Si può imparare la storia attraverso le serie TV?

Le serie televisive sono diventate una parte integrante della cultura popolare: di ogni tipologia e genere, le piattaforme streaming che offrono e producono questi contenuti hanno ormai una vastissima scelta in grado di soddisfare l’esigenza di qualsiasi utente.
Di grande successo sono le serie televisive storiche che, oltre a intrattenere, possono anche offrire un modo nuovo e coinvolgente per imparare la storia. Nel celebre saggio del 1964 Apocalittici e integrati Umberto Eco analizza come di fronte a grandi cambiamenti, ad esempio l’avvento della televisione, le opinioni dominanti siano principalmente due: quella degli “apocalittici”, coloro che ritengono la novità un evento estremamente negativo e dannoso per la società, e quella degli “integrati” che vedono nel nuovo qualcosa di positivo e interessante. Sessant’anni dopo quella pubblicazione sono cambiate le innovazioni, la società e i mezzi di comunicazione, ma in fin dei conti il nostro mondo continua a polarizzarsi tra chi rifiuta e condanna le tecnologie digitali (e i loro contenuti), e chi invece vede in queste nuove forme di comunicazione progresso e libertà. Per alcune/i la televisione, piattaforme come Netflix o Prime Video e i social media sono mezzi frivoli, alienanti, che veicolano nella maggior parte dei casi concetti stereotipati, violenti e diseducativi. Talora potrebbe anche essere vero, ma il generalizzare, a mio avviso, comporta ed espone a numerosi rischi, come quello di non vedere quanto i nuovi mezzi di comunicazione possano essere un’opportunità per tutte le generazioni.

Fotogramma da Reign

Le serie televisive di argomento storico hanno infatti dimostrato di essere strumenti educativi efficaci, in grado di portare il passato a un pubblico più ampio e di suscitare l’interesse per epoche diverse di giovani, giovanissimi e giovanissime. Queste serie possono quindi offrire una nuova prospettiva per imparare la storia, catturando l’attenzione degli spettatori e delle spettatrici e fornendo informazioni in modo coinvolgente.
I prodotti delle serie sono spesso in grado di creare una connessione emotiva con il pubblico. I personaggi e le loro vicende personali possono farci sentire vicini e vicine a eventi e periodi storici che altrimenti ci sembrerebbero lontani. Questo coinvolgimento emozionale ci permette di avvicinarci al passato in un modo più profondo e di apprezzare le sfide e i trionfi dei protagonisti e delle protagoniste. Entrare in empatia con un personaggio è infatti sicuramente un primo passo per generare interesse e alimentare la curiosità.

In aggiunta, chi cura le serie TV con ambientazione storica spesso si impegna a ricreare accuratamente il contesto in cui si svolgono gli eventi. Le scenografie, gli usi, i costumi e gli oggetti di scena sono attentamente studiati per rispecchiare l’epoca delle vicende. Tale sforzo contribuisce a immergersi nel periodo, fornendo una comprensione più approfondita degli eventi e delle dinamiche sociali. Infatti le fiction ambientate nel passato sono in genere il risultato di un lavoro sistematico e di consulenze da parte di storici e storiche esperte del settore. Ciò assicura che i fatti e gli eventi presentati siano nella maggior parte dei casi basati su fonti affidabili.

L’attenzione ai dettagli rende molte serie televisive una risorsa educativa valida per l’apprendimento, spingendo anche gli/le studenti ad approfondire in un secondo momento un determinato evento o personaggio attraverso la lettura di libri o la ricerca online. Elemento da non sottovalutare è l’accessibilità: le fiction televisive possono far avvicinare la storia a un pubblico più vasto. A differenza dei libri, che talvolta risultano più densi e tecnici, le serie Tv utilizzano una narrazione visiva e dialoghi coinvolgenti che tengono sempre molto alta la soglia dell’attenzione. Ciò rende l’apprendimento un’esperienza più piacevole e meno intimidatoria per coloro che potrebbero essere meno inclini a leggere libri di testo tradizionali. Inoltre alcune serie di ambientazione storica spesso generano dibattiti, dubbi, discussioni tra gli spettatori e le spettatrici sul progredire degli eventi o sui risvolti dei personaggi presi in considerazione. Queste conversazioni, che possono svolgersi sia online che offline o in una classe, offrono l’opportunità di imparare, di relazionarsi e condividere prospettive diverse sulla storia. Infatti le fiction hanno assunto pure un forte potere sociale: la visione di alcuni contenuti rispetto ad altri aumenta i dibattiti al riguardo e incentiva chi non ha visto un determinato prodotto a conoscerlo per poterne discutere. In tal modo, con un effetto “a cascata”, aumentano la curiosità e il desiderio di confronto sulla fiction stessa e, di conseguenza, sul relativo argomento storico.

