Le città non sono un insieme di strade, vicoli e piazze, ma spazi da ripensare, luoghi della memoria dove abitare con consapevolezza, perché portano i segni del tempo e tracciano la storia. È questa la filosofia che anima Tutta mia la città, il progetto di Toponomastica femminile inserito nel programma europeo Erasmus+Azione KA154-YOU, un percorso di formazione e cittadinanza attiva, finanziato dall’Unione Europea, avviato il 1° luglio 2025.
L’obiettivo posto dalle autrici — giovani volontarie under 30 che orbitano intorno all’Associazione — è dare visibilità alla presenza femminile nello spazio pubblico attraverso il coinvolgimento di altri/e giovani in percorsi di conoscenza e consapevolezza della realtà toponomastica e nomenclativa dei luoghi cittadini delle quattro regioni coinvolte: Sicilia, Lazio, Toscana e Lombardia. Per farlo, si prevede l’adozione di un approccio basato sull’educazione non formale e sulla formazione tecnologica per la comunicazione: attraverso laboratori pratici, incontri on-line e mobilità interregionali, le/i partecipanti non solo acquisiranno conoscenze teoriche, ma impareranno a metterle in pratica, diventando protagonisti/e attive del proprio percorso di crescita.
Tutta mia la città si articola in due laboratori locali, uno volto ad aumentare la conoscenza sul gap di genere negli spazi pubblici e nel linguaggio di genere, e l’altro ad accrescere le competenze tecnologiche per la comunicazione. Sono previste, inoltre, quattro attività di mobilità finalizzate a creare un confronto tra/i le giovani partecipanti e a condividere le proprie esperienze.
Il primo workshop, dedicato al linguaggio di genere, mira a stimolare una riflessione critica sul paesaggio linguistico, incoraggiando l’azione responsabile e promuovendo modelli di riferimento positivi, attraverso la valorizzazione dei nomi femminili. L’obiettivo è quello di indirizzare le nuove generazioni verso scelte di vita e di studio libere da stereotipi e sensibilizzare ragazzi e ragazze sulla disuguaglianza nella rappresentazione femminile che pervade gli spazi pubblici e il nostro linguaggio. Attraverso l’analisi degli elementi dello spazio cittadino, della sostenibilità ambientale e della valorizzazione degli spazi verdi vengono affrontati temi quali la parità di genere, l’inclusione e la visibilità dell’operato femminile.
Giochi, attività ludiche e metodi learning by doing sono invece gli strumenti operativi del secondo laboratorio. L’intento è di fornire e accrescere le competenze tecniche di raccolta dati e mappatura toponomastica delle/dei partecipanti attraverso metodi di apprendimento divertenti e interattivi che possano stimolare la cooperazione e riflessioni spazio-temporali sul gap toponomastico.
Le tappe operative del progetto includono inoltre: incontri online (uno/due mensili) — finora hanno avuto luogo 4 incontri on-line, uno regionale e tre interregionali — e tre mobilità interregionali. La prima di queste si è svolta a Firenze dal 24 al 27 agosto ed è stata dedicata al Kom (Kick Off Meeting) sulla rappresentazione femminile nello spazio pubblico e sulle modalità di comunicazione e disseminazione. Come da definizione, l’incontro — prima riunione operativa e conoscitiva — ha rappresentato l’occasione per condividere il calendario delle attività e quello della comunicazione, definire le piattaforme di condivisione dei materiali e di comunicazione interna e organizzare gli incontri di coordinamento e monitoraggio. I gruppi hanno poi partecipato alla formazione WordPress, alla creazione di un mini-board di gestione e all’individuazione di linee guida per il Manuale dei giovani in parità.
La seconda mobilità si terrà a Roma dal 22 al 26 ottobre, in occasione del XIV Convegno internazionale di Toponomastica femminile. Qui, tre giovani per ogni regione avranno la possibilità di confrontarsi con decisori e decisore politiche e con esperte/i di fama nazionale e internazionale. Il convegno rappresenta anche un’opportunità per elevare la disseminazione del programma Erasmus oltre i confini del nostro Paese, mostrando come possa promuovere il cambiamento sociale, personale e ambientale.
