Alle premiazioni del concorso Sulle vie della parità tenutosi presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Roma Tre è stato premiato l’Istituto Comprensivo Paribeni di Mentana per il suo progetto Spazi di parità, spazi di libertà, per tutti e tutte.
Grazie al lavoro delle/dei docenti Maria Angela Pandolfini, Alessandro Chini e Massimiliano Paino le venti classi della primaria e le venti classi della secondaria della scuola – per un totale di 847 studenti, di cui 404 maschi e 443 femmine – hanno potuto cimentarsi in un vero e proprio esercizio di democrazia attiva attraverso la «[…] partecipazione al voto – si legge nella lettera di motivazione al premio – di un intero istituto per la scelta di due nominativi per intitolare la scuola e una strada a due figure femminili tra le tante studiate: gli alunni e le alunne di tutte le classi di scuola primaria e secondaria si sono recati presso i “seggi” appositamente allestiti e hanno votato, coinvolgendo anche tutto il personale scolastico».


Sulle vie della parità è il concorso indetto da Toponomastica femminile rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, nonché agli atenei e agli enti d’iformazione, con l’obiettivo di dare maggiore visibilità alle donne negli spazi pubblici, diffondere l’uso di un linguaggio non sessista, e di promuovere percorsi educativi e didattici atti a valorizzare il ruolo delle donne. È diviso in tre sezioni: la A, Interpretazioni, è dedicata a performance artistiche, recitative o musicali, di opere a firma femminile; la B, Percorsi, è dedicata alla ricerca pluridisciplinare delle donne locali ed esterne attraverso la creazione di itinerari di genere sul territorio e di percorsi che approfondiscono la loro storia avvalendosi di una gran varietà di fonti; infine la C, Narrazioni, è dedicata alla scrittura creativa in collaborazione col premio Italo Calvino ed è riservata a studenti universitari/e, e tratta di scrivere un racconto a partire da 4 incipit forniti dal bando. Il progetto del Paribeni di Mentana è impegnato nella sezione B del concorso, Percorsi, ed è la fine di un processo iniziato con la lettura di due testi, Cattive ragazze di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, e Pioniere. Ledonne che hanno fatto l’Europa di Pina Caporaso, Giulia Mirandola e Michela Nanut, e che ha incluso anche degli incontri con le autrici.
Il progetto è stato suddiviso in cinque fasi: nella prima, iniziata ad ottobre 2023 e che ha avuto termine a dicembre dello stesso anno, il corpo studentesco ha potuto conoscere e approfondire la storia di diverse donne, da scienziate a esploratrici, dalle Madri costituenti e altre politiche alle artiste di varia natura. Nella seconda fase, a gennaio del 2024, queste figure femminili sono state studiate e raccontate attraverso vari tipi di media, come la visione e montaggio di video, la creazione di cartelloni informativi e presentazioni multimediali; a febbraio si è entrati nella fase successiva: ogni classe ha espresso tre preferenze per l’intitolazione da dare alla strada e tre preferenze per l’intitolazione alla scuola. Nella quarta fase sono state raccolte oltre 40 proposte di nomi, da cui ne sono emersi 6 per l’intitolazione della strada (Marie Curie, Artemisia Gentileschi, Margherita Hack, Frida Khalo, Anna Magnani e Maria Montessori) e 9 per la scuola (Marie Curie, Grazia Deledda, Anna Franck, Artemisia Gentileschi, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Alda Merini, Maria Montessori e Matilde Serao), figure che sono state poi approfondite nelle settimane successive.
Infine, nella quinta e ultima fase si è tenuto un vero e proprio election day: il 27 febbraio presso tutte le sedi della scuola sono stati allestiti dei “seggi” dove sia gli alunni e le alunne che il personale scolastico hanno espresso la propria preferenza tramite voto, scegliendo tra la rosa di nomi uno per l’istituto e uno per la strada. Non essendo stata raggiunta una maggioranza netta è stato previsto un “ballottaggio” il 6 marzo tra i due nomi che hanno raccolto più voti: con l’80,3% delle preferenze è risultata netta vincitrice la scienziata e premio Nobel Rita Levi Montalcini, mentre per la strada è stata scelta l’astronoma Margherita Hack. I docenti e le docenti hanno rilevato che a destare di più la curiosità degli/delle studenti sono state le scienziate e le esploratrici, seguite dalle artiste, dalle letterate, dalle politiche e le costituenti, musiciste e filosofe; più raramente è stato dimostrato un interesse di eguale misura per tutte le categorie. La maggior parte del materiale usato per approfondire la biografia di queste donne è stato reperito online, da enciclopedie dedicate ad archivi e documentari, ma non sono mancati contributi sia da parte del corpo docente che da quello studentesco.
La proposta di intitolazione a Rita Levi Montalcini ha la seguente motivazione: «per il valore della sua esperienza di donna e di scienziata, per le sue scoperte rivoluzionarie nel campo della neurobiologia che le sono valse il Nobel per la medicina nel 1986. Rita era una cittadina ebrea che visse con la sua famiglia l’esperienza dell’esilio in conseguenza delle leggi razziali e, successivamente, del rientro in Italia in clandestinità. La sua testimonianza, attraverso la sua stessa vita, è per tutti e tutte noi un esempio di possibilità e di capacità di una donna in un contesto culturale e sociale che alle donne non riconosce spazi, a partire dai linguaggi che le definiscono, quando sono in posizioni di valore e prestigio, sempre al maschile. Rita Levi Montalcini ha valorizzato la sua popolarità anche militando contro le mine anti-uomo e la fame nel mondo, sostenendo la necessità della ricerca a fini di pace e di tutela e protezione dei diritti di tutta l’umanità».
Per Margherita Hack la motivazione è la seguente: «per il suo valore di donna e scienziata, il cui percorso non lineare e denso di ostacoli ci rappresenta tutti e tutte. Appassionata ginnasta, si iscrive all’università di Lettere ma passa a Fisica, svolge vari lavori e viene addirittura respinta ad un concorso come astronoma. Mossa dalla passione, si avvia lo stesso alla ricerca sulle stelle e diventa un’eccellenza nel suo campo. L’Osservatorio di Trieste all’inizio degli anni Sessanta era il peggiore d’Italia. Sotto la direzione di Margherita comincia ad attrarre giovani da tutto il mondo e in pochi anni si trasforma in una moderna struttura di ricerca guadagnando rispetto a livello internazionale. Margherita Hack ci ha appassionati/e anche per il suo impegno civile e sociale: ha sempre sostenuto l’importanza di investire nella ricerca, perché la conoscenza rende liberi, è stata una pacifista, sostenitrice dei diritti delle donne, schierata contro ogni discriminazione».

