Curry di ceci cremoso con basmati

La ricetta che proponiamo questa settimana è il curry di ceci con riso basmati, un piatto unico di origine indiana, facilmente consumabile in un ristorante ma incredibilmente semplice da preparare a casa.  
Prima di presentarvi il procedimento, è bene approfondire gli alimenti che lo compongono, ricchi e completi da un punto di vista nutrizionale, ma anche appaganti per la nostra fame, poiché la pietanza risulta essere abbondante in fibre e proteine di origine vegetale. 
Alla base della pietanza troviamo il chana masala, ovvero i ceci conditi con ingredienti come i pomodori tagliati a pezzi (che utilizzeremo nella preparazione), peperoncino e un misto di spezie tipiche, il garam masala, reperibile anche nei market ma che prepareremo noi, in maniera più accessibile e semplice: il garam è una mistura molto utilizzata nella cucina in India e in Pakistan, ha un sapore piccante ma è anche caratterizzato da un incredibile profumo in quanto è composto da chiodi di garofano, coriandolo, cannella, curcuma, pepe e cardamomo. È possibile ricorrere ai comodi preparati che però a lungo andare non conservano un aroma forte e deciso perché vengono fatte delle aggiunte (come finocchi, zenzero e aglio già tostati) che non permettono una conservazione ottimale; se invece abbiamo a disposizione del tempo, un mortaio o un macinino, possiamo combinare i componenti elencati sopra miscelandoli bene. 
Questa pietanza porta con sé delle curiosità interessanti. Come abbiamo visto, è un piatto ricco di spezie e non è l’unico a servirsene in così larga quantità; la cucina tradizionale delle zone citate non solo è l’insieme di materie prime reperibili sul territorio, ma si è costruita attorno alla necessità di preservare il cibo al più a lungo possibile: a causa delle temperature elevate che favoriscono il deterioramento degli alimenti, fu una priorità trovare un modo per rallentare questo processo. Secondo uno studio di Paul Sherman, professore di neurobiologia alla Cornell University, gli aromi aumentano la sapidità del cibo ma permettono anche di conservarlo per un tempo maggiore. Analizzando il deterioramento di sostanze animali e vegetali, è risultato che quelle vegetali resistevano meglio ai funghi e ai batteri che iniziano a proliferare naturalmente: questo è dovuto alla presenza di pareti cellulari più forti che repellono gli agenti esterni, poiché gli elementi chimici riescono a mantenere l’acidità anche dopo la morte della pianta. L’accademico si concentrò a lungo sull’argomento, arrivando a compilare una lista e mettendo a confronto vari paesi del mondo: assieme a una studente del suo corso, Jennifer Billing, giunse alla conclusione che in territori caldi, come l’India, fossero usate circa nove spezie per piatto, al contrario di posti con un clima rigido in cui ne erano usate due o anche meno; difatti questo fenomeno si presenta prima dell’invenzione di sistemi di refrigerazione moderni. L’impiego di questi ingredienti, spiega Sherman, avrebbe portato giovamento anche alla salute delle persone in quanto: «Le persone che apprezzavano il cibo contenente spezie antibatteriche avevano una vita più sana, vivevano di più e generavano più figli, i quali a loro volta imparavano le ricette di famiglia contenenti le spezie benefiche». Prima ancora che venissero analizzate da un punto di vista chimico, le loro proprietà venivano già apprezzate e hanno costituito per molto tempo un commercio degno di nota: alcuni navigatori, fra cui Ferdinando Magellano, Vasco da Gama e Cristoforo Colombo, hanno esplorato i territori del continente africano e dell’India, spinti dalla curiosità di conoscere questi ingredienti e il loro impiego. Il mercato delle spezie, in particolare, ha costituito una vera e propria rotta che ha portato agli scambi fra Europa e India: il merito è stato attribuito a Enrico di Aviz, detto il navigatore, che, grazie alle sue imprese, ha dato il via a questo florido contatto fra paesi. 
Vediamo come realizzare questo piatto e quali ingredienti per ottenere 3 porzioni: 

