Carol Braga è una giovane poeta e performer di circo e teatro brasiliana. Nasce a Recife, nel nord del Brasile, dove attualmente è educatrice e attivista per i diritti all’abitazione. Carol fin da giovane manifesta una passione accesa per la poesia e da sempre si distingue per la sua singolare capacità di catturare l’essenza della vita attraverso le sue parole poetiche. Molte sono le tematiche che affronta all’interno della sua poesia scritta (e successivamente parlata quando entra nel mondo del poetry slam), ma niente le è più a cuore della condizione delle donne, della condizione dei e delle migranti e del diritto alla casa. Per questo, la grande svolta alla sua produzione poetica avviene quando decide di andare a vivere a Coimbra, in Portogallo, per frequentare un dottorato di storia contemporanea: il nuovo scenario culturale le permette di assorbire le sfumature della lingua portoghese, di esplorare le tradizioni letterarie locali e analizzare le sfide e i trionfi della diaspora brasiliana in Europa.
A Coimbra, Carol entra subito in contatto con il grande e giovane fermento culturale di questa piccola città studentesca. Incontra un gruppo di scrittura e lettura dell’associazione accademica locale (il Sesla), e rimane affascinata dalla naturalezza e libertà con cui ogni partecipante produce e declama le poesie. Per la prima volta, Carol legge una poesia a voce alta ed è l’emozione che quella lettura le trasmette che la convince a fare della poesia la sua vita, la sua voce più pura, come racconta in un’intervista rilasciata alla Ruc (Rádio Universidade de Coimbra) per le celebrazioni della Giornata mondiale della poesia.
È qui che Carol si avvicina e scopre il mondo della Slam Poetry.

Il poetry slam è un evento nato a Chicago, Stati Uniti, caratterizzato da una combinazione di competizione e performance poetica. Nasce nel 1986, quando un proprietario di un bar, stanco della noia delle recitazioni poetiche, decise di sperimentare un’idea: unire la poesia alla performance teatrale. Così, nel Chicago’s Green Mill Tavern Assamble, Marc Smith fonda il poetry slam. Si tratta di un’attività coinvolgente che combina gioco e performance, con l’obiettivo di mantenere il pubblico coinvolto in modo simile a un cabaret. A differenza della maggior parte degli eventi poetici, il poetry slam è caratterizzato da un’atmosfera caotica e vivace, simile a uno stadio o a uno spettacolo, e si svolge in varie location, dai bar alle biblioteche fino agli spazi pubblici. Gli artisti hanno tre minuti per coinvolgere la platea senza l’uso di accessori o accompagnamenti musicali. I giudici, scelti casualmente dal pubblico, votano le performance da zero a dieci. Il poetry slam è concepito, in questo modo, come uno spazio di controcultura: vuole rompere con le barriere classiche degli eventi elitisti di poesia offrendo uno spazio democratico e accessibile a espressioni variegate. Il microfono è aperto a chiunque voglia partecipare, incoraggiando la diversità e creando in questo modo un ambiente inclusivo. Il successo dei partecipanti è determinato dalla capacità di conquistare la platea. Ora, nonostante le basi democratiche di questo gioco, possono emergere sfide e negoziazioni, poiché diversi marcatori identitari possono influenzare le reazioni del pubblico. Le donne, ad esempio, possono creare collettivi femminili in modo tale da fornire uno spazio accogliente e sicuro (come nel caso di Carol Braga con lo Slam das Minas). Altro esempio di marcatori identitari capaci di influenzare la platea è il caso dell’identità degli immigrati in Portogallo, vittime di una società eurocentrica responsabile di discriminazioni razziali ed etniche e della creazione di gerarchie che mirano all’invisibilità delle persone extra-europee cui coscienze e culture sono state ignorate per secoli.
Questa esperienza, viene sperimentata direttamente dall’autrice che ne fa uno dei suoi cavalli di battaglia e oggetto di denuncia costante nelle sue poesie e performance.

