Clarence King, l’amore per i viaggi e la geologia

É un mattino di dicembre del 1901, un postino suona alla porta di una casa di Brooklyn. Ada lascia il piccolo Wallace alla bambinaia e corre ad aprire: l’uomo le dà la lettera che lei attende da giorni, suo marito James Todd le scrive dall’Arizona. Ada è preoccupata, James è partito da qualche mese lasciando lei e i cinque bambini a New York. Con il mestiere che fa, facchino sui treni notturni, è spesso lontano da casa, ma stavolta è diverso, è malato di tubercolosi ed è andato a curarsi in Arizona nella speranza che il clima caldo e secco lo guarisca. Ada si lascia cadere sulla sedia all’ingresso, mentre già strappa la carta della busta, spera siano buone notizie e poi le piace leggere le lettere di James, sono piene di descrizioni di luoghi e persone e ogni volta le sembra di essere con lui in viaggio. Non mancano mai le dichiarazioni del suo amore e di quanto lei e bambini gli manchino. Ma stavolta suo marito le scrive che sta morendo e non ci sono più speranze, non si deve preoccupare per il futuro però, ha pensato a lei e ai ragazzi e qualcuno provvederà al loro sostentamento. Non è finita qui, nella sua prosa colta le rivela anche il segreto della sua vita: non si chiama James Todd e non è nero. Il suo vero nome è Clarence King, geologo.

Clarence King a 27 anni circa

Clarence, nato in una famiglia benestante di Newport nel gennaio del 1842, si laurea a Yale in scienze. In realtà è indeciso tra la scienza e l’amore per l’arte, durante l’università ha fondato la Ruskinian Association for the Advancement of Truth in Art un gruppo simile a quello dei preraffaelliti inglesi. Tra i suoi maestri ci sono James Dwight Dana e Louis Agassiz, stelle nel firmamento delle nascenti scienze geologiche, l’ammirazione per questi insegnanti e l’amore per la natura lo convincono che la geologia è un servizio al paese che, sempre di più, vede a Ovest le sue possibilità di sviluppo. Inoltre King è sportivo, ama scalare e probabilmente l’arte gli sembra un’occupazione troppo statica per le sue grandi energie.

Brillante e irrequieto, si offre volontario nel Servizio geologico della California, per il quale scala alcune vette. A seguito di queste arrampicate King scrive un libro di successo, Mountaineering in the Sierra Nevada.
Con il suo amico fraterno John Gardiner traccia i confini dello Yosemite Park dopo che Abraham Lincoln lo ha dichiarato riserva nazionale, insieme rilevano il deserto del Mojave e l’Arizona.
Ha solo 25 anni quando, dopo aver trovato un finanziamento, guida una spedizione lungo il 40° parallelo: Wyoming, Colorado, Nebraska, Utah, insomma il “vero west”. La spedizione durerà più di cinque anni, alla fine del quale King pubblicherà un libro intitolato Geologia sistematica, considerato da alcuni come “una delle grandi opere scientifiche della fine del XIX secolo”.
Nel 1872, mentre sta studiando la geologia del West, avviene l’episodio che gli darà fama internazionale. Un anno prima, Philip Arnold e John Slack, due esperti cercatori di diamanti, hanno diffuso la notizia di aver trovato una miniera in Colorado. Questo ha attirato importanti investitori, tra cui Tiffany e ha portato alla fondazione della San Francisco and New York Mining and Commercial Company per la ricerca e lo sfruttamento dei diamanti in Colorado.

Clarence King primo direttore Usgs

Clarence, dal punto di vista geologico, conosce quella regione come le sue tasche e questa abbondanza di diamanti gli suona fasulla fin dal principio. Con la sua squadra indaga e riesce a dimostrare che Arnold e Slack hanno sparso diamanti, salted come si dice in gergo, sul terreno. L’occhio esperto di King sa che quelle pietre, di diversa formazione, non potrebbero mai trovarsi insieme in un unico deposito e ne informa gli investitori. In seguito si scoprirà che i due truffatori hanno acquistato diamanti di scarto a Londra e Amsterdam per soli 35.000 dollari, per inscenare la falsa scoperta mineraria.
Questa fama di abile scienziato gli vale la direzione del neonato Servizio geologico degli Stati Uniti, l’USGS. Clarence ha 36 anni, per quanto la paga sia buona e l’incarico di prestigio, non vuole fare il burocrate, accetta, ma solo al patto di poter andarsene non appena avviato l’ufficio.

