A Montecarlo una piazza ricorda Anna Maria Canali

Ultimati i lavori di restauro del grazioso teatrino dei Rassicurati, il comune di Montecarlo (Lucca) il 12 maggio scorso ha finalmente concluso le intitolazioni previste aderendo alla nostra Campagna “8 marzo, tre donne, tre strade” e iniziate il 13 marzo 2024, con due piazze, dedicate rispettivamente a Margherita Hack e a Francesca Morvillo Falcone (Vv n.263).

Montecarlo -Teatro dei Rassicurati

Per festeggiare degnamente una cantante lirica di fama era infatti indispensabile una cerimonia pubblica, con l’intervento delle autorità e della vostra cronista in rappresentanza di Toponomastica femminile, seguita da un concerto della locale filarmonica per onorare anche i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini.

Locandina evento del 12 maggio 2024

Anna Maria Canali era nata a Lucca il 1° luglio 1918, da genitori montecarlesi, e a Montecarlo morì il 26 gennaio 2016, le notizie su di lei però risultano piuttosto frammentarie e vanno cercate con pazienza. Cogliamo allora l’occasione per fare un breve excursus sulle voci di coloro che si esibiscono nel repertorio lirico, per chi non ne sapesse molto. Gli uomini possono avere la voce di tenore, la più alta e in grado di raggiungere note acute, fino al do di petto, come accade per i ruoli di Otello, Calaf, Manrico, ma esistono comunque dei sotto-generi, che vanno dal tenore leggero o “di grazia” al tenore drammatico. La voce di baritono è spesso riservata a personaggi maturi o anziani, per tutti citiamo due figure di padri tormentati: Rigoletto e Giorgio Germont, ma anche qui si spazia dal leggero al drammatico, ad esempio Iago o Scarpia, esiste persino un tono intermedio: il basso-baritono. Infine la voce del basso, più grave, sovente adatta a uomini malvagi, cupi, inquieti, o viceversa buffi, come quelli che compaiono in varie opere rossiniane. Per le donne gli equivalenti sono il soprano, che arriva a note acute e sovracute e ha la massima gamma espressiva; a lei di frequente sono affidati i ruoli principali: da Violetta a Butterfly, da Turandot a Tosca. Il mezzosoprano, come era il caso di Canali, ha una voce più brunita, anche se in grado di cogliere sfumature che vanno dalle note basse a quelle più alte. Un ruolo per eccellenza è Carmen, ma in generale affianca la protagonista, ne è amica, ancella, governante, madre o addirittura antagonista (Amneris); talora interpreta parti maschili, come Romeo nell’opera I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Per ultima troviamo la voce del contralto, più scura, più bassa, più drammatica, oggi poco comune.

Anna Maria Canali – ritratto autografato

Perché per le donne si preferiscano ancora oggi termini al maschile è evidente: si tratta in origine di un aggettivo latino: superanum, ovvero “in alto”, “superiore” e in antico si usava pure per le voci bianche e per quelle maschili, le più acute, in falsetto; trasformandosi in sostantivo continua a riferirsi al più alto “registro”, non alla persona, e gli altri nomi sono conseguenti.
E tornando alla nostra intitolazione, di Canali restano molte registrazioni e vinili in cui è degna partner di Maria Callas e dei massimi esponenti del belcanto della loro epoca, guidati dalle bacchette più importanti.
Scorriamo dunque questo elenco, per quanto è stato possibile rintracciare.

