Elke Mascha Blankenburg. Direttrice d’orchestra e storica della musica

«Persone e musica sono un’unica cosa.  
La musica d’insieme è la più bella società esistente!  
Il suono dell’orchestra, i colori, il repertorio,  
essere uniti in quaranta anime». 
(Elke Mascha Blankenburg) 
Elke Mascha Blankenburg (Mindelheim, 1943 – Kholn 2013) fu una stimata direttrice d’orchestra, ma anche un’instancabile studiosa e divulgatrice delle musiche delle compositrici: fondò nel 1978 il circolo culturale, poi diventato la Fondazione Frau und Musik (Donne in Musica); una biblioteca internazionale di musiche di compositrici e diverse orchestre dedicate all’esecuzione delle loro musiche. È stata in tourneè per 30 anni eseguendo repertori di musica sacra, sinfonica e lirica, con una discografia che parte da Johann Sebastian Bach fino a Kevin Follet, con le compositrici, alcune di queste da lei stessa scoperte dopo lunghe ricerche, poi trascritte e pubblicate con diversi ensemble musicali: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Ansink, Cornelia Zimanowski, Grazyna Bacewicz. 

Elke Mascha Blankenburg nel 1982 

Elke Mascha Blankenburg fu dunque una direttrice d’orchestra come poche al mondo, perché unì allo studio della musica anche la scoperta e la ricerca incessante delle donne che la composero, confrontandosi e combattendo contro ogni stereotipo e pregiudizio. Passava notti insonni a leggere e trascrivere i manoscritti di alcune grandi compositrici, da lei stessa scoperte.  
«Oltre alla grande musicalità, Elke Mascha Blankenburg possiede una forza di irradiazione vincente, che le permette di ispirare i cantanti e le orchestre alle più alte performance musicali. Sa quello che può fare e può fare quello che vuole», scrive il quotidiano Bonner Rundschau dopo la Passione secondo Giovanni di Bach. 

Elke Mascha Blankenburg durante un concerto 
Elke Mascha Blankenburg durante un concerto 

Blankenburg cresce in una casa piena di musica, con il padre giornalista e la madre pianista che le insegna a suonare a partire dai sei anni. Più tardi aggiungerà il violino e la tromba. La musica di Bach è stata il centro della sua vita musicale. Dal 1963 al ’66 studia la musica sacra evangelica all’Istituto di Musica Sacra di Heidelberg e scrive musica di scena per il Teatro da camera di Heidelberg. Nel 1969 si diploma all’Istituto di Musica Sacra di Schlüchtern: in direzione con Klaus Martin Ziegler e in storia della musica con Walter Blankenburg. 
Dal 1970 al ’72 studiò direzione di coro e orchestra con Philipp Röhl alla Scuola Superiore di Musica di Colonia e partecipa ai corsi di perfezionamento internazionali per direttori tenuti da Fernand Quattrocchi, Pierre Dervaux, Hans Swarowsky, Pierre Colombo e Helmut Rilling, nei quali venne puntualmente scelta per dirigere il concerto di chiusura. Dal 1970 al 1990 fu membro dei cantori della Chiesa di Cristo di Colonia e fonda il coro giovanile Kölner Kurrende, con cui vince numerosi premi nei concorsi internazionali e, oltre al repertorio a cappella da Lassus a Ligeti, porta in scena anche gli oratori di Bach, Händel, Mozart, DvorÏák, Brahms, Orff, Verdi, e Boulanger fino ai moderni. 

Elke Mascha Blankenburg in età matura 

Le tournée la portano in molti Paesi d’Europa. Fin dall’inaugurazione della Filarmonica nel 1986 con l’Ottava Sinfonia di Mahler, fu ospite fissa del Teatro di Colonia. Quando la giovane Blankenburg si presentò alle audizioni di Hans Swarowsky per perfezionare i suoi studi, non cedette allo stupore e al pregiudizio di chi non crede a una donna sul podio. Così intraprese la strada, “per essere infelice”, a detta di suo padre. 
Dagli anni ‘70 la sua interpretazione della musica non può ignorare la presenza delle compositrici; l’incessante interrogativo se ve ne furono e se ve ne furono di geniali. La sua storia personale rappresenta anche e soprattutto la storia collettiva delle tante musiciste che hanno deciso di dedicarsi alla direzione d’orchestra contro ogni pregiudizio e modello culturale, ancora oggi duri a morire. 

