Amore, forza ed empatia madre-figlio e padre-figlia. Un viaggio letterario

«Papà è un disastro. Tu sei l’unica cosa bella della mia vita. L’unica cosa che abbia avuto un valore». George Jung alla figlia Cristina dal film Blow.
È da poco uscito un illuminante libro che consiglio a tutte le madri di figli maschi dal titolo Mio figlio è femminista. Crescere maschi disertori del patriarcato, scritto dalla inossidabile Monica Lanfranco, figura storica del nostro Movimento femminista e creatrice della mitica rivista Marea che tutte e tutti noi abbiamo letto e continuiamo a leggere sempre con passione e dedizione. Appena letto il titolo sono corso subito a comperarlo e ho ritrovato tanto di me e di come mia madre mi ha cresciuto, tanto da aver scritto concetti, sentimenti e pensieri in parte simili nel mio diario adolescenziale, che compilavo giornalmente e che ancora conservo chiuso con un carinissimo lucchetto. Questo dimostra che la relazione madre-figlio e padre-figlia è un sentimento difficilissimo da spiegare a parole o con ragionamenti razionali ed è, invece, un legame spirituale e universale, un amore che può essere solo narrato.

È difficile, difatti, razionalizzare tutta la bellezza, l’empatia e la profondità del rapporto quasi mistico che si crea tra una madre e un figlio e tra una figlia e un padre. Ovviamente questo universo non è una monade a senso unico e ci sono storie complicate come in Una donna spezzata di Simone De Beauvoir o tanti modi di essere madri come in Una madre lo sa di Concita De Gregorio e poi, ovviamente, anche i legami madre-figlia e padre-figlio sono un universo altrettanto unico da raccontare, anche attraverso le parole e le vicende di libri immensi come Paula di Isabell Allende, Una madre di Vera Politkovskaja, La Ciociara di Alberto Moravia, Madre e Figlia di Francesca Sanvitale o La strada di Cormac McCarthy; ma visto che “il personale è politico” vorrei soffermarmi su questo rapporto di amore ed empatia tra madre e figlio e figlia e padre, rapporto che, come dicevo, non mi è facile descrivere con le mie parole e con il mio vissuto in modo razionale e chiaro, ma solo facendo parlare il cuore e usando la narrazione.

Ho deciso, così, di consigliarvi quattro libri che mi hanno affascinato e sono entrati nel mio cuore sia perché sono tratti da storie vere e sia perché hanno saputo far sentire cosa significhi essere una cosa sola pur nella diversità e di riuscire a superare ogni muro e ogni difficoltà grazie all’amore unico e alla bellezza di questo rapporto.
In questo mio viaggio immaginario tra le più belle opere del rapporto madre-figlio e padre-figlia, ho voluto selezionare letture che ho nel cuore: le prime due sul rapporto, rispettivamente, madre-figlio e padre-figlia, mentre le ultime due sui genitori e sulle figlie e sui figli che sono sempre state e stati nel nostro cuore da qualche parte in attesa che le e li scoprissimo.
Tutti i testi hanno come filo conduttore uno stile narrativo eccezionale e incantevole, che più di mille ragionamenti ci fa percepire e capire quanta meraviglia e potenza ci sia dentro questo rapporto difficilmente spiegabile con le parole, ma perfettamente chiaro con il linguaggio del cuore delle autrici, esattamente come la stupenda frase tratta dal bellissimo Storia di una ladra di libri di Markus Zukars: «A volte penso che papà sia una fisarmonica. Quando mi guarda e sorride e respira io sento le note».

Elena Santarelli, Una Mamma Lo Sa.

Una donna famosa a cui la vita sembra aver regalato tutto si trova improvvisamente di fronte a una notizia terribile quando al suo primogenito Giacomo, bambino pieno di vitalità, simpatia e tenerezza, viene diagnosticato un cancro.
Dopo il terribile colpo iniziale che le fa versare fiumi di lacrime, facendola sembrare impotente di fronte a tanto male, questa madre inizia la sua battaglia che pian piano la porterà a un nuovo approccio nella vita e nel suo essere mamma, facendole conoscere un universo fatto di sofferenza ma anche di comunità, solidarietà e persone meravigliose.
La storia di una battaglia fatta con amore che si combatte, come diceva un vecchio slogan, “mettendo fiori nei cannoni”.