Cavalleria rusticana

La ascoltiamo nel ruolo di Lola in un duetto con Giuseppe Di Stefano, significativa registrazione di Cavalleria Rusticana, del 1953, diretta da Tullio Serafin, mentre in Madama Butterfly è diretta da Gianandrea Gavazzeni, insieme a Tito Gobbi e a Victoria de los Angeles. In una edizione del Barbiere di Siviglia, con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, canta insieme a Maria Callas, che interpreta la protagonista Rosina, mentre in un’altra la troviamo a fianco ancora di Victoria de los Angeles; è in Otello guidata dalla bacchetta di Mario Rossi, è pure nel cast dell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, del 1954, diretta da Nino Sanzogno. Canta in Gianni Schicchi di Puccini, con l’Orchestra dell’Opera di Roma; a questo proposito, spulciando negli archivi di quel teatro, abbiamo trovato una lunga serie di produzioni prestigiose a cui Canali prese parte fra il 1946 e il 1963. Spesso si esibì nella stagione estiva alle Terme di Caracalla in un repertorio assai vasto (varie fonti parlano di un totale di 120 opere…), in cui troviamo ― oltre a quelle già citate ― Boris Godunov, Carmen, Faust, Falstaff, I Puritani, Lodoletta, Il tabarro, Mignon, Lucia di Lammermoor. Un evento di grande rilievo fu la partecipazione alla prima assoluta dell’opera di Ildebrando Pizzetti La figlia di Jorio, nel ruolo di Teodula di Cinzio, il 4 dicembre 1954 al Teatro San Carlo di Napoli; pochi anni dopo, il 23 marzo 1961, ancora una prima assoluta con la commedia musicale sacra Il calzare d’argento, sempre di Pizzetti, avvenuta alla Scala di Milano, per la direzione di Gianandrea Gavazzeni. Nel 1946 aveva pure fatto parte del cast del film musicale diretto da Carmine Gallone Rigoletto con Tito Gobbi protagonista.
Il 3 maggio 2003 nel teatrino di Montecarlo le fu dedicato un concerto-omaggio in occasione dei suoi 85 anni a cui intervennero importanti personaggi della lirica italiana; nel 2017 a Porcari (Lucca) era stata ricordata, a un anno dalla scomparsa, con un bell’evento organizzato dal circolo Amici della musica “Alfredo Catalani” di Lucca in collaborazione con il Comune e con la fondazione Cavanis, preceduto da una selezione di voci giovani da valorizzare durante la serata del 29 gennaio. Ancora a Montecarlo il 9 febbraio 2019 un concerto in suo onore ha aperto la stagione musicale. Su YouTube è presente una registrazione davvero interessante realizzata nell’anno scolastico 2002-3 nella scuola elementare del paese; ascoltandola dialogare con maestre e scolaresche si apprendono dalla sua diretta voce alcune notizie utili per conoscerla meglio.

Foto di scena

È una distinta signora assai elegante e vivace che ha ottima memoria e racconta che vinse la borsa di studio nel 1939 e debuttò alla Scala tre anni dopo; riferisce che in quel teatro è stata invitata a una cerimonia di commemorazione con interpreti “storici” fra cui la celeberrima Tebaldi e il tenore Tagliavini, che si dovrebbe tenere di lì a poco. Ricorda i più grandi colleghi: da Del Monaco a Gobbi, con i quali si è esibita in tanti teatri del mondo; era stata definita la “signora della lirica” perché aveva un carattere accomodante e disponibile e andava d’accordo con tutti e tutte, primedonne comprese.

Anna Maria Canali da anziana

Rievoca con emozione il primo incontro con Maria Callas di cui poi divenne amica e confidente, oltre che compagna di lavoro in numerose tournée; tutto iniziò con La Gioconda all’Arena di Verona il 2 agosto 1947. La cantante allora non era né snella né aggraziata, ma aveva la voce straordinaria che ben sappiamo; era pure indecisa se sposare un uomo più anziano e Canali la rassicurò: anche lei aveva sposato un uomo più maturo, un generale americano, ma il suo matrimonio era felice. Così la “divina” divenne la moglie di Giovanni Battista Meneghini nel 1949. Rispondendo alle domande afferma di aver cantato per 26 anni e di aver concluso con l’ultima recita a Madrid. Rientrò nel 1973 a Montecarlo e collaborò con le varie amministrazioni per realizzare eventi culturali fra cui la celebrazione in onore di Maria Callas, avvenuta ancora prima dei teatri più famosi, durante la quale tutto il pubblico si commosse nel risentirne la voce in Tosca.
Su YouTube si può cercare un bell’omaggio che ci permette di riascoltare Anna Maria Canali in un pezzo famoso dal Falstaff nel ruolo di Meg Page e di ammirarla in un susseguirsi di vecchie fotografie di grande interesse, accompagnata sulla scena, nelle prove, o fuori dai teatri, da colleghi e colleghe che vanno da Tagliavini a Tebaldi, da Ruffo a Simionato in città italiane come Firenze, Napoli, Torino, Trieste, Roma, Verona, e straniere come Vienna e Londra.
Era il momento che il suo paese la ricordasse degnamente con una graziosa piazzetta alberata in via Carmignani, proprio di fronte alla casa dove abitò per un trentennio, situata al numero 20. Qui era solita sedere sulla panchina, all’ombra delle piante fiorite, nella bella stagione e chiacchierava amabilmente con le persone di passaggio, rievocando talvolta il glorioso passato, ma sempre con grande gentilezza e semplicità.

Montecarlo – piazza Anna Maria Canali-
Laura Candiani per Tf – Foto di Piera Teglia

In copertina: Montecarlo, piazza Anna Maria Canali. Foto di Laura Candiani.

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Articolo di Laura Candiani

Ex insegnante di Materie letterarie, dal 2012 collabora con Toponomastica femminile di cui è referente per la provincia di Pistoia. Scrive articoli e biografie, cura mostre e pubblicazioni, interviene in convegni. È fra le autrici del volume Le Mille. I primati delle donne. Ha scritto due guide al femminile dedicate al suo territorio: una sul capoluogo, l’altra intitolata La Valdinievole. Tracce, storie e percorsi di donne.

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