Eleusi. Un mistero europeo con Marita Skandali 

C’è un posto in cui archeologia antica e archeologia industriale si fondono per dare vita a un luogo di contraddizione e ossimoro, di difficoltà e misteriosa bellezza. È Eleusi la protagonista della puntata del podcast Lovely Planet che ospita Marita Skandali, guida turistica greca e persona molto attenta ai processi di cambiamento del territorio che abita. Ci troviamo nella regione dell’Attica, più precisamente di fronte all’isola di Salamina e a una ventina di chilometri da Atene. La città è stata eletta, insieme con Tamisoara e Novi Sad, capitale europea della cultura nel 2021 e successivamente nel 2023, a seguito della modificazione del calendario a causa della pandemia.

 


Per immergerci appieno nell’esperienza di Eleusi, bisogna tornare indietro nel tempo e scoprire il carattere mistico del centro iniziatico più famoso dell’antica Grecia. Il culto principale era rivolto a Demetra, alla quale erano dedicati i cosiddetti misteri eleusini: riti misterici celebrati nel tempio della dea, appunto. Le notizie circa lo svolgimento dei riti non sono numerose a causa del segreto che veniva imposto a coloro che li praticavano; si sa tuttavia che erano collegati al mito del rapimento di Persefone, figlia di Demetra. Quest’ultima, cercandola, sarebbe giunta a Eleusi per essere poi calorosamente accolta dalla famiglia del re, che ringraziò donando l’immortalità al figlio del sovrano. Nel proseguire la ricerca, la dea provocò una carestia che ruppe l’accordo con Ade secondo il quale Persefone avrebbe trascorso parte dell’anno sulla Terra con la madre e parte negli Inferi con lo sposo. La simbologia della coltivazione, del ciclo vegetativo, spiega le testimonianze della presenza di spighe di grano durante i riti e ce ne dà notizia anche Cicerone, che parla della loro funzione profonda: «[…] Nulla di meglio di quei misteri, che ci hanno affinati e addolciti da una vita rozza e feroce a una cultura umana, e le iniziazioni, come vengono chiamate. Così in verità abbiamo conosciuto i princìpi della vita e non solo abbiamo ricevuto con letizia la ragione del vivere, ma anche con una speranza migliore quella del morire […]» (Cicerone, Sulle leggi, 2, 14, 36). 
Il nostro itinerario parte proprio da queste radici profonde, dalla parte settentrionale dell’acropoli di Atene, dalla quale ha inizio la via Sacra che porta a Eleusi, dove si trovano i resti del tempio di Demetra e Persefone. Questa via era il teatro delle processioni eleusine incentrate su temi di natività e fertilità, ed era fiancheggiata da moltissime tombe, come testimoniato da Pausania e altri autori del passato. Una storia antichissima e ricchissima, fatta dei reperti rinvenuti, tra i quali quelli conservati nel Museo Archeologico di Eleusi costruito nel 1890. Qui sono esposte anfore, ceramiche e altri oggetti appartenenti all’area sacra, anche se molti ritrovamenti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Atene. 


La visione idilliaca di un passato denso, interessante e misterioso viene presto contrapposta al presente, nel quale la nostra guida ci accompagna con grande lucidità e un profondo livello di analisi. La città di Eleusi ha subìto, nel secolo scorso, uno sviluppo industriale incontrollato che l’ha trasformata in polo della raffinazione del petrolio e luogo di cantieri navali, allontanandola dall’antico culto della Madre Terra. Le scelte politiche che hanno guidato lo sviluppo recente dell’area hanno modificato moltissimo il territorio, così come alcuni avvenimenti storici quali la catastrofe di Smirne, devastata e incendiata  nel 1922, che costrinse parecchie persone di fede cristiana a fuggire e trovare lavoro nelle prime fabbriche della zona negli anni Trenta. La scommessa del centro industriale sembrava vinta, fino all’insorgere della crisi economica e del default, che hanno decretato il fallimento di questo settore. Da qui ha preso piede la disoccupazione, e di conseguenza il ripensamento del senso del luogo e delle sue potenzialità nel ricongiungimento tra passato e presente. Passato, mito, reperti archeologici convivono con il presente fatto dei resti dello sviluppo industriale cieco, con tutte le contraddizioni che questa convivenza porta con sé. Al di là della teoria e degli sguardi esterni, la città di oggi, abitata da circa trentamila persone, ci accoglie con una statua di Eschilo e i negozi che sorgono sulla vecchia via Sacra. Poi ciminiere, raffinerie che compongono quella che Marita chiama necropoli industriale, cimitero di una parte di storia che si affianca alle antichità in un insperato e affascinante equilibrio.

Un luogo da attraversare in attitudine da viaggio e non da turismo, come suggerisce la nostra guida, che ci porta tra i resti delle industrie e dei templi definendo Eleusi un laboratorio partecipato di rigenerazione. Le strade diventano musei all’aperto, la popolazione diventa testimone pronta a raccontare ciò che ha vissuto e ciò che le è stato tramandato aprendo le case a chi vuole ascoltare la sua storia. La partecipazione dal basso è e sarà la chiave per ripensare un luogo che sia in grado di non rinunciare all’eredità che ospita, ma senza rimanervi aggrappato rinunciando al futuro. La scommessa collettiva che la città si trova ora ad affrontare è stata perfettamente espressa dal direttore artistico di Eleusi Capitale della Cultura 2023, Michail Marmarinos, ad Artribune: «Tramite il recupero della nostra eredità intangibile, la passata gloria della città, vogliamo attivare l’eredità tangibile, dalle risorse agli spazi. Questi tesori sono cose che nessuno in Grecia conosce: non si sa nemmeno che “Eleusis” nella lingua greca indica “l’arrivo di una persona o un evento di rilievo”. Molte persone usano questo termine senza sapere nemmeno da dove viene! Vogliamo risvegliare questa consapevolezza profonda delle persone, come una poiesi: Elefsina è un po’ la città più famosa della Grecia, che però nessuno conosce». È bene dunque considerare questo posto un laboratorio, uno spazio aperto e in transizione, dimostrazione concreta che i grandi interventi dall’alto portano spesso al fallimento, e l’unico modo per ripartire è sempre ascoltare le necessità e i desideri di chi vive nel territorio tutto l’anno, portando sulle proprie spalle tanto la storia quanto l’attualità.  
Gli eventi e le manifestazioni nella cornice di Eleusi Capitale della Cultura hanno avuto come filo conduttore quello del Mistero, senza però tralasciare mostre o valorizzazioni della memoria industriale, nel tentativo di integrare tutte le componenti che abitano questo posto e ne custodiscono la storia così affascinante. Nel concludere il nostro viaggio, non possiamo che augurarci che “l’evento di rilievo” tanto atteso sia una reale rinascita della città. 

La puntata integrale del podcast è disponibile qui: https://www.raiplaysound.it/audio/2023/08/Lovely-Planet-del-16082023-7dd737b2-ab07-432e-852a-d862dfc18b86.html.

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Articolo di Emilia Guarneri

Dopo il Liceo classico, si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino. In seguito si trasferisce a Roma per seguire il corso magistrale in Gestione e valorizzazione del territorio presso La Sapienza. Collabora con alcune associazioni tra le quali Libera e Treno della Memoria, appassionandosi ai temi della cittadinanza attiva, del femminismo e dell’educazione alla parità nelle scuole.

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