In Messico oltre le nuvole con Julia Filippo

Esiste un posto, nel bel mezzo del Messico, nel quale arte, recitazione, musica, sostenibilità e senso comunitario si incontrano. Stiamo parlando dell’ecoteatro di Mazunte, una delle tappe proposte da Julia Filippo nella cornice del podcast di Rai Radio Tre Lovely Planet. Come ogni ospite, l’attrice e viaggiatrice immagina un itinerario che accompagni ascoltatrici e ascoltatori alla scoperta di una parte di mondo.

Questa volta si tratta del quattordicesimo Stato più esteso del pianeta e il decimo più popoloso, nonché erede e custode di diverse culture antiche. Julia Filippo definisce il posto come la fusione di tanti e diversi ecosistemi, che si uniscono per creare una ricchezza paesaggistica, climatica e artistico-culturale ineguagliabile. La protagonista della puntata sceglie come punto di partenza ― e di arrivo ― la capitale Città del Messico, considerata una tappa obbligata per chiunque voglia visitare il Paese. Consiglia di perdersi tra i mercati e nei musei, primo tra tutti il Museo Nazionale di Antropologia situato nel bosco di Chapultepec. All’interno si trovano reperti delle civiltà Maya, Azteca, Olmeca, Teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca. Si possono osservare anche collezioni riguardanti le popolazioni indigene che abitano il territorio oggi. Le esposizioni lo rendono il Museo più importante della nazione e il luogo con più reperti antropologici ed etnografici delle culture passate e presenti.

Un mercato a Città del Messico

A un’ora da Città del Messico si trova Teotihuacan, il sito archeologico che ospita le piramidi azteche di cui Julia sembra innamorata, così come sembra esserlo della Casa Azul, l’abitazione di Frida Kahlo. Dalla megalopoli ci spostiamo nelle città coloniali che la circondano; di questi posti cerchiamo la piazza principale, nella quale si svolgevano tutti gli scambi, il centro nevralgico dal quale si diramano le altre vie. Sembra allora imperdibile la visita a Taxco, cittadina specializzata nella realizzazione di gioielli che attira esponenti dell’artigianato da tutto il Paese. 

Per proseguire il percorso, trattandosi di uno Stato così esteso, è necessario prendere un volo e atterrare nello Yucatan, la terra della civiltà Maya. Oltre ai luoghi più conosciuti, potrebbe sorprendere una sosta nella Isla Mujeres o Isla Cozumel, per poi arrivare a Tulum. Stiamo parlando di una località molto particolare, grazie alla presenza di rovine che si affacciano sul mare caraibico e che rendono il paesaggio assai suggestivo. Da qui partiamo alla volta dei Cenotes, fonti d’acqua dolce considerate sacre dall’antica civiltà Maya, che credeva fossero dei solchi formatisi in seguito alla caduta di meteoriti. È un luogo mistico oltre che vario: alcuni Cenotes contengono delle correnti sottomarine differenti, con temperature e densità diverse dell’acqua. Per nuotare con le tartarughe, l’artista consiglia di recarsi ad Akumal, dove è possibile appunto fare snorkeling, anche se a pagamento. Il viaggio prosegue verso la Riserva di Sian Ka’An, nella quale vige il divieto di costruzione per preservarne la bellezza e l’autenticità. La Riserva ospita una grande varietà di uccelli e rettili, oltre a delfini e tartarughe.

Cambiamo adesso completamente zona, e quindi ambientazione, portandoci tra i monti del Chiapas. Si tratta di un luogo più autentico e affascinante non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche per la sua storia politica. Ci riferiamo ovviamente al recente conflitto che ha coinvolto questo territorio, con l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, movimento clandestino anticapitalista, anarchico e indigenista, contrapposto al governo messicano ritenuto colpevole di non tenere conto delle esigenze delle popolazioni indigene. Gli scontri della fine degli anni Novanta terminano con gli accordi di San Andrés, con i quali il governo si impegna a riconoscere i popoli e le culture locali, oltre ad accettare la loro autonomia legislativa. La storia del conflitto non si conclude certo con la stipulazione di questi accordi, anzi prosegue negli anni; per non rischiare superficialità e approssimazione, ci limitiamo a riportare le impressioni della nostra guida, che ha attraversato quei luoghi in prima persona. Ci racconta infatti di aver percepito, più viva che mai, una lotta per la terra e per la libertà di lavorarla senza padroni da parte di un popolo che definisce guerriero.

Dalle montagne del Chiapas passiamo alla tappa più sentita del viaggio: Mazunte. È senza dubbio anche questa una località affascinante dal punto di vista naturalistico, vicina alla Riserva Punta Cometa, ovvero il punto più a sud del Messico. La cittadina di Mazunte è famosa per l’eco-turismo1, che interessa principalmente le costruzioni ecologiche e l’osservazione di specie marine che abitano la vicina Laguna Ventanilla. La comunità del posto è in costante crescita e si compone di diversi gruppi indigeni che basano la loro organizzazione sociale sul bene comune; sono anche presenti diversi comitati che favoriscono i processi decisionali. Pure l’attività artistica e culturale è molto sviluppata, soprattutto dal punto di vista musicale e delle feste popolari.