A 29 anni Carol sale per la prima volta su un palco e recita la sua prima poesia: è subito un successo. La sua transizione in questo genere espressivo e performativo porta una nuova dimensione alla sua opera e una grande evoluzione artistica. La Slam Poetry le consente di esplorare l’interazione diretta con il pubblico e di incorporare elementi teatrali nella sua espressione. Affascinata da questa maniera performativa di fare poesia, si accorge dell’inesistenza di uno spazio accogliente per le donne e decide così di fondare (insieme a Ana Luiza Tinoco, Greta Rocha e Jorgette Dumby) lo Slam das Minas di Coimbra, il primo collettivo portoghese di battaglie di poesia parlata interamente dedicato alle donne.
Nel 2021, Carol vince la settima edizione del concorso nazionale portoghese Slam! Sale sul palco e riesce a distinguersi dal resto dei partecipanti grazie al suo stile formato dalla fusione di parole eloquenti con gesti appassionati, al suo uso del palco come estensione della sua poesia e il coinvolgimento emotivo delle sue narrazioni che tengono il pubblico “incollato” alla sua performance. (Video performance Carol Braga della sua poesia Despejo, “sfratto”, nella finale del concorso Slam! 2021)
Prima donna a vincere questo concorso, Carol viene scelta come rappresentante del Portogallo nella Coupe du Munde de Poetry Slam (Coppa del mondo del Slam Poetry) che si è svolta nel 2022 a Parigi.

Essere donna poeta brasiliana immigrata in Portogallo non è per niente facile. In una sua poesia Vocês assistiram a final do europeu? (Avete assistito alla finale dell’europeo?), l’autrice vuole evidenziare esplicitamente i meccanismi di oppressione in quel contesto. Il poema è una denuncia della subordinazione e della discriminazione affrontata dalle immigrate e dagli immigrati neri e indigeni in Europa. La poeta esprime la sua indignazione e frustrazione per il modo in cui la sua apparenza, il colore e la sua cultura vengono oggettificati e resi esotici dalle persone europee, e come i suoi desideri e bisogni vengano ignorati e soffocati. Carol sostiene che l’Europa evita di affrontare il tema della migrazione perché la sua ferita coloniale non è mai stata veramente curata e che i popoli europei non sono disposti ad ascoltare la verità su cosa significhi essere una persona nera o immigrata. L’autrice accusa l’Europa di sfruttare la sessualità delle persone nere a proprio vantaggio e di utilizzare la poesia per soffocare le loro voci: la sua lotta è non piegarsi mai al silenzio e continuare a combattere per i suoi diritti e la sua libertà.
La struttura del poema non segue un formato rigido, non presenta rime o schemi metrici fissi, le frasi sono brevi e dirette, insomma è una poesia libera, che viene da dentro, che scorre e fluisce naturalmente e che rispecchia nella maniera più fedele le emozioni e le frustrazioni di chi la esibisce. Non mancano le espressioni colloquiali che rinforzano e descrivono la discriminazione e l’oppressione contro la quale la poeta va incontro tutti i giorni. (Video performance Carol Braga della sua poesia Vocês assistiram a final do europeu? “Avete assistito alla finale dell’europeo?” nella finale del concorso Slam! 2021)
Da un verso di questa poesia prende il titolo il suo libro pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Urutau – Minha raiva com uma poesia que só piora (La mia rabbia che con una poesia solamente peggiora) – semifinalista di Oceanos, uno dei maggiori premi di letteratura in Portogallo. Molti dei poemi sono nati nelle battaglie di slam, spiega l’autrice in un’intervista rilasciata alla rivista Folha de Pernambuco.

È un libro tempestoso, con poemi che si muovono nel doloroso labirinto dell’immigrazione, dell’invisibilità, della razzializzazione. Nasce da un luogo di legittimazione del dolore e della rabbia dell’immigrazione e può essere letto come un manifesto antirazzista e anticoloniale.
***
Articolo di Sara Meddeb

Italo-tunisina, laureata in Lingue e culture straniere all’Università di Roma Tre, dove attualmente frequenta il corso magistrale di Informazione, editoria e giornalismo. Appassionata di fotografia, arte e letteratura, sogna di diventare fotoreporter e dare voce e dignità agli ultimi e ultime della società