  • 1 ½ pomodoro tondo da insalata;
  • ½ cipolla bianca;
  • 1 barattolo di latte di cocco da cucina;
  • 1 barattolo di ceci precotti;
  • 200 g di riso basmati (o ½ bicchiere abbondante per porzione);
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva;
  • q.b. curry;
  • q.b. curcuma; 
  • q.b. sale;
  • q.b. peperoncino in polvere (opzionale); 
  • qualche foglia di coriandolo per guarnire (opzionale);

Tempo di preparazione: 10 minuti 
Tempo di cottura: 30 minuti circa

Procedimento per il riso: 
Partiamo dal riso basmati che cuoceremo con la tecnica della lessatura che ci darà come risultato chicchi fragranti e saporiti. Prima di tutto dovremo lavare la quantità desiderata di riso più volte, in una pentola o in una ciotola, affinché venga rilasciato tutto l’amido presente: il procedimento andrà ripetuto fino a quando l’acqua che verseremo risulterà priva di residui e pulita. Possiamo anche lasciare a bagno per mezz’ora i chicchi in modo che non si spezzino in fase di cottura. 
Una volta terminato, prendiamo una pentola in cui verseremo circa un bicchiere e mezzo di acqua per ogni porzione di riso. Quando l’acqua avrà raggiunto l’ebollizione, possiamo aggiungere il basmati salando a piacere tenendo la fiamma alta per una manciata di minuti con il coperchio, dopodiché terremo la fiamma media per altri dieci minuti, lasciando poi la pentola coperta fino a che il riso non avrà terminato la cottura e si sarà raffreddato. 
Procedimento per i ceci al curry 
Su un tagliere, tagliamo metà cipolla bianca a cubetti finissimi, spostandola poi su una padella con l’olio facendo soffriggere: ora è il momento di aggiungere qualche cucchiaio di curry, coprendo tutta la cipolla fino a renderla ben colorata; se ci piace, possiamo aggiungere in quantità minore poca curcuma e del peperoncino in polvere, per un sapore più piccante e speziato. Nel frattempo tagliamo a cubetti il pomodoro, che andremo a inserire appena il soffritto sarà pronto e che schiacceremo leggermente con una forchetta, dopo aver aggiunto un pizzico di sale. Facciamo cucinare il pomodoro per un paio di minuti e versiamo il barattolo di latte di cocco da cucina, salando ulteriormente e incorporando altro curry a piacimento. Lasciamo su fuoco medio fino a che il composto non si sarà ristretto e risulterà abbastanza compatto: questo è il momento per aggiungere i ceci precotti, che cuoceranno qualche minuto insieme agli altri ingredienti, assorbendone i sapori. Mescoliamo a facciamo rassodare il tutto per due minuti a fuoco spento.  
Su un piatto fondo o una ciotola monoporzione, mettiamo il riso e i ceci al curry, disponendoli su un lato, guarnendo con del coriandolo se gradito.  
Se vogliamo utilizzare un mix di spezie pronto, possiamo sostituirlo alla mistura di curry, curcuma e peperoncino usata durante la preparazione negli stessi momenti.  
Il chana masala, invece, è consumabile non solo con il riso, ma può essere accompagnato da altre fonti di carboidrati fra cui il pane, di cui la tradizione indiana ci fornisce varie opzioni: chapati, roti, naan o il bhatura, che si sposano perfettamente con questa ricetta.  

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Articolo di Nicole Maria Rana

Nata in Puglia nel 2001, studente alla facoltà di Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Appassionata di arte e cinema, le piace scoprire nuovi territori e viaggiare, fotografando ciò che la circonda. Crede sia importante far sentire la propria voce e lottare per ciò che si ha a cuore.

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