La partecipazione al concorso, nel caso della scuola Paribeni, rientra in un progetto più ampio, sostenuto dalla Regione Lazio e dal Comune di Mentana. Si chiama Mentana al femminile: dalla toponomastica alla cultura di genere. Il progetto, le cui finalità vertono sulla prevenzione e il contrasto dei comportamenti discriminatori e violenti, sul rispetto dell’altra/o e sulla conseguente rimozione degli stereotipi, ha coinvolto studenti, docenti e cittadinanza, attraverso indagini territoriali, momenti formativi, mostre, eventi pubblici. L’attenzione delle classi si è rivolta anche alla figura di Laura Conti, fondatrice di Lega per l’Ambiente e pioniera dell’ecologismo italiano e ha dato luogo a laboratori tematici su ambiente, ecologia e riciclo.

L’esperienza, nel suo complesso, si è rivelata un’opportunità preziosa per riflettere allo stesso tempo su ambiente e pari opportunità, intraprendere un percorso di consapevolezza, riconoscere e combattere stereotipi e comportamenti insani.
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Articolo di Maria Chiara Pulcini

Ha vissuto la maggior parte dei suoi primi anni fuori dall’Italia, entrando in contatto con culture diverse. Consegue la laurea triennale in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale e la laurea magistrale in Storia e società, presso l’Università degli Studi Roma Tre. Si è specializzata in Relazioni internazionali e studi di genere. Attualmente frequenta il Master in Comunicazione storica.
