Una stanza tutta per sé

All’interno della Questura di Lodi, il 23 marzo 2024, è stata inaugurata, nel solco delle iniziative volte alla promozione della dignità e del benessere delle vittime di violenza domestica e di genere, un’Aula per le audizioni protette, frutto della collaborazione tra Polizia di Stato e Soroptimist International d’Italia.
Numeroso il pubblico che, nell’Aula magna dell’Istituto scolastico “Bassi” di Lodi, ha assistito alla presentazione del progetto.

La “Stanza tutta per sé” è un percorso che nasce nel 2016 con l’obiettivo di creare uno spazio di ascolto e di supporto alle donne che si trovano ad affrontare il difficile percorso della denuncia di violenze e abusi alle forze dell’ordine; presso la Questura di Lodi è stata intitolata alla magistrata Sara Zinone che, scomparsa per malattia nel 2023 a soli 36 anni e originaria di Messina, dal 2018 al 2022 è stata sostituta procuratrice negli uffici della Procura lodigiana.

Questa la dedica che le è stata fatta: «Sara Zinone, professionista estremamente brillante e dedicata, svolgeva il suo lavoro con passione e profondo rispetto per gli interessi che era chiamata a tutelare, con dedizione, tenacia e umiltà nell’affrontare un mestiere spesso difficile e che l’ha resa un punto di riferimento nella comunità».
Il progetto “Una stanza tutta per sé”, del quale da pochi giorni è avvenuta la registrazione ufficiale del logo, ha visto la firma di protocolli d’intesa tra Soroptimist International D’Italia e l’Arma dei Carabinieri nel 2015 e con il Ministero degli Interni nel 2020, per la creazione di queste aule protette, a oggi 231, nelle caserme e nelle questure. La denominazione “Una stanza tutta per sé” prende ispirazione dal celebre saggio di Virginia Woolf, che descrive l’importanza di uno spazio fisico e mentale di autonomia, immaginazione e protezione per le donne.
È stata in particolare Monica Capuano, assistente giudiziaria in servizio presso la Procura della Repubblica di Lodi, a lungo collaboratrice della dott. a Zinone, che ha curato la raccolta fondi presso la Fondazione comunitaria della Provincia di Lodi, coinvolgendo tante persone che hanno donato privatamente. Durante la cerimonia di inaugurazione della targa, sono state ringraziate anche le Forze dell’Ordine e Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato), il Gruppo podistico con il patrocinio del comune di Pieve Fissiraga, l’Associazione Naturalmente con Il Ramo, l’Amministrazione comunale di Massalengo e tante altre realtà che hanno collaborato.
Parte dei fondi raccolti saranno destinati alla promozione della conoscenza della Stanza come strumento di ausilio con un progetto realizzato in collaborazione con il Centro antiviolenza lodigiano.

A sinistra: attiviste del Soroptimist International Club di Lodi, al centro, la past president
Alessandra Calcagno e l’attuale presidente Claudia Ferrari; a destra: attiviste di Se non
ora quando SNOQ Lodi e Toponomastica femminile

Le attiviste del movimento Se non ora quando? Snoq-Lodi, hanno così commentato l’evento: «La strada da percorrere, però, perché le donne possano effettivamente essere riconosciute nel loro essere soggetti autonomi, indipendenti, validi di per sé, è ancora lunga, se si considera che le autorità maschili presenti all’inaugurazione, nei discorsi ufficiali, hanno declinato le autorità femminili nella forma grammaticale del maschile, cancellandone in parte l’identità e la forza rappresentativa, in ossequio a un patriarcato che non è ancora divenuto piena consapevolezza neppure in un evento di questo tipo volto a contrastare la violenza sulle donne; occorre anche nel linguaggio cambiare prospettiva e nominare il femminile, senza paura di diminuire il significato dell’autorevole incarico: non magistrato ma magistrata, se è una donna a ricoprire quel ruolo; non assistente giudiziario ma assistente giudiziaria, non collaboratore ma collaboratrice, non sostituto procuratore ma sostituta procuratrice, non prefetto ma prefetta, non sindaco ma sindaca ecc. ecc. Fra le donne presenti alla cerimonia, abbiamo sentito solo la presidente del Soroptimist lodigiano, Claudia Ferrari, con cui ci complimentiamo per la sua lungimiranza e coraggio nel cambiamento, utilizzare i termini al femminile, chiamando per esempio architetta Elisa Vigo, tra le socie fondatrici del club Soroptimist nel 2018, che ha seguito i lavori anche per le Stanze presso i Carabinieri di Lodi nel 2019 e nel Comune di Codogno nel 2021.
Le associate di Toponomastica femminile, riconoscendo l’importanza e il grande significato nell’ambito della Procura della figura e del ruolo della magistrata Sara Zinone, manifestano il pensiero che sia necessario intitolare nei luoghi pubblici targhe a donne che hanno operato negli ambiti scientifici, artistici, letterari, politici… per promuovere un maggior rispetto per le donne, facendone conoscere valore e azioni, e andare nella direzione di superare il gap che vede ogni 100 intitolazioni maschili una media di 9 femminili. Anche questa è una via maestra che deve accompagnare quel cambiamento culturale che porti a sconfiggere la violenza contro le donne.
In copertina: la targa dell’Aula per le audizioni.

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, già docente di filosofia/scienze umane e consigliera di parità provinciale, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. Giornalista pubblicista, è vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti.

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Foto di Giulia Bortolini

Mi occupo di fotografia, progetto e realizzo mostre fotografiche a tema, videoreportage (personali e su richiesta), docuvideo, videolezioni per le scuole, locandine, gestisco social media, disegno Màndala. Attivista di Se Non Ora Quando? Lodi e associata di Toponomastica femminile.

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