Per chi non lo conoscesse, Guidonia Montecelio è il secondo comune più grande per popolazione residente della città metropolitana di Roma Capitale ed è situato a nord est della Capitale, a pochi chilometri dal Grande Raccordo Anulare. È composto da numerose frazioni e da due località: Guidonia, che ha avuto origine nel periodo fascista, e Montecelio, all’origine Monticelli, un caratteristico borgo medievale. In particolare il nome di Guidonia è legato alla storia del generale dell’Aviazione militare Alessandro Guidoni, che perse la vita nel 1928 per la mancata apertura di un nuovo modello di paracadute che decise di testare personalmente.
Montecelio invece, secondo alcune tesi accreditate, potrebbe risalire a Curniculum, patria di Servio Tullio, quarto re di Roma, anche se i primi documenti ufficiali risalgono intorno all’anno 1000. Entrambi i nomi “Corniculum” e “Monticelli”, rispettivamente di origine latina e medievale, sono legati alla morfologia delle colline su cui sorge il paese, appunto dei piccoli corni e monti. Montecelio, che nei secoli ha avuto ruoli strategici, ospitando persone di spicco durante i periodi di conflitto, nel 1550 fu venduto alla famiglia Cesi che ha conferito al paese un’impronta architettonica importante visibile tutt’oggi. Durante il periodo fascista Montecelio divenne un centro importante per la presenza dell’aeroporto Barbieri e lo sviluppo degli studi aeronautici, che diedero vita alla costruzione delle strutture necessarie e prepararono il terreno per l’edificazione della città di Guidonia. Solo nel 1937, con Regio Decreto Legge, fu costituito il comune di Guidonia Montecelio.
La realtà odonomastica di Guidonia, presente sul sito di Toponomastica femminile mette in evidenza che, per un totale di 831 strade, vie e piazze, 356 sono intitolate a uomini, 465 denominazioni ricordano costellazioni, specie botaniche e zoologiche, nomi geografici, e solo 10 si riferiscono a figure femminili.
È evidente anche qui, lo squilibrio odonomastico comune alle città e ai paesi italiani, e non solo. L’odonomastica riveste un ruolo importante nella costruzione dell’identità di una comunità, celebrandone la memoria e la storia ne riflette i valori da trasmettere alle future generazioni. La marginalizzazione culturale della presenza femminile nella storia e del loro contributo in ogni ambito della società è lampante, verrebbe da dire che anche i nomi riferiti al mondo animale, botanico e astrologico sembrano avere rilevanza maggiore delle donne.
Per restituire importanza all’odonomastica femminile del Comune, oltre che per capire geograficamente dove si trovano le dieci strade, ecco un itinerario creato con l’utilizzo di Google My Maps.
Le strade riportano tre odonimi mariani (Santa Maria, Madonna della Pace e dell’Inviolata), uno riferito a santa Scolastica, due strade dedicate ad altrettante letterate (Grazia Deledda e Natalia Ginzburg), una alla scienziata Rita Levi Montalcini, due vie ricordano figure della storia antica (Cornelia e Cecilia Metella) e infine una rimanda alle fiabe ricordando le fate.
Itinerario 1 (Guidonia-Montecelio)
Il primo itinerario racchiude le sei vie presenti tra Guidonia e Montecelio, via Santa Maria e via delle fate.

Se trovare via Santa Maria è stato semplice poiché la strada dall’inizio del paese arriva fino alla piazza principale, non si può dire altrettanto per la seconda, la cui individuazione è risultata più complessa, nell’intreccio di vie e viuzze della parte più alta e antica del paese; non è stato facile neanche rintracciare la targa, erosa dal tempo e sostituita poco più avanti dalla scritta su una tegola nascosta tra dei fiori.

Di fronte al monumento dedicato al generale Guidoni si trova via Cecilia Metella, nobildonna romana, costretta a sposare nel 53 a.C Publio Cornelio Lentulo Spintere e ripudiata per la relazione con Publio Cornelio Dolabella, politico della fazione opposta a quella del marito. Vittima sacrificale della morale e della sua condizione subalterna, finì per essere usata dai cugini nelle cospirazioni politiche, obbligata a sedurre amici intimi di Giulio Cesare.