La partecipazione di ragazze di origine straniera e di una giovane che vive in Francia creerà un “ponte” culturale verso altri Paesi.
Il 21 settembre del 2025, nell’ambito della Giornata del volontariato e della cooperazione sociale, il gruppo della Lombardia diffonderà il volantino di disseminazione del progetto Erasmus a Lodi. Qui continuerà il viaggio formativo con la terza mobilità che avrà luogo dal 12 al 15 febbraio 2026. In questa occasione due giovani per regione faranno il punto sui risultati raggiunti e sulle sfide incontrate, confrontandosi con un pubblico giovanile più vasto in occasione di OBR-One billion rising, evento mondiale con canti e balli, contro la violenza su donne e bambine, che si tiene ogni anno il giorno di San Valentino, per promuovere un amore diverso che sia all’insegna del rispetto reciproco tra i generi. Il gruppo lodigiano guiderà i/le partecipanti delle altre regioni in due itinerari di genere.
Infine, durante la quarta mobilità, dal 15 al 19 aprile 2026 a Roma, si terrà la premiazione del concorso Sulle vie della parità, l’allestimento della mostra fotografica con i pannelli delle foto premiate e si procederà alla verifica degli itinerari di genere prodotti dal gruppo laziale. Seguirà “un tuffo in Europa” con la visita di gruppo allo spazio romano dedicato al Parlamento europeo presso i locali di Esperienza Europa David Sassoli.
I laboratori in presenza si focalizzeranno sul linguaggio di genere e sulla mappatura toponomastica. Ogni momento laboratoriale sarà svolto con formatrici esperte che utilizzeranno approcci non formali, mirando a stimolare una riflessione critica. Al termine, si terranno briefing e circle time, momenti di confronto dedicati all’esposizione di pensieri e considerazioni personali in relazione al lavoro di gruppo.
La qualità degli incontri è garantita da una squadra di facilitatrici di alto livello: Maria Chiara Pulcini (Lazio), Marianna Milano (Lombardia), Ilaria Favini (Toscana), Laura Pintacrona (Sicilia) e da formatrici esperte come Maria Pia Ercolini, Danila Baldo, Paola Malacarne, Giuseppina Incorvaia, Sara Marsico.
L’attivismo giovanile dei gruppi avrà modo di concretizzarsi attraverso strumenti tangibili che saranno prodotti alla fine del progetto:
Il Manuale giovani in parità;
La pubblicazione di articoli per la rivista online Vitamine vaganti;
La realizzazione di brochure sugli Itinerari di genere in ciascuna regione.
Quello nella città di Firenze, articolato in tredici tappe, ha rappresentato la prima occasione per prendere confidenza con gli itinerari di genere, approcciando una delle modalità/contesti in cui gli stessi possono essere realizzati. L’esplorazione toponomastica e culturale volta alla valorizzazione della presenza femminile si è svolto il 26 agosto 2025 e ha avuto inizio in Piazza della Libertà; da qui, passando per Viale Matteotti, Piazza del Lungo e Via Gino Capponi si è raggiunto il palazzo della Crocetta, sede attuale del Museo archeologico Nazionale di Firenze, collegato alla Basilica della Santissima Annunziata mediante il Coretto di Maria Maddalena de’ Medici, la prima figura femminile di cui si è celebrata la memoria. Dopo l’Ospedale degli Innocenti, il percorso è proseguito fino a palazzo Medici Ricciardi, luogo dove sono state ricordate quattro donne di rilievo: Contessina de’ Bardi, Lucrezia Tornabuoni, Clarice e Alfonsina Orsini. È stata poi la volta di Piccarda Bueri e Carolina di Sassonia, celebrