Alunne e alunni sulla via della parità. Il cambiamento dal basso 

Art. 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini [e le cittadine] hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali. 
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini [e delle cittadine], impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori [e le lavoratrici] all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». 
Far applicare le leggi, la cui validità dipende dalla loro conformità al dettato costituzionale, è compito delle autorità giuridiche di pertinenza. Ciononostante, è innegabile che l’attuazione pratica delle disposizioni riceva un contributo essenziale dalla società tutta che, dal basso, partecipa concretamente a rendere il principio scritto realtà, spesso rendendo manifeste le lacune e/o le inadempienze legislative. 
Gli alunni e le alunne delle classi 5A e 5B della scuola primaria Leonardo da Vinci di Galzignano Terme (PD), con il loro progetto Archeologia del presente: le Costituenti sulla via della parità, hanno fatto proprio questo. 
Grazie anche al contributo di Nadia Cario, tesoriera dell’associazione Toponomastica femminile, gli/le studenti hanno preso coscienza del fatto che «nel nostro paese non sono presenti intitolazioni a donne» e hanno agito di conseguenza: richiamandosi al comma 2 dell’art.3, i/le giovani cittadini/e hanno operato nel tentativo di rimuovere gli ostacoli che di fatto limitano l’uguaglianza sostanziale, in particolare lavorando per una presenza paritaria di uomini e donne nelle strade del loro paese.  
Il progetto è valso loro il I premio ex aequo per la categoria B-Percorsi della XI edizione del concorso Sulle vie della parità, la cui premiazioni si è tenuta il 19 aprile presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.  

Diploma scuola primaria “Leonardo Da Vinci” IC “Carrarese Euganeo” Galzignano Terme (PD)

 Con il sostegno delle docenti Patrizia Zanardi e Paola Favaro, i ragazzi e le ragazze, durante le ore di geografia, hanno analizzato il testo della Costituzione italiana di cui, più di tutti, le/li ha colpiti l’articolo 3, in cui si stabilisce l’eguaglianza formale e sostanziale tra uomini e donne.  


Provvidenziale è stato poi l’incontro con Nadia Cario. Il «Ciao ragazze» con cui la nostra tesoriera ha salutato gli alunni e le alunne il giorno del primo incontro ha suscitato una reazione di meraviglia sui/sulle presenti: «Per la prima volta si è attribuita più importanza alle femmine», e alla presenza femminile.  


Rintracciare questa presenza, interrogarsi sulla sua storia e sulla sua portata, indagarne il grado di consapevolezza sociale, sono i grandi obiettivi che le/gli studenti si sono posti e che hanno raggiunto egregiamente.   
Per il lavoro di ricognizione che gli/le alunne si sono proposte di compiere, è stato fondamentale il coinvolgimento del territorio, in particolare il prezioso contributo di chi conserva la memoria storica dei nostri luoghi: i nonni, le nonne e gli ospiti di una Rsa del paese. 
A loro è stato sottoposto un questionario per desumere informazioni in merito alla condizione delle donne durante gli anni passati. I ragazzi e le ragazze hanno posto domande di varia natura: quale era il ruolo che le donne ricoprivano nella società di un tempo; quesiti in merito all’accesso paritario di bambini e bambine all’istruzione; come le donne riuscirono a occuparsi della famiglia mentre gli uomini erano al fronte e se ricordassero i nomi di vie e/o strade intitolate a delle donne. 
Significativo è stato anche l’incontro con lo storico di Galzignano Terme e la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze al Memory street dei Comuni dei Colli Euganei, un gioco creato appositamente per loro per incentivare una riflessione sulla toponomastica del paese. 
Il percorso è approdato poi a una raccolta firme per proporre l’intitolazione di tre luoghi pubblici del paese a tre donne scelte, democraticamente, attraverso votazione.  
I tre nominativi femminili, di rilevanza locale, nazionale e internazionale, sono stati selezionati per la loro vicinanza alle tematiche dell’ambiente, della natura, della vita. 
Dopo un’attenta ricerca, gli/le studenti hanno proposto di intitolare tre luoghi pubblici individuati all’interno del comune a Draga Bernicevich, «per aver promosso nel paese la corsa dei mussi, aver donato al Museo Dei Colli Euganei una collezione di ceramiche rinascimentali» e «aver promosso iniziative di pregio per valorizzare la comunità»; a Eva Mameli Calvino, «perché fu la prima botanica docente universitaria italiana» e «prima e unica donna del movimento per la conservazione della natura» tra le due guerre mondiali; il terzo e ultimo nominativo femminile, di rilevanza internazionale, è quello di Wangari Muta Maathai, prima donna africana a vincere il Premio Nobel per la pace, biologa, attivista ambientalista che si batté per la «sensibilizzazione contro il disboscamento, lo sviluppo rispettoso dell’ambiente e delle persone». 
Il cammino di consapevolezza sulla disparità di genere e la richiesta di intitolazione che ne ha fatto seguito sono stati accolti con entusiasmo dalla Giunta comunale, che si è proposta di «prendere atto della mirabile ricerca delle bambine e dei bambini della Scuola Primaria Leonardo da Vinci di Galzignano Terme e di dare avvio alle attività utili all’istruzione delle pratiche per l’individuazione dei luoghi entro il territorio comunale e delle modalità di assegnazione dei toponimi». Il Sindaco, Masin Riccardo, e tutta la Giunta, con favore unanime, hanno già emesso la delibera. 


La giuria ha ritenuto il progetto particolarmente lodevole, apprezzandone le modalità di sviluppo, tra cui, in particolare, «il diffuso e partecipato coinvolgimento del territorio». Inoltre, è stato riconosciuto e valorizzato il discorso di presentazione del progetto che le alunne e gli alunni hanno rivolto al Sindaco, testo in cui si evince «la scoperta vivificante dell’uso non sessista della lingua italiana». 
Come dichiarato dagli stessi/e ragazze, il lavoro svolto ha permesso loro di riflettere sulla parità tra uomini e donne, arrivando alla consapevolezza che il valore delle donne, nei secoli passati e ancora oggi, non è stato e non viene riconosciuto, complici i numerosi ostacoli che tuttora si frappongono nel loro accesso allo studio e che si trasformano in impedimenti che non consentono di «dimostrare la loro forza e intelligenza». 
«Anche se oggi noi siamo molto giovani, vogliamo portare avanti questi principi e un giorno, quando passeremo per le strade del nostro paese, poter ricordare che anche noi abbiamo dato il nostro contributo verso la parità e questo ci farà sentire, ancora di più, Galzignano la nostra casa». E noi vi ringraziamo, per aver reso Galzignano la casa di tutte/i noi e per averci mostrato un presente promittente e un futuro in cui credere. 

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Articolo di Sveva Fattori

Diplomata al liceo linguistico sperimentale, dopo aver vissuto mesi in Spagna, ha proseguito gli studi laureandosi in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo La violenza contro le donne come lesione dei diritti umani. Attualmente frequenta, presso la stessa Università, il corso di laurea magistrale Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione.

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