Il gennaio di Toponomastica femminile 

«Manapi». Niente. 
Questo rispose, davanti al plotone di esecuzione, Manuela León, indigena e rivoluzionaria, che aveva guidato la ribellione del suo popolo contro gli abusi di potere e il servilismo imposto dal governo ecuadoregno di Gabriel García Moreno. Nella lettura della sentenza di condanna a morte, Manuela León fu chiamata Manuel, perché non si doveva sapere che un gentiluomo come Moreno mandasse alla fucilazione una donna, anche se quest’ultima, tra le varie cose, aveva sfidato a duello un ufficiale del governo, il tenente Vallejo, umiliandolo. 
L’esecuzione ebbe luogo l’8 gennaio del 1872. E Manuela León, senza benda sugli occhi, quando le chiesero se avesse qualcosa da dire, rispose nella sua lingua. Manapi. 
Il primo mese di questo nuovo anno si apre per noi di Tf il giorno 12, quando, nell’Atrio D’Onore della Provincia di Arezzo è stata inaugurata la mostra Le madri della Repubblica, che rimarrà fruibile fino all’11 febbraio. 
Il giorno 19, presso la Casa della memoria di Roma si è tenuto un convegno su Maria Michetti, con proiezione del docu-film di Massimo Sestili. 
Sabato 20, a Padova, nel patronato della chiesa di San Lazzaro, si è tenuto un salotto culturale dal tema Le pittrici, per parlare di artiste le cui vite e opere sono state, e sono ancora, fonte di bellezza e ispirazione. 
Nelle giornate del 24 e 25 gennaio, nell’ambito del progetto Pari-menti, dopo l’esposizione delle prime mostre, sono iniziate a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, le attività frontali rivolte all’amministrazione, alla scuola, alla cittadinanza con gli interventi di Graziella Priulla e Donatella Caione al Castello Imperiali. 
Lo stesso mercoledì 24, presso la chiesa di Sant’Anna a Mesagne, sempre in provincia di Brindisi, all’interno del progetto Equivalenze è stata installata la prima mostra telematica sulle donne Nobel della medicina, mostra che rimarrà allestita fino al 4 febbraio. Incontri nella Chiesa di Sant’Anna con visita alla mostra sono stati tenuti a cura di Virginia Mariani. 
Venerdì 26 gennaio, dalle ore 16,00 alle ore 19,00, presso la Sala Consiglio del Municipio IX Roma, Toponomastica femminile ha organizzato un incontro di formazione rivolto a docenti di tutte le scuole, nell’ambito del progetto regionale Protagoniste eccellenti. Sono intervenute Barbara Belotti, Tiziana Concina, Giuliana Giusti e Fiorenza Taricone. A chi era presente è stata donata una copia di Calendaria 2024
Nella stessa giornata presso l’Istituto scolastico “Saraceno-Romegialli” di Morbegno, in provincia di Sondrio, Danila Baldo e Sara Marsico hanno presentato, in un incontro online con classi dell’indirizzo socio-sanitario, gli scopi, le attività, le pubblicazioni e le mostre dell’associazione Toponomastica femminile, insieme al Concorso Sulle vie della parità e alla rivista Vitamine vaganti, approfondendo poi i temi delle disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro e nell’ambito delle professioni mediche e socio-sanitarie. 
Sabato 27 Tf ha partecipato, a Lodi, per il ciclo Donne di parola, alla presentazione del libro di Lucrezia Lante Della Rovere Apnea. La mia storia, alla presenza dell’autrice. 
Il gennaio di Toponomastica femminile si chiude qui.  
Il giorno 24 di questo mese dell’anno 1965 morì Winston Churchill.  
Churchill, quando era a capo del British Air Council, disse, durante una delle sue lezioni: «Non riesco a capire tutte queste remore sull’uso del gas. Io sono estremamente a favore dell’uso del gas velenoso contro le tribù incivili. Ciò avrebbe un bell’effetto morale e diffonderebbe un terrore durevole». E ancora, nel 1937, davanti alla Palestine Royal Commission: «Io non ammetto che sia stato fatto nulla di male ai pellerossa d’America, e neppure ai neri d’Australia, quando una razza più forte, una razza di qualità migliore è arrivata e ne ha preso il posto». 
Che valore può avere, nella Storia, un uomo così?  
Manapi. 

***

Articolo di Sara Balzerano

FB_IMG_1554752429491.jpg

Laureata in Filologia moderna, è giornalista pubblicista. Ama i romanzi d’amore e i grandi cantautori italiani, la poesia, i gatti e la pizza. Il suo obiettivo principale è avere la forza di continuare a chiedere: Shomèr ma mi llailah (Sentinella, quanto [resta] della notte)? Crede nei dubbi più che nelle certezze; perché domandare significa non fermarsi mai. Studia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice.

Lascia un commento