Gaia Tortora, Testa Alta, E Avanti.

È giovanissima, poco più di una bambina, e si trova in un momento importantissimo della sua vita come l’esame di terza media la nostra Gaia, oggi affermata e stimata professionista dell’informazione, quell’esame che segna il passaggio tra la chiusura definitiva con l’infanzia e il pieno inizio dell’adolescenza; ma come per un brutto scherzo del destino quel giorno apprende della tragica notizia della falsa accusa e dell’arresto di suo padre. Il resto è storia e la conosciamo. Con questo libro la bravissima Gaia Tortora ci racconta come non ha mai smesso di lottare per la giustizia, come non sia sempre giusto perdonare ma occorre farlo solo quando il pentimento è sincero e, infine, ci narra di come sia possibile continuare a essere adolescenti, innamorarsi, avere le “farfalle nello stomaco” per un ragazzo, vivere, studiare, sposarsi, realizzarsi, far nascere nuove vite e avere progetti per il futuro pur in situazioni tragiche.

Carolina Orlandi, Se Tu Potessi Vedermi Ora.

Per molti il suicido di David Rossi è solo un ennesimo tragico fatto di cronaca, ma per Carolina non lo é perché al suicidio lei non ha mai creduto e soprattutto perché David Rossi era il marito di sua madre, il suo padre di spirito e di cuore con cui ha trascorso momenti bellissimi. In questo memoriale la sete e la ricerca della giustizia e della verità si fonde perfettamente con lo splendido ricordo di suo padre, un papà dell’anima e del cuore colto, raffinato, dotato di un intelligente senso dell’umorismo. Chi conosce l’anima del padre non può non conoscere la verità. Come le disse la mitica Letizia Battaglia quando la conobbe: «Oggi abbiamo una persona in più a cui volere bene».

Alessia Maria Di Biase, Un Viaggio Chiamato Adozione.

Dentro questo splendido libro tutta la meraviglia dell’esperienza dell’adozione tramite testimonianze dirette che raccontano esistenze, sentimenti e pensieri di genitori, figlie e figli e volontari perché ognuno e ognuna di noi ha sempre un figlio o una figlia in questo mondo che si trova nel nostro cuore.
Basta solo cercarla o cercarlo e come scrive una delle testimonianze presenti nel libro: «Lei è semplicemente figlia: una figlia che non ti è capitata per caso ma una forza ignota ti ha attratto fino a lei: tu non saprai mai come ha fatto il destino ad abbinarvi così sapientemente!».

Per concludere ringrazio le sorelle di Se Non Ora Quando Sisters che mi hanno dato lo spunto per questo viaggio letterario tra i libri del mio cuore, che spero vengano letti da quante più persone possibili perché sono un grande regalo e un grande dono che le autrici ci fanno, sono scritti con il cuore, un cuore donato a tutte e tutti. Scrive Chiara Gamberale in Per dieci minuti: «Venendo al mondo riceviamo in dono uno strumento bello: dobbiamo essere alla sua altezza. Oltre che bello è delicatissimo, quello strumento: nostro, solo nostro, il compito di usarlo con potenza». Ecco, queste autrici ci hanno donato questo.

Per approfondire:
https://culturalfemminile.com/recensioni/una-mamma-lo-sa-di-elena-santarelli/
https://choramedia.com/testa-alta-e-avanti-podcast-gaia-tortora/
https://www.antimafiaduemila.com/home/opinioni/235-politica/69417-david-rossi-non-si-e-suicidato-la-versione-della-figlia-carolina-orlandi-in-un-libro.html
https://www.associazionernesto.it/nostre-pubblicazioni
https://maschileplurale.it/

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Articolo di Gianmaria Di Silvestro

Diplomato all’istituto magistrale “Saffo” di Roseto Degli Abruzzi, si laurea in “Scienze della formazione primaria-Indirizzo scuola primaria” con specializzazione nel sostegno all’Università Degli studi Dell’Aquila. Inizia la sua carriera in cooperative sociali che si occupano di persone con disabilità e anziani. Lavora attualmente come maestro in ruolo di scuola primaria ed è membro della Commissione Pari Opportunità del comune di Giulianova.

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