L’ottobre di Toponomastica femminile 

Il 12 ottobre del 1492, l’America scopre di essere “America”; le donne e gli uomini che la abitano scoprono di essere “l’altro” e, soprattutto, scoprono di essere sbagliati. Scoprono la Spagna, a cui devono ubbidienza, e un Dio a cui devono fedeltà. 
Eppure loro si sono sempre sapute, si sono sempre conosciuti. Cambia la prospettiva e cambia il racconto. E una scoperta, vista bene, può forse essere chiamata invasione. 

Il nostro decimo mese dell’anno si apre proprio il giorno 1 con l’inaugurazione della targa dedicata a Maria Grazia Curallo, prima avvocata di Asti, nella piazzetta che porta all’ingresso del Palazzo di Giustizia, a pochi passi dall’installazione in ferro realizzata su disegno di un gruppo di studenti del Liceo Artistico Alfieri di Asti. A rappresentare Tf era presente Giovanna Gado.
Il giorno 3, Sara Marsico ha partecipato all’incontro sulla medicina di genere, tenutosi a Melegnano e promosso da L’ isola che non c’è, socia di Tf, da Tf e dalla Banca del tempo di Melegnano: nella cornice suggestiva del Castello Mediceo, il professor Garattini e la ricercatrice Rita Banzi hanno presentato il libro Una medicina che penalizza le donne
Sabato 5 ottobre, a Ferrara, Toponomastica femminile, in particolare Barbara Belotti, ha partecipato al Festival di Internazionale.  
Il giorno 11, Loretta Junck, referente di Tf per il Piemonte, è intervenuta all’evento Il senso delle donne per Torino: idee e immagini per una Torino diversa, all’interno del più ampio festival Women and the city che ha avuto luogo dal 9 al 13. 
Lunedì 14, a Siracusa, presso la scuola media “Archimede”, ha preso il via Incontri d’autunno, con l’autrice Annamaria Piccione. 
Sabato 19, dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala Picasso del Teatro Binario 7, a Monza, la giornalista Barbara Rachetti di Arcodonna APS, associata di Toponomastica femminile, ha intervistato la magistrata Paola De Nicola Travaglini sul suo libro “La Giudice” con il magistrato Paolo Menditto e la nostra socia Sara Marsico, in occasione della presentazione di Calendaria 2025, dedicata alle artiste delle arti minori. Sara Marsico ha raccontato la storia e la missione di Toponomastica femminile. 
Il giorno prima, presso la Biblioteca della Diocesi di Caserta, ha avuto luogo il convegno In ricordo di Maria Rita Saulle. Dal Codice Donna al Codice delle pari opportunità, organizzato con il nostro patrocinio e con quello di altre associazioni.  
A Padova, il giorno 21, il CPO dell’Ordine degli Avvocati di Padova ha organizzato nella Sala Levi Civita, presso il Tribunale, un incontro a tema Le madri della Repubblica. Le 21 deputate dell’Assemblea costituente con inaugurazione della mostra che è rimasta allestita fino al 28. Presenti per Tf Sara Marsico e Nadia Cario. 
Sempre il 21, questa volta a Bra, presso il palazzo Mathis, c’è stato l’incontro Sii cambiamento. Quando l’impresa fa cultura, durante il quale Loretta Junck, ha presentato la nostra associazione.  
Giovedì 24 ottobre alle ore 17.00 si è svolto il webinar “Tra sfruttamento, tratta e vulnerabilità: le donne nigeriane”. Il sabato precedente l’evento, 19 ottobre, nel n. 293 della rivista Vitamine vaganti, è stata pubblicata un’intervista realizzata da Danila Baldo alle relatrici Laura Gallio e Sandra Magiulo: https://vitaminevaganti.com/2024/10/19/cambiamo-discorso-immigrazione-e-sfruttamento/ 
Nell’ambito dei “Venerdì dell’arte a Lodi”, il giorno 25 si è tenuto, presso la Biblioteca Laudense, un incontro con l’autrice Annarosa Buttarelli sul suo libro Carla Lonzi. Ha introdotto l’evento Danila Baldo. 
Ottobre è stato però, soprattutto, il mese in cui si è svolto il XIII convegno di Toponomastica femminile dal titolo, quest’anno, Percorsi di genere femminile, tenutosi in Salento, nei Comuni di Mesagne e Francavilla Fontana, dal 9 al 12 ottobre. Qui l’articolo che ne racconta lo svolgimento: https://vitaminevaganti.com/2024/10/26/tf-al-13-convegno-nazionale-in-puglia/  

Qui finisce il nostro ottobre.  
Prima di chiudere, però, un pensiero deve volare obbligato dalle nostre sorelle afghane. Il regime dei Talebani, con una nuova legge emanata dal Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del vizio, vieta alle donne di far sentire la propria voce alle altre donne. Una notizia terrificante ma non inaspettata. Perché, come scrive Margaret Atwood, «una parola dopo una parola dopo una parola è potere». 
Noi continueremo a parlare. 
Al prossimo mese. 

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Articolo di Sara Balzerano

Laureata in Filologia moderna, è giornalista pubblicista. Ama i romanzi d’amore e i grandi cantautori italiani, la poesia, i gatti e la pizza. Il suo obiettivo principale è avere la forza di continuare a chiedere: Shomèr ma mi llailah (Sentinella, quanto [resta] della notte)? Crede nei dubbi più che nelle certezze; perché domandare significa non fermarsi mai. Studia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice.

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