Alla cerimonia di premiazione del X concorso Sulle vie della parità, che si è tenuta a Roma il 27 aprile 2023, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università RomaTre, hanno ricevuto gli applausi del pubblico presente anche due scuole dell’infanzia, appartenenti all’istituto comprensivo “Il Principe” di San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze, guidato dal dirigente scolastico Marco Poli.
Lusinghiera la valutazione con cui la giuria ha attribuito il primo premio al percorso Ti racconto una storia: «Il progetto della scuola dell’infanzia di San Casciano V.P. si inserisce nel macroprogetto del Comune in cui viene dato ampio spazio al rapporto scuola/territorio, il cui obiettivo è la presenza in ogni frazione di un luogo dedicato a una donna che, con il suo operato, ha inciso in modo significativo nella nostra società. La dedica a Emanuela Loi, su cui si impernia il lavoro svolto della scuola, nasce dalla conoscenza della storia di questa donna, una conoscenza che parte dall’ascolto di una lettura e diventa, nella restituzione, un vero e proprio racconto biografico, narrato secondo il personalissimo punto di vista dei bambini e delle bambine. Importante il ricorso a linguaggi diversi che consentono di sviluppare accanto alla dimensione cognitiva, anche e soprattutto quella emotiva. Così nel video, che documenta il lavoro condiviso, le voci e i disegni delle bambine e dei bambini fanno rivivere con empatia e consapevolezza di genere la storia di Emanuela nel suo ruolo eroico di agente di scorta di Borsellino. Il prodotto finale di questo ricco percorso formativo è rappresentato dalla piastrella sulla quale viene dipinto un fiore con un petalo spezzato come la vita di Emanuela, piastrella collocata come installazione permanente accanto alla intitolazione sul territorio, lasciando un segno nella memoria di ciascun bambino e bambina».
All’attività hanno partecipato cinque sezioni della scuola, A-C-D-F-G (per un totale di 122 bambini e bambine, precisamente 57 maschi e 65 femmine) guidate dalle docenti referenti Francesca Fusi e Valentina Stazzoni – presenti alla premiazione romana – coadiuvate dalle colleghe Camilla Boretti, Lina Bossio, Laura Brogi, Ivana Calosi, Alessandra Falciani, Maria Gavilli, Rosalba Petito, Antonella Salvini.

Qui il link al video.
Il progetto è partito con la lettura, seguita dalla drammatizzazione e dalla rielaborazione grafica, del libro Io, Emanuela agente della scorta di Paolo Borsellino, di Annalisa Strada; poi vi è stata la realizzazione della mattonella in ricordo di Emanuela Loi, con relativa intitolazione, a lei dedicata, nella piazzetta del paese. Dalle riflessioni e dai confronti fatti con le bambine e i bambini, è nata l’idea di realizzare un fiore con un petalo “spezzato” come è stata la vita di Emanuela.





Nella relazione-docente le maestre sottolineano che Emanuela Loi ha permesso alle bambine e ai bambini di riconoscere il valore e il coraggio di questa donna, abbattendo lo stereotipo che “eroe” possa essere solo legato a personaggi maschili, e concludono: «Cercheremo con passione e curiosità di far emergere in ogni momento dell’esperienza scolastica aspetti di uguaglianza tra donna e uomo».
Alle attività dell’Ic “Il Principe” ha partecipato anche la scuola dell’infanzia della frazione di Cerbaia in V.P, con le docenti Martina Del Vigna e Linda Parenti, referenti del progetto Frida Kahlo e gli autoritratti. Nella motivazione della giuria, si può leggere: «La conoscenza di Frida Kahlo, iniziata dalla lettura di un libro che ripercorre la sua vita e ne illustra le principali opere, è stata poi indirizzata verso quelle in cui l’autrice rappresenta sé stessa con l’autoritratto; un tema spesso usato in questo ordine di scuola, come strumento per acquisire coscienza di sé. In tale percorso conoscitivo, i bambini e le bambine hanno dunque seguito lo stesso processo, realizzando il loro autoritratto accentuando le proprie particolarità fisiche, quelle che caratterizzano la propria persona, allo stesso modo di come Frida Kahlo si rappresentava negli autoritratti accentuando le folte sopracciglia. Con questa stessa modalità espressiva, i/le alunne hanno potuto scoprire una valente artista e, contemporaneamente, assumendola come modello, hanno sviluppato una maggiore consapevolezza della propria persona.


Un bel cammino concluso con la partecipazione alla cerimonia di intitolazione della passeggiata che ha preso il nome dell’artista e che ha visto coinvolti alunne/i, insegnanti e genitori in una grande manifestazione dove la scuola ha assunto il ruolo di agente portatore di conoscenza per tutta la comunità». Gli obiettivi raggiunti sono stati così riassunti dalle docenti: individuare un’artista che si è contraddistinta per le sue opere artistiche; creare un evento celebrativo sul personaggio femminile trattato; promuovere la conoscenza di sé e del proprio corpo in un’ottica di valorizzazione e inclusione; esplorare l’arte nelle sue diverse forme.

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. È vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti. Collabora con Se non ora quando? SNOQ Lodi e con IFE Iniziativa femminista europea.
