Editoriale. Le peggiori élite del secolo

Eravamo ormai abituate/i alle uscite estemporanee quasi quotidiane dell’inquilino della Casa Bianca, ma all’ultima assemblea generale dell’Onu Trump ha superato se stesso: con un discorso debordante e a braccio della durata di un’ora, quando a ogni Stato sono riservati 15 minuti, è riuscito a collezionare una serie di bugie ed espressioni di odio mai sentite prima. Viviamo tempi di spregio delle istituzioni internazionali, tutte le conquiste civili raggiunte sembrano aver ceduto alla forza e a Trump riesce naturale essere il megafono di istanze suprematiste, razziste, maschiliste, no-vax, antiambientaliste. Il tono è imperialista e autocratico, nella più antica tradizione americana, ma quello che non riesce a nascondere è, come fa osservare il prof. Alessandro Volpi, «la decisa affermazione della assoluta centralità per l’economia degli Stati Uniti del settore dell’energia di natura fossile, a cui si lega una gigantesca dimensione finanziaria. Gli Stati Uniti — continua Volpi — nel 2024, hanno esportato combustibili fossili per quasi 200 miliardi di dollari, destinati a rendere meno pesante il deficit commerciale e a sostenere la dollarizzazione. Ma a questa forza trainante, si è aggiunta per l’economia Usa la già accennata dimensione finanziaria». Tutto questo richiede di sconfessare e negare in modo assoluto l’esistenza del cambiamento climatico. L’analisi del docente di Storia contemporanea, Storia del movimento operaio e sindacale e Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa prosegue ed è reperibile sul post del 24 settembre pubblicato sulla sua pagina fb.

Questa è stata anche la settimana degli attacchi israeliani alla Sumud Flotilla, del tardivo e forse ormai inutile riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di alcune potenze europee (significativo al riguardo il podcast di Limes di giovedì 25 settembre, La Palestina è un bluff), delle manifestazioni oceaniche in tutta Italia contro il genocidio perpetrato da Israele nei confronti dei e delle civili palestinesi, un precedente pericolosissimo che fin dall’inizio avevamo segnalato, e delle dichiarazioni difficilmente comprensibili del nostro Presidente del Consiglio (come continua a voler farsi chiamare) su quanto sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania «L’entità sionista, che negli ultimi settant’anni ha agito impunemente violando il diritto internazionale e tutte le convenzioni sui diritti umani, ora ci sta intimidendo con una violenza sempre più intensa». Sono parole di Nkosi Mandela, nipote del leader sudafricano Nelson Mandela.

Colonialismo, riconoscimento e riconoscenza è il pezzo con cui apriamo la rassegna degli articoli di questa settimana, in cui l’autore ci ricorda quello che i media generalisti omettono colpevolmente di dire e cioè che «il massacro in corso è compiuto con armi italiane, francesi, inglesi, tedesche e statunitensi: nonostante i numerosi atti di solidarietà da parte delle popolazioni di questi Stati, come i recenti scioperi portuali di Genova e Marsiglia e le navi cariche di viveri partite da Barcellona, Marsiglia, Genova e dalla Sicilia, questo genocidio è il nostro, le economie e le aziende europee ne sono protagoniste quanto l’Idf. Oggi l’Unione Europea continua a commerciare con Israele e si rifiuta di imporre embargo e sanzioni e di interrompere il traffico di armi anche quando è noto che queste colpiranno civili inermi…».
Archivio Ribelle. Memoria sotto revisione. Donne fuori campo nei siti federali Usa, 2025
è un articolo necessario e assolutamente da leggere che documenta gli effetti di uno dei primi ordini esecutivi dell’amministrazione Trump con cui la Casa Bianca ha chiesto alle agenzie federali di eliminare dai propri siti i riferimenti a diversità, equità e inclusione».
Continuiamo con le nostre serie, parlando di giochi: in Come la cultura della corda ha modificato la storia dell’umanità. Parte quarta si parla di nodi, legami e giochi; il bellissimo quadro “Giochi di bambine” apre l’articolo su Virginia Tomescu Scrocco, una delle artiste della Secessione Romana, mentre con Bodhana Sivanandan, la regina degli scacchi anglo-indiana raccontiamo l’affascinante storia di una giovanissima campionessa di uno dei giochi più impegnativi e difficili. Per Calendaria 2025 presentiamo una scenografa, Lila De Nobili da Vezzano, che fu anche disegnatrice, illustratrice, costumista, scopritrice di talenti e, nella parte finale della sua esistenza, pittrice; tra le scienziate conosceremo Daria Bocciarelli e il suo microscopio elettronico. Due articoli ci parlano di scelte alimentari alternative e rispettose dell’ambiente: Tradizione e qualità, il racconto di una ragazza che sceglie di non consumare più carne da quando apprende l’esistenza del “Capitalismo carnivoro” (questo il titolo di un libro vivamente consigliato scritto da Francesca Grazioli) e Vino. Il fascino della biodinamica, «un viaggio alla scoperta di una tecnica di coltivazione ecologica, sostenibile e rispettosa dell’ambiente basata sui cicli biologici naturali delle piante e dell’intero ecosistema». La recensione di questa settimana è in Sopravvissute. La violenza narrata dalle donne, di Flaminia Saccà e Rosalba Belmonte, sociologhe e professoresse presso l’Università La Sapienza di Roma.
Chiude questa presentazione la rubrica di fotoreportage con scatti urbani in B/N. Il mese di settembre è dedicato alla città calabrese di origine greca, con Fotoreportage da Crotone.
Buone letture ribelli a tutte e tutti.

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Articolo di Sara Marsico

Giornalista pubblicista, si definisce una escursionista con la “e” minuscola e una Camminatrice con la “C” maiuscola. Eterna apprendente, le piace divulgare quello che sa. Procuratrice legale per caso, docente per passione, da poco a riposo, scrive di donne, Costituzione, geopolitica e cammini.

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