Fotogramma da The Borgias

Non vanno chiaramente ignorati due aspetti fondamentali: la veridicità e la storicità degli eventi. Ogni serie deve riuscire a conciliare ed equilibrare due elementi: i fatti e la loro narrazione. Perché un prodotto infatti sia appetibile, piaccia, susciti curiosità è necessario che in molti casi si distacchi almeno in parte dalla realtà; questo perché si tratta sempre di un contenuto che si vuole distinguere dalla scientificità e dalla asetticità del libro di storia e del documentario. Creare personaggi verosimili con cui entrare in empatia, tracciare vicende d’amore e/o ideare nuove linee narrative distanti dai fatti e dalle fonti è talvolta utile, se non indispensabile per arrivare al pubblico, sebbene questo voglia dire sacrificare la credibilità di alcuni eventi. Ma questo aspetto può essere superato in maniera proattiva: le inesattezze, i personaggi privi di fondamenti storici possono accendere ancora di più la curiosità dell’utente che risulta incentivato/a a trovare proprio le imprecisioni e a distinguerle dalla realtà. Le serie Tv rappresentano pertanto un modo innovativo ed efficace per imparare. Mentre le serie non possono sostituire completamente l’apprendimento tradizionale, possono certamente arricchire la nostra comprensione del passato e ispirarci a esplorare ulteriormente la storia in tutti i suoi aspetti affascinanti. Di grande interesse è lo spazio che queste dedicano a molti personaggi femminili: da Sissi a Maria Antonietta, da Livia Drusilla a Contessina de’ Medici, sono centinaia le donne della storia che grazie alle serie acquistano una nuova luce. Si tratta quindi anche di cogliere l’opportunità di conoscere e/o approfondire figure spesso dimenticate o poco affrontate dai libri.
Per tutti questi motivi è a mio avviso necessario utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione e adottare nuove proposte educative che possano essere un incentivo per la gioventù a conoscere la storia e, nel dettaglio, la storia femminile. Il che non vuol dire abbandonare i metodi tradizionali, ma aggiungere nuovi strumenti che possano aiutare nell’apprendimento, aumentare la curiosità, generare dialoghi e conversazioni nuove, potenziare la capacità critica circa un evento o un personaggio e, soprattutto, creare il desiderio di conoscenza, specie nei confronti di figure femminili.

Fotogramma da Gli ultimi Zar

A tal fine inserisco in appendice un elenco delle principali serie televisive storiche e di ambientazione storica: The Crown (2016-presente): questa serie segue la vita della regina Elisabetta II, offrendo uno sguardo dietro le quinte delle sfide personali e politiche affrontate dalla monarchia britannica.
Reign (2013-2017): racconta la storia di Maria Stuarda, regina di Scozia, durante il suo regno nel XVI secolo. Esplora il suo rapporto con le corti europee, le dinamiche di potere e i conflitti politici dell’epoca.

Sissi (2021): segue la vita di Elisabetta di Baviera, concentrandosi sulle vicende romantiche e politiche.

The Great (2020-presente): questa serie satirica ripercorre la vita di Caterina la Grande di Russia e la sua ascesa al potere nel XVIII secolo. Offre una prospettiva ironica e divertente sulla corte russa e sulla politica del periodo.

Gli Ultimi Zar (2018): serie documentario che tratta la vita degli ultimi regnanti di Russia, Nicola II e la sua famiglia, le vicende il loro regno, le rivoluzioni russe e il tragico destino dei Romanov.

The White Princess (2017): basata sul romanzo di Philippa Gregory, segue la storia di Elisabetta di York, moglie di Enrico VII d’Inghilterra, e le sfide che affronta per proteggere la sua famiglia e mantenere lo status di regina.

Domina (2021): incentrata sulla figura di Livia Drusilla, moglie di Ottaviano Augusto e sul relativo periodo storico.

Rome (2005-2007): rappresentazione affascinante dell’antica Roma, nel periodo storico che il dominio prima di Giulio Cesare e poi di Augusto.

Downton Abbey (2010-2015): segue la vita di una famiglia aristocratica britannica e della servitù nel periodo edoardiano e negli anni successivi alla Prima guerra mondiale.

The Tudors (2007-2010): ripercorre il regno di Enrico VIII d’Inghilterra, con un focus sulle sue relazioni amorose, le dinamiche politiche e le conseguenze della Riforma protestante.

Versailles (2015-2018): offre uno sguardo sulla vita del re Luigi XIV di Francia e sulla costruzione del sontuoso palazzo di Versailles, esplorando  gli intrighi e la vita di corte.

Medici: Masters of Florence (2016-presente): basata sulla storia della famiglia Medici, segue le vicende della Firenze del XV secolo, con una miscela di politica, trame e cultura rinascimentale.

The Pacific (2010): miniserie che racconta le storie vere dei marines statunitensi coinvolti nella Guerra del Pacifico durante la Seconda guerra mondiale, offrendo una rappresentazione realistica delle battaglie e dei sacrifici fatti.

Spartacus (2010-2013): ambientata nell’antica Roma, segue la vicenda del gladiatore Spartaco e della sua rivolta contro l’Impero romano, esplorando le lotte degli schiavi e il clima politico dell’epoca.

The Borgias (2011-2013): offre uno sguardo sulla famiglia Borgia nel XV secolo, narrando gli intrecci politici, il potere papale e le complesse dinamiche familiari.

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Articolo di Marta Vischi

Laureata in Lettere e filologia italiana, super sportiva, amante degli animali e appassionata di arte rinascimentale. L’equitazione come stile di vita, amo passato, presente e futuro, e spesso mi trovo a spaziare tra un antico manoscritto, una novella di Boccaccio e una Instagram story!

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