Largo Cornelia ricorda la figlia di Publio Cornelio Scipione Africano, donna colta e di animo forte, una figura simbolo delle virtù secondo la morale dell’antica Roma, presente nell’educazione dei figli seguiti anche nel corso della loro carriera politica.

Uscendo dal centro di Guidonia, nelle vicinanze di Collefiorito, si trova la targa di Via Rita Levi Montalcini, celebre neurologa italiana, premio Nobel per la medicina nel 1986, la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze e, nel 2001, nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Allontanandoci sempre più dal centro di Guidonia in direzione di Roma, si arriva nei pressi di una rotonda dominata al centro da un aereo: qui sulla destra si troverà Via dell’Inviolata che rimanda all’omonimo parco, un’area naturalistica caratterizzata da corsi d’acqua, boschi, aree coltivate e pascoli, con una ricca biodiversità vegetale e animale. Nonostante la vicinanza alla città, conserva tratti della campagna romana dipinta nel passato. Dopo anni di speculazione edilizia, dal 2016 l’area è gestita dal Parco Naturale Regionale Monti Lucretili che promette una migliore tutela.

Itinerario 2 (Setteville-Marco Simone)
Entrando nella frazione Marco Simone, sono presenti due vie.
La prima è dedicata a santa Scolastica, sorella gemella di san Benedetto da Norcia, nata nel 480 a Norcia. Figlia di Eutropio Anicio e Claudia Abondantia Reguardati, fu destinata dal padre alla vita monastica. Scolastica, che ha fondato un monastero vicino a Montecassino seguendo la regola benedettina morì nel 547, pochi giorni dopo un incontro col fratello Benedetto, e con lui fu sepolta. È venerata come santa dalle chiese cattolica, ortodossa e anglicana.
La seconda via è invece dedicata alla Madonna della Pace.


Verso il complesso residenziale La Collina del Sole è invece presente la via dedicata a Natalia Ginzburg, importante scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica italiana, tra le più celebri del Novecento, vincitrice del Premio Strega nel 1963 col libro Lessico famigliare.

Infine, a Setteville si può trovare la via dedicata a Grazia Deledda, l’unica scrittrice italiana a essere insignita col Premio Nobel per la letteratura nel 1926 la seconda, dopo Selma Lagerlöf, a ricevere questo riconoscimento.

Prima di chiudere, vorrei proporre alcune possibili intitolazioni a figure femminili, chissà che l’amministrazione locale non colga i suggerimenti!
Per Montecelio si potrebbe pensare a una strada per Gina Lollobrigida, protagonista nel 1958 del film Anna di Brooklyn girato per le scene esterne proprio nel paese.
Un’altra targa per un’altra grande attrice, Anna Magnani, protagonista nel 1962 del film scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini Mamma Roma. “Mamma Roma”, interpretata da Magnani, è una prostituta desiderosa di cambiare la propria vita, il cui figlio Ettore ignaro della professione della madre, cresce nella cittadina di Guidonia.
Potrebbe essere un nome degno di intitolazione odonomastica quello di Pina Madinelli, medaglia d’oro ai campionati europei di paracadutismo del 1975, che l’anno successivo, a causa di un malfunzionamento del paracadute, morì a Guidonia durante un allenamento in vista dei campionati mondiali.
Infine, riprendo l’articolo di Livia Capasso su Dol’s Magazine di alcuni anni fa, come non suggerire Rosina Ferrario (Milano, 28 luglio 1888 – 3 luglio 1957), pioniera dell’aviazione italiana e prima donna italiana a ottenere un brevetto di volo il 3 gennaio 1913 presso la Scuola d’Aviazione di Vizzola Ticino, diretta dall’ingegnere Gianni Caproni. Le sue prodezze in volo sono pari alla tenacia con cui lottò contro le restrizioni e i pregiudizi che sancivano l’incolmabile lontananza tra le donne e la loro autodeterminazione. Con le sue sfide contro la forza di gravità e contro le leggi scritte e non scritte sui limiti imposti alle donne Rosina Ferrario ha contribuito ad aprire nuove rotte verso la libertà.
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Articolo di Laura Berdini

Laureata in Sociologia, attualmente frequento l’ultimo anno di magistrale in Organizzazioni e marketing per la comunicazione d’impresa, presso La Sapienza di Roma. Interessata alle tematiche di genere, ho partecipato al corso “Leadership e genere: una sfida sostenibile” presso l’università Bocconi di Milano.
