Racconti brevissimi di Daniela Piegai. Fantasmi vagabondi 

Il terzo dei racconti che Daniela Piegai dona a Vitamine vaganti, scritto nel marzo 2022. 

…E c’era una poltrona sfondata nell’angolo, appena sotto al finestrino, e un cuscino colorato nell’incavo dove le molle avevano ceduto. 
E c’ero io di undici anni accoccolata sopra: un mucchio di stecchini completamente immersi nella lettura di un libro con la copertina rossa. E tutta la vita ancora da vivere. Tutta già lì, come un seme nascosto che avrebbe a poco a poco approfondito radici e messo rami e foglie. 
Tutto già lì, nel solaio dove stavano i mobili rotti e le casse di libri che non entravano in biblioteca. Ma io non lo sapevo. Entravo avidamente nelle esistenze prese in prestito dai romanzi, e vedevo scorrere vicende che moltiplicavano le mie giornate, sdoppiandole in esperienze che a undici anni non si è nemmeno capaci di interpretare per bene. Di sotto, nei piani abitati, scorreva la vita normale delle persone reali, ma nel solaio c’eravamo solo noi: io e i personaggi dei libri. E mi immedesimavo così tanto in certe storie, che a un certo punto, dagli angoli in ombra del solaio, cominciarono a ispessirsi forme vaghe, e poi diventarono più precise, e infine acquistarono colori e movimenti autonomi, e intelligenza. L’intelligenza che permise loro di uscire allo scoperto nel primo giorno di carnevale, invadendo i piani di sotto durante la grande festa in maschera che avevano organizzato le mie sorelle. Sono passati molti anni da allora, ma a volte mi chiedo dove sono andati, così fragili e fantastici, in questo mondo terribilmente concreto. Sciamarono tutti via insieme agli ultimi invitati, quando fini la festa. E non li ho più rivisti… 

In copertina: opera di Daniela Piegai (particolare). 

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Articolo di Laura Coci

Fino a metà della vita è stata filologa e studiosa del romanzo del Seicento veneziano. Negli anni della lunga guerra balcanica, ha promosso azioni di sostegno alla società civile e di accoglienza di rifugiati e minori. Dopo aver insegnato letteratura italiana e storia nei licei, è ora presidente dell’Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

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