Lavori di costruzione dell’eco-teatro

In questo contesto vivace e florido vuole inserirsi il progetto di un teatro eco-costruito, che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo della comunità rendendo il processo artistico e culturale autosostenibile. L’arte e l’ecologia si uniscono nel tentativo di creare uno spazio che non alteri in nessun modo le risorse naturali. Sul sito ufficiale del teatro (https://www.itinerateatro.com/it/il-teatro-di-mazunte/) si legge: «Lo spazio fisico del teatro lo immaginiamo versatile; un centro culturale, un luogo per effettuare processi di formazione, creazione e circolazione di artisti, delle loro opere e infine un luogo d’incontro con la comunità. Lo spazio deve avere un basso costo di manutenzione con uso di energie rinnovabili in favore di un risparmio energetico, nonché il riutilizzo e la gestione cosciente dell’acqua. Uno spazio che possa, in parte, essere utilizzato anche per coltivare alimenti biologici e per attività di permacultura che consentano alla comunità circostante ed a noi stessi di beneficiarne». I materiali utilizzati per raggiungere gli obiettivi prefissati sono legno, terra e materiali di recupero quali lattine, pneumatici o vetro di bottiglia, secondo la tecnica di eco-edilizia autosufficiente sviluppata dalla Earthship Biotecture Academy (Usa).

Lavori di costruzione dell’eco-teatro

Per la realizzazione pratica dell’intervento, la comunità artistica di cui Julia fa parte conta sul supporto della gente locale e sullo scambio di saperi che questa collaborazione può generare. Il teatro ospita gli spettacoli dell’Associazione Itínera alla quale appartengono i soggetti ideatori del progetto, ma anche figure artistiche provenienti dal resto del mondo. Sono previsti inoltre laboratori di artigianato, formazione artistica, residenze, mostre, eventi e festival, punti di ristoro incentrati sul consumo etico, e molto altro ancora. Dopo questa tappa così originale e insolita, ma educativa più che mai, inizia il nostro viaggio di ritorno che ci condurrà al punto di partenza.

È d’obbligo una sosta alle Bahias de Huatulco, baie preservate vergini e incontaminate, per poi proseguire verso Puerto Escondido, dove è possibile ammirare il plancton fluorescente durante le ore notturne. Una fermata a La Paz, nella Bassa California, per nuotare con lo squalo balena e a Puerto Vallarta, dove le balene provenienti dal Canada si fermano per procreare. Nel salutarci e condurci sulla strada del ritorno, Julia Filippo ci affida un compito speciale: leggere o rileggere le lettere d’amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera, e ascoltare o riascoltare la musica di Lhasa De Sela. 

  1. L’ecoturismo è una forma di turismo che promuove la conservazione dell’ambiente naturale e la sostenibilità delle comunità locali. Si basa sull’esplorazione delle aree naturali, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e rispettosa dell’ambiente.
    Principi dell’Ecoturismo:
    1. Conservazione Ambientale. L’obiettivo primario dell’ecoturismo è la conservazione
    degli ecosistemi naturali. Questo significa proteggere la biodiversità, preservare gli
    habitat naturali e minimizzare l’impatto ambientale delle attività turistiche.
    2. Educazione: L’ecoturismo cerca di educare i visitatori sul valore della natura e sulla
    necessità di proteggerla. Gli operatori turistici spesso offrono programmi educativi e guide esperte.
    3. Beneficio per le Comunità Locali. L’ecoturismo dovrebbe essere un’opportunità economica per le comunità locali, contribuendo all’occupazione e allo sviluppo sostenibile. Questo può includere l’impiego di guide locali e la promozione della cultura e dell’artigianato locali.
    4. Minimizzazione dell’Impatto. Le attività di ecoturismo cercano di minimizzare l’impatto
    sull’ambiente attraverso l’adozione di pratiche sostenibili, come il riciclo, il risparmio energetico e la gestione responsabile dei rifiuti.
    Benefici dell’Ecoturismo:
    1. Conservazione. L’ecoturismo può generare finanziamenti per la conservazione delle aree naturali,
    contribuendo a preservare la biodiversità.
    2. Sensibilizzazione. I visitatori dell’ecoturismo spesso sviluppano una maggiore consapevolezza ambientale, che può influenzare positivamente il loro comportamento futuro.
    3. Sostenibilità Economica. Le comunità locali possono trarre beneficio economico dall’ecoturismo, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita.
    4. Ricerca Scientifica. L’ecoturismo può sostenere la ricerca scientifica, consentendo agli scienziati di studiare gli ecosistemi e le specie in loco.
    Sfide dell’Ecoturismo:
    1. Sovraturazione. L’ecoturismo eccessivo può portare a sovraffollamento eccessivo, che può danneggiare l’ambiente e alterare le dinamiche naturali.
    2. Impatti Negativi. Anche se ben intenzionato, l’ecoturismo può avere impatti negativi sull’ambiente se non gestito correttamente, come l’inquinamento e la distruzione degli habitat.
    3. Accessibilità Limitata. Molte aree naturali richiedono un accesso limitato per preservarle. Questo può limitare l’opportunità per alcuni visitatori di partecipare all’ecoturismo. ↩︎
Mappa di Città del Messico elaborata da Elisa Onorati con softwar Qgis 3.22.2 su base OSM

Per ascoltare la puntata, clicca qui.

In copertina: Mazunte.

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Articolo di Emilia Guarneri

Dopo il Liceo classico, si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino. In seguito si trasferisce a Roma per seguire il corso magistrale in Gestione e valorizzazione del territorio presso La Sapienza. Collabora con alcune associazioni tra le quali Libera e Treno della Memoria, appassionandosi ai temi della cittadinanza attiva, del femminismo e dell’educazione alla parità nelle scuole.

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