Solo a Florindo Di Monaco poteva venire in mente un’idea tanto nuova, eppure antichissima, come quella di accarezzarsi reciprocamente i capelli come forma di terapia dell’anima. Quando la redazione mi ha chiesto di recensire un libro del genere, confesso che la mia prima reazione non è stata esattamente entusiastica, anzi. Pensavo mi sarei trovata davanti a un testo noiosissimo, privo di qualsiasi interesse, retorico e magari anche stucchevole. Invece, fin dalle primissime pagine, la scrittura leggera eppure documentatissima di questo autore, le citazioni, le numerosissime immagini di dipinti, fotografie, disegni, affreschi, gli estratti di testi poetici o narrativi di autori molto noti, accanto ad altri meno conosciuti, persino le interviste alla gente comune, mi hanno coinvolta in un vortice di curiosità e piacevolezza davvero assoluto. E chi mai se lo sarebbe aspettato che un libro sulle chiome (in particolar modo su quelle femminili) avrebbe riservato tante sorprese?
Accarezza i capelli! è un libro godibilissimo, pieno di cultura (se ne intuisce il grande lavoro bibliografico e iconografico dell’autore), nutrito di informazioni tecniche e curiosità storiche, ma scorrevole, capace di arrivare a chiunque con l’immediatezza, appunto, di una carezza sulla testa. L’atto semplice e intimo del passare le mani sulla chioma degli altri e delle altre, si fa qui latore di molteplici significati, proposta di terapia dell’anima, finanche atto di incontro e conoscenza tra estranei.
A tal proposito strappano un sorriso gli episodi autobiografici in cui l’autore racconta di essersi lanciato in approcci galanti con signore di qualsiasi età, irresistibilmente attratto dalle loro fluenti chiome. Stupende le fotografie appartenenti a diverse epoche e differenti culture, che ritraggono capigliature di ogni tipo, tutte meravigliosamente affascinanti. Attraverso di esse l’autore ci riporta indietro nel tempo, non soltanto in quello della Storia, ma anche nel nostro tempo privato e personale, quando, ancora bambine/i, accoglievamo le carezze della mamma con immensa consolazione dopo qualche piccolo incidente, oppure come segno del suo infinito amore nei momenti di distensione e di intimità.
Perché abbiamo perso il significato profondo di questo gesto? Perché gli abbiamo riservato ormai soltanto lo spazio claustrofobico del rapporto di coppia o di amicizia intima? La proposta dell’autore, che definirei scandalosamente semplice e vera, è quella di riappropriarci del gesto universale dell’accarezzare i capelli come forma di contatto umana, vera e propria terapia del corpo e dello spirito, occasione di reciproco benessere. La tricofilia come nuova terapia naturale olistica è anche il sottotitolo del primo libro edito da Florindo Di Monaco sul tema: Carezze, un piccolo testo di neppure cento pagine edito da Laura Rangoni nientemeno che nel 1998. In Accarezza i capelli! il tema viene arricchito e approfondito, affrontato attraverso un viaggio affascinante tra i popoli e le culture, i secoli e i personaggi, ma anche le reazioni epidermiche e neuronali del nostro essere uomini e donne fatti per la relazione.
Meraviglioso il capitolo dedicato alla principessa Sissi e alla sua parrucchiera personale, come anche le righe su Lucrezia Borgia o i versi di Petrarca, di Pascoli, gli estratti di D’Annunzio, le traduzioni dei poeti maledetti o dei classici inglesi. Un libro per tutti e tutte, insomma, dedicato in particolar modo a chi ama le attenzioni e le coccole, capace di convincere anche il più algido dei lettori e la più inibita delle lettrici ad allungare una mano e provare la piacevole sensazione di una carezza data e ricevuta sulla testa.
E allora, citando impropriamente Marx, è proprio il caso di dire: tricofili di tutto il mondo, unitevi!

Florindo Di Monaco
Accarezza i capelli
Photocity.it, 2017
pp. 200
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Articolo di Chiara Baldini

Classe 1978. Laureata in filosofia, specializzata in psicopedagogia, insegnante di sostegno. Consulente filosofica, da venti anni mi occupo di educazione.
