eppure i suoi disegni rivestono un notevole carattere scientifico, perché, oltre ad essere eccellenti esempi di disegno storico naturale della fine del XVIII secolo, furono anche i primi studi su alcuni esemplari riportati dalle spedizioni britanniche condotte in quegli anni in Australia, nelle Americhe, in Africa e in Estremo Oriente. Stone, pur lavorando su esemplari piuttosto che su animali vivi, è riuscita a catturare la giocosità caratteristica di molti uccelli australiani, restituendo vita a esemplari morti e impagliati, e fu apprezzata dai contemporanei per l’uso esperto del colore e la meticolosa attenzione ai dettagli.  Per le sue pennellate eccezionalmente fini a volte impiegava pennelli con solo uno o due peli per rendere le piume più leggere.

Iniziò a dipingere professionalmente all’età di diciassette anni, ereditando dal padre, un pittore di ventagli, le sue eccezionali capacità di colorare, ma sin da bambina aveva imparato a ricavare i suoi pigmenti da piante locali e materiali domestici come polvere di mattoni, petali di fiori, succhi di foglie.

Sir Ashton Lever fu il suo mecenate principale, un ricco inglese che diede vita a Londra all’Holophusicon, noto anche come Museo Leverian, che fu uno dei maggiori beneficiari di oggetti ed esemplari raccolti durante i tre viaggi nel Pacifico di James Cook.

Assunta da Lever, Stone documentò il contenuto della sua collezione di storia naturale ed etnografica, che a quel tempo ospitava più di 25.000 oggetti.

Il pappagallo Fabian, femmina (sin), Rosella cremisi (centro), The Rock Manakin (dex)
Pesce farfalla e pesce balestra (sin), Vongola atlantica e The Doubtfull Lophius (dex)

Dal 1777 al 1785 circa, Stone produsse più di mille acquerelli con esemplari zoologici, etnografici, ma soprattutto ornitologici, e mantenne un legame con il museo anche dopo la morte di Lever nel 1788 e quando il museo si trasferì in Albion Street. La collezione del museo fu dispersa poi con la vendita nel 1806.

In quest’epoca d’oro delle scoperte scientifiche, un vasto pubblico si riversava al Leverian Museum per ammirare gli splendori di una fauna lontana, illustrata dai disegni di Stone. Alcuni di essi raffiguravano specie ormai completamente estinte o gravemente in pericolo di estinzione, come il potoroo, un marsupiale delle dimensioni di un coniglio con la postura di un canguro.

Cacatua nero lucido (sin), Potoroo (dex)
Tapoa Tafa

Altri ritraggono creature strane, dai nomi insoliti, come il Bradipo tridattilo, il Tapoa Tafa  o la Fulica bianca.

A soli ventun anni Stone fu invitata a esporre quattro dei suoi dipinti, un pavone, due uccelli e una serie di conchiglie, alla Royal Academy, all’epoca chiusa alle donne. Stone fu ammessa come “Espositore Onorario” tre volte, nel 1781, nel 1785 e nel 1786.  Nel 1791 espose una vista prospettica della grande sala rotonda del Museo di Sir Ashton Lever, che mostra l’importanza data agli uccelli in questo museo.

Vista prospettica della grande sala rotonda
del Museo di Sir Ashton Lever

A metà del 1789 arrivò a Londra una collezione di uccelli e altri animali australiani, raccolti nell’area di Sydney principalmente dal capo chirurgo della Prima Flotta, John White, insieme a un manoscritto che era un resoconto del viaggio. White, come chirurgo generale del Nuovo Galles del Sud, aveva organizzato un ospedale per la nuova colonia, e contemporaneamente si interessava alla flora e alla fauna autoctone, studiando il potenziale delle piante australiane per l’uso in medicina. White scrisse il libro A Journal of a Voyage to New South Wales (1790), in cui descrisse per la prima volta molte specie australiane. Il diario aveva sessantacinque incisioni di uccelli, animali e piante, basate sui dipinti ad acquerello di Sarah Stone. Il libro è considerato la prima grande opera sugli animali australiani, scritta da qualcuno che li aveva visti vivi.

Mandarin Duck (sin), Pappagallo reale (dex)
Insetti del New South Wales

Gli uccelli e gli altri animali raccolti da White furono esposti nella vetrina di John Debrett, l’editore del libro. Il suo negozio era a Piccadilly a Londra, di fronte a quella che oggi è la Royal Academy (Burlington House). Poi gli esemplari passarono dal negozio di Debrett al Museo Leverian.

L’8 settembre 1789 Stone sposò un ufficiale della marina John Langdale Smit.

Dopo il matrimonio, la sua produzione rallentò e sembra essersi fermata dopo il 1806, quando la collezione di Lever fu venduta. Stone morì nel 1844 all’età di 82 anni.

Lucertola (sin), Camaleonte (dex)

Oggi sopravvivono circa 900 acquerelli di Stone. Molti di loro sono stati rilegati in album e sono custoditi a Londra nel Museo di storia naturale, sede distaccata del British Museum, che possiede un centinaio di suoi disegni di “rarità” come mammiferi, rettili, pesci, uccelli, coralli e fossili un tempo conservati nel Museo di Sir Ashton Lever.

King duck

Altri lavori sono esposti alla Victoria Gallery and Museum, galleria gestita dall’Università di Liverpool, e in Australia alla Biblioteca Nazionale a Canberra, e alla Biblioteca di Stato del Nuovo Galles del Sud a Sydney. Alcuni dei suoi acquerelli che documentano le collezioni di manufatti e di storia naturale raccolte durante i viaggi del Capitano James Cook sono tra i tesori dell’Australian Museum di Sydney e del Bishop Museum di Honolulu. È una grande anatra marina che si riproduce lungo le coste artiche dell’emisfero settentrionale dell’Europa nordorientale, del Nord America e dell’Asia. È chiamata “re” per via della protuberanza arancione a forma di corona sopra il becco del maschio, il cui piumaggio multicolore suggerisce anche abiti regali.

Piccola anatra marina del genere Bucephala

La specie è ancora conosciuta oggi come Bufflehead, sono animali migratori che svernano sulle coste orientali e occidentali del Nord America e degli Stati Uniti meridionali. A causa del loro sorprendente piumaggio, e della vicinanza agli esseri umani, i bufflehead sono popolari tra i birdwatcher.

Quattro pappagalli su un ramo

In quest’acquerello di Sarah Stone sono raffigurati quattro tipi di pappagalli. In alto c’è un pappagallo reale australiano; sotto c’è un Caique dalla testa nera, un pappagallo indonesiano dalle guance rosse e un pappagallo grigio africano. Questo affascinante piccolo raduno non potrebbe mai verificarsi in natura.

In copertina: Pappagallo verde africano, Sarah Stone.

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Articolo di Livia Capasso

foto livia

Laureata in Lettere moderne a indirizzo storico-artistico, ha insegnato Storia dell’arte nei licei fino al pensionamento. Accostatasi a tematiche femministe, è tra le fondatrici dell’associazione Toponomastica femminile.


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