Elke Mascha Blankenburg durante un concerto 

Elke Mascha Blankenburg nel pieno della sua attività concertistica decise di fondare nel 1978 il circolo culturale Frau und musik – Donna e Musica, con lo scopo di pubblicare, conservare, ed eseguire le musiche delle compositrici, tra cui Fanny Mendelssohn e Marianna Martinez, scoperte dalla stessa direttrice in collaborazione con due case editrici tedesche. Di queste compositrici ha diretto e pubblicato la prima discografia al mondo. Nel 1989 fonda una biblioteca internazionale di Musica di Compositrici. Nel 1986 dà vita alla Clara Schumann Orchester Koeln, la prima orchestra sinfonica interamente femminile della Repubblica Federale. Nel 1996 fondò in Italia l’Accademia Europea Francesca Caccini e l’Orchestra Clara Schumann. Con l’Ensemble da lei creato ha svolto tournée in Europa e programmi radio televisivi. 
Dal 1999 si è dedicata completamente alla scrittura, in seguito a un grave crollo dell’udito. In particolare dedicò alcuni anni alla scrittura di una piccola enciclopedia universale sulla storia delle direttrici d’orchestra nel mondo, tradotta in italiano Le direttrici d’orchestra nel mondo; come riedizione aggiornata da Milena Gammaitoni (Zecchini Ediutore 2023) di Dirigentinnen im 20. Jahrhundert, portraits von Marin Alsop bis Simone Young, rappresenta l’unica e importante ricerca biografica e documentaria sulla storia delle donne nella direzione musicale.  

Direzione concerti con musiche di compositrici 
1982 Isabella Leonarda (1620-1700): 
In coelis personent Geistliches Konzert für Soli, Chor und B.c., Kirche St. Peter, Köln 
1983 Barbara Strozzi (1619-1677): 
Il primo libro di Madrigali für Soli, Chor und B. c., Rathauskonzerte in Wasserburg am Inn 
1984 Fanny Mendelssohnssohn (1805-1847): 
Oratorium nach Bildern der Bibel für Soli, Chor und Orchester, Kirche St. Maria Himmelfahrt in Köln 
1986 Fanny Mendelssohnssohn: 
Ouverture für großes Orchester in C-Dur in der Alten Oper Frankfurt beim “Fest der 1000 Frauen” Fanny Mendelssohnssohn: 
17 weltliche A-Capella-Chöre, Kammermusik-Saal der Berliner Philharmonie 
1987 Fanny Mendelssohnssohn: 
Hero und Leander dramatische Szene für Sopran und Orchester, Stadthalle Unna beim “Internationalen Komponistinnen-Festival” 
1987 Louise Farrenc (1804-1875): 
Symphonie Nr. III in g-moll, op. 36 Stadthalle Unna beim “Internationalen Komponistinnen-Festival” 
1991 Marianna Martinez (1744-1812): 
La Tempesta Kantate für Sopr. u. Orch., St. Pantaleon Kirche Köln 
1993 Caroline Ansink (* 1959): 
Sternen-Walzer für großes Orchester beim Bundespresseball Bonn im Hotel Maritim 
1996 Cornelia Zimanowski (* 1955): 
Musik für die Frauen dieser Welt, Konzert für Oboe, Chor und Orchester, Friedrich-von Thiersch-Saal, Kurhaus Wiesbaden

Qui le traduzioni in francese, inglese e spagnolo.

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Articolo di Milena Giammaitoni

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Professoressa di Sociologia Generale presso l’Università di Roma Tre, l’Università Jagellonica di Cracovia e la Sorbonne Nouvelle di Parigi. Si occupa di questioni relative all’identità, storia e condizione sociale di artiste e artisti, metodologia della ricerca sociale di tipo complementare. Cura e pubblica saggi in libri collettanei, riviste scientifiche e culturali ed è autrice di tre volumi monografici.

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