Clarence King e i suoi compagni del Servizio Geologico della California. King è il primo in piedi sulla destra

Rimane all’Usgs a Washington per 20 mesi, qui conosce John Hay, che diverrà Segretario di Stato e uno dei suoi migliori amici. Poi riprende a fare il consulente minerario e a viaggiare per gli Stati Uniti e all’estero: Nicaragua e Cuba, paesi dai quali rimane affascinato. Sua madre è rimasta vedova per la seconda volta e King deve mantenere lei e sua sorella. Inoltre ha uno stile di vita dispendioso: viaggi, acquisti di quadri e oggetti preziosi, vita notturna, donne. I soldi non bastano mai. King vive con i prestiti degli amici, Gardiner e Hay innanzitutto.

John Hay

Questa è la complessa vita di Clarence King quando nel 1887 conosce Ada Copeland, bambinaia nera.
Ada è nata schiava in Georgia nel 1858, dopo l’emancipazione si è trasferita a New York, dove lavora per una famiglia di Manhattan. È qui che incontra Clarence che si presenta però come James e dice di essere originario delle Indie Occidentali e di lavorare sui treni. Ada ha una ventina di anni meno di lui, ma non è un’adolescente inesperta, eppure non dubita neanche un momento che un uomo biondo e con gli occhi azzurri possa essere nero. Bisogna tenere conto che le leggi razziali dell’epoca stabiliscono che se si ha anche una sola goccia di sangue nero, si è neri, indipendentemente dalle sfumature dell’epidermide, o dal colore dei capelli.
Sta di fatto che Clarence/James e Ada si innamorano e si sposano con un rito privato poco dopo il loro incontro. Staranno insieme 13 anni, fino alla morte di lui. I matrimoni interrazziali sono illegali in molti stati e socialmente stigmatizzati ovunque. Per proteggere la loro unione, King deve mantenere la sua falsa identità non solo con Ada, ma con i suoi amici dell’élite intellettuale di Washington e New York e con l’intera comunità afroamericana di cui è entrato a far parte.

King muore lasciando più debiti che patrimonio. Tra i segreti che solo i suoi più intimi amici conoscono, c’è l’esistenza di un magazzino con alcune opere d’arte da lui acquistate, ma la loro vendita non basta neanche lontanamente a coprire i debiti. Ada riceve per anni assegni da un benefattore misterioso, che si scoprirà essere John Hay e i suoi discendenti.

Ada e suo figlio Wallace King in tribunale nel 1933

Nel 1933, ormai settantenne, Ada intenta una causa per ottenere il controllo dei soldi, ma la perde perché non riesce a provare la legittimità del suo matrimonio, né la reale esistenza di lasciti. Clarence non ha vissuto solo una doppia vita, di vite ne ha vissute molte e tutte in parallelo: lo scienziato riconosciuto dalla comunità, il viaggiatore con la passione per i tropici, il raffinato collezionista d’arte, il gaudente spiantato, il facchino di origini afro-americane con moglie e cinque figli.
Ada muore a 103 anni, una delle ultime persone nate in schiavitù, nella casa compratale da Hay a Queens, New York. La storia di Clarence King è rappresentativa delle contraddizioni degli Stati Uniti del XIX secolo: un brillante scienziato che ha contribuito a mappare e comprendere il territorio americano, ma anche un uomo che ha vissuto in prima persona l’ostacolo delle barriere razziali e sociali.

In copertina: Ada Copeland.

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Articolo di Sabina Di Franco

Geologa, lavora nell’Istituto di Scienze Polari del CNR, dove si occupa di organizzazione della conoscenza, strumenti per la terminologia ambientale e supporto alla ricerca in Antartide. Da giovane voleva fare la cartografa e disegnare il mondo, poi è andata in un altro modo. Per passione fa parte del Circolo di cultura e scrittura autobiografica “Clara Sereni”, a Garbatella.

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