La forza delle donne descritta dalla penna di una donna 

Le donne: esseri così capaci di affrontare qualsiasi difficoltà avendo sempre la possibilità di scrivere un inatteso lieto fine fatto di tanta tenacia e forza.  
È questo uno dei temi trattati all’interno del libro Uno strano accordo, edito dalla casa editrice Protos Edizioni, nonché ideato dall’impiegata romana Elvia Merello o, come lei si definisce, scrittrice nel tempo libero. 
Il romanzo racconta la storia di una donna madre di quattro figli che improvvisamente si trova ad affrontare la perdita del marito. Al dolore per l’improvvisa dipartita si unisce il dovere nel provvedere ai figli e al loro sostentamento in ogni modo possibile. Ecco che scatta l’inganno: sposare in maniera di comodo una delle celebrità del calcio italiano al fine di occultare l’omosessualità del giovane e avvenente sportivo e, allo stesso tempo, assicurare un ottimo tenore di vita ai propri figli. 
Ma la vita è inaspettata, si sa, e, con i suoi rocamboleschi giri, conduce a svolte inattese e inaspettate: un sentimento autentico che la donna cova per il giovane calciatore. La conclusione del romanzo diviene l’inizio di una nuova pagina che la protagonista deve scrivere e che al centro vede l’amore: unica forza motrice dell’essere (umano?) in grado di smuovere ogni cosa e ribaltare ogni situazione. 

Durante l’intervista che l’autrice ci ha concesso nel corso della manifestazione letteraria Più libri più Liberi dello scorso dieci dicembre, dove è stato presentato il romanzo, sono state poste alcune domande in merito all’opera. Si è trattato di una piacevole chiacchierata, in cui anche gli uditori e le uditrici hanno partecipato in maniera stimolante. 

Quanto possiamo considerare Uno strano accordo un romanzo di impronta sociale? 
«Posso dire che più che di impronta sociale bisogna parlare di un romanzo che ha una protagonista che vive nell’ambito sociale, ovvero nella società. Lei ha la necessità imprescindibile, quasi l’esigenza, di raccontare la sua storia e quindi di raccontarsi. Mi verrebbe da dire: più che per essere capita, lei vuole essere compresa nelle azioni che compie. Le tematiche sociali che contornano il libro sono casuali, l’idea mi è venuta in mente in modo puramente fortuito, prendendo spunto dai fatti di cronaca che vediamo in televisione e ascoltiamo alla radio. Se dovessi parlare della tematica principale del libro — senza alcun indugio — ti direi che è l’amore. Questo sentimento che mette la quadra nel corso dell’intera vicenda. Del resto, questo sentimento lo fa in tutte le cose». 

Parlando della protagonista: da cosa nasce la tua idea di non attribuirle un nome (al contrario degli altri personaggi)? 
«La mia scelta di non aver attribuito un nome alla protagonista dipende dalla necessità di far comprendere alle donne, e in generale al pubblico femminile a cui il romanzo è dedicato, che i fatti narrati possono accadere a tutte noi. Del resto, la tenacia e la forza che ho cercato di raccontare non ha l’esigenza di essere assimilata a un nome o piuttosto a un’età anagrafica — ogni donna è forte e tenace — e quindi in grado di venire a capo in ogni situazione, anche la più complessa e difficile. Attribuirle un nome sarebbe stato limitante ed escludente per tante donne». 

Soffermandoci ancora sulla figura della protagonista. Lei è una donna fragile ma allo stesso tempo forte. Quanto di Elvia Merello ritroviamo in lei? 
«Parto subito dal dirti che tra me e la protagonista non c’è nulla in comune: siamo due donne distinte e separate, due entità differenti. La fragilità della protagonista viene, in un certo senso, sostituita dalla necessità di prendere alcune scelte che diventano indispensabili per andare avanti nella vita di tutti i giorni. D’altro canto, comprendiamo quanto la quotidianità sia un importante tassello del nostro essere, fatto di normalità». 

Da donna, cosa ne pensi del coraggio di coloro che vogliono Ri-cominciare ? 
«Dipende da cosa tu intenda con Ri-cominciare. In quanto donna, moglie e madre non sarei propensa a un secondo matrimonio, ma, dinnanzi a certe situazioni che la vita ti pone davanti, non bisogna pensare a sé stesse ma al bene dei propri figli, meramente dettato dalla sopravvivenza. In fondo è quello che ha fatto la protagonista. Che poi il finale sovverta certi canonici o meglio sistematici equilibri è un rischio che bisogna saper correre». 

Tre parole che descrivono il libro e che incuriosiscano le lettrici di questa intervista e future lettrici del romanzo? 
«Quadro: quest’oggetto ha un importante ruolo nel corso dell’intero romanzo. 
Amore: perché l’amore in questa storia vince su tutte le asperità. 
Angoscia: perché questa donna prova angoscia nello svolgimento di tutta la storia ». 

In ultimo, cosa ti sentiresti di dire alle tue lettrici che si apprestano a leggere Uno strano accordo ? 
«Alle donne che leggeranno il romanzo dico di non farsi preconcetti di nessun genere, soprattutto su nessuno dei personaggi, così come non bisogna avere pregiudizi nei confronti delle persone che ci stanno intorno e che sono tutte diverse per idee, scelte di vita e pensieri. I personaggi cambiano e si evolvono al pari delle persone. In tal senso, i personaggi, che lo vogliano o no, hanno un qualcosa che ci rimane attaccato dentro, arricchendoci nell’intimo del nostro essere dal punto di vista umano». 

In conclusione, nel corso della chiacchierata con Elvia Merello ciò che maggiormente è stato messo in evidenza riguarda il grande valore delle donne e la loro conseguente forza. Oggi possiamo fermamente parlare di squilibrio di genere e questa problematica coinvolge in maniera evidente tutte noi. Sta a noi, donne di oggi, avere la forza e la tenacia necessarie a scrivere, come la protagonista del libro, il miglior lieto fine o meglio un miglior nuovo inizio: l’importante è non abbattersi mai e crederci sempre e in maniera profonda. 

Elvia Merello presenterà Uno strano accordo il prossimo 3 febbraio alle ore diciotto presso lo spazio presentazioni della libreria Mondadori di Via Piave in Roma. L’autrice è lieta di estendere il suo invito a tutte e tutti le lettrici di questo articolo. 

Elvia Merello

Uno strano accordo

Protos, Spoleto, 2023

pp.120

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Articolo di Angela Pirrera

Siciliana di origine, vive a Roma dove ha studiato storia e ha conseguito un master in comunicazione. Divoratrice di romanzi e amante della poesia, collabora con una casa editrice.

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