Betty Jackson King, insegnante, pianista e compositrice americana

Nella Chicago della fine dei Roaring Twenties, i ruggenti Anni Venti, il 17 febbraio 1928 nasce Betty Jackson. Circondata fin dall’infanzia dalla musica, Betty cresce tra gli insegnamenti della madre, Gertrude Jackson Taylor, e gli inni e i canti religiosi che apprende grazie alla professione di suo padre, il reverendo Frederick D. Jackson, nella comunità della chiesa di Woodlawn.
Dotata di uno straordinario talento che non passa inosservato a sua madre, la bambina inizia a studiare e suonare il pianoforte all’età di soli tre anni. La musica le scorre nelle vene e la sua innata capacità viene messa a disposizione, nel corso dell’adolescenza, di varie chiese, in cui la giovane esegue canti e musiche religiose, come insegnatole da suo padre.

Betty Jackson King

Insieme alla sorella Catherine e alla madre, inoltre, forma il Jacksonian Trio, a cui presta voce e talento musicale. Lo studio e l’istruzione costituiscono una costante nella sua vita. Frequenta il Chicago Musical College della Roosevelt University, in cui consegue un bachelor’s degree in pianoforte e un master’s degree in composizione. In questi anni, Betty ha la possibilità di studiare la musica in tutte le sue sfumature, dalla voce al pianoforte fino al perfezionamento della tecnica compositiva. Può farlo anche grazie al supporto e agli insegnamenti delle personalità più illustri di quel periodo. Ma la sua sete di conoscenza, mista a una buona dose di curiosità e a una forte passione, la spinge a volersi formare continuamente. Studia musica al Glassboro College nel New Jersey, presso l’Oakland University nel Michigan, al Westminster Choir College a Princeton e al Peabody Conservatory di Baltimora, nel Maryland.

Il Trio Jacksonian – Gertrude (a sinistra), Catherine (al centro) e Betty (a destra)
Betty Jackson King (a sinistra) e la sorella Catherine (a destra)
Il Trio Jacksonian – Catherine (in alto), Betty Lou (al centro) e Gertrude (in basso)
Il Trio Jacksonian – Catherine (a sinistra), Gertrude (al centro) e Betty (a destra)
Betty Jackson King e la vocal coach Thelma Waide Brown

L’insegnamento costituisce un’altra pietra miliare nella vita di Jackson King che, nel frattempo, si avvia verso una fiorente carriera di pianista e compositrice. La perfetta commistione tra musica e insegnamento comincia nel 1969, quando inizia a lavorare presso la Wildwood High School nel New Jersey; ma questa non sarà la sua unica esperienza come docente. Il suo talento la porta infatti a insegnare musica presso le più prestigiose università degli Stati Uniti: la Laboratory School dell’Università di Chicago, la Dillard University e persino la sua vecchia alma mater, la Roosevelt University. Riceverà per questa significativa attività il premio Teaching Recognition Award dall’ex governatore del New Jersey, Thomas Kean.

Betty Jackson King (al centro), Zolla McCullough, soprano (a sinistra), Ron McKinley, tenor (a destra), Earl Robinson, baritone (in alto a sinistra) and Lois Raye, mezzo soprano (in alto a destra)

Il perno della sua identità si fonda sull’appartenenza alla Black community. Nel 1970, Betty Jackson King diventa Presidente della National Association of Negro Musicians (Nanm), carica che mantiene fino al 1984. L’associazione, tra le più antiche degli Stati Uniti, si occupa di preservare, incoraggiare e sostenere l’attività musicale della comunità afro-americana, in tutti i suoi generi, verso la creazione di una cultura musicale nazionale inclusiva. Quando Betty ne assume la presidenza, l’associazione può contare mille membri attivi, che la accolgono con vivace sostegno ed entusiasmo. L’approvazione degli altri membri non sorprende, perché la donna aveva con l’associazione un solido legame da più di trent’anni: andava agli incontri fin da bambina e aveva ricoperto già un variegato ventaglio di posizioni, curandone i convegni e i laboratori, fino alla carica di vice-presidente.
La Nanm, inoltre, si occupa anche di formare e assistere giovani compositori e compositrici, attività che può felicemente beneficiare della lunga esperienza di Betty come insegnante e del suo straordinario talento. Da musicista nera, Jackson King conosce bene il notevole contribuito che la comunità nera ha dato alla musica, ma è anche tristemente consapevole che essa non goda del riconoscimento che le spetta. Troppo poche persone hanno familiarità con questo eclettico mondo, fatto di ritmi, generi, temi, strumenti e composizioni che lo arricchiscono e ne costituiscono la peculiare caratterizzazione. Per questo motivo, all’interno della Nanm, l’artista cercherà sempre di promuovere e celebrare la tradizione della comunità nera e la sua cultura musicale: uno degli obiettivi principali dell’associazione sarà, infatti, quello di incentivare la presenza di più libri sulla Black history nelle scuole.

Betty Jackson King (a sinistra) e Gertrude Smith Jackson Taylor (a destra) in occasione dell’inaugurazione della Jacksonian Press, Inc

King è diventata un’illustre compositrice, pianista e organista. Numerosissimi e variegati sono i suoi lavori: se ne contano circa cento e la maggior parte di essi hanno, in origine, un carattere vocale. La sua produzione si colloca tra i primi esempi della tradizione della musica classica di Chicago e il suo stile, stratificato e ricco, s’intreccia con un linguaggio musicale armonico e caratteristici gruppi di accordi.
È stata sposata con Vincent King, da cui ha avuto una figlia, Rochelle. Muore il 1° giugno 1994 a Wildwood, nel New Jersey.

Qui le traduzioni in francese, inglese e spagnolo.

***

Articolo di Olga Comparone

Laureata in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, è attualmente iscritta al Corso di Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura presso l’Università degli studi di Roma “Sapienza”. Tra i suoi interessi figurano il mondo editoriale, la lingua inglese e l’orizzonte angloamericano letterario e culturale.

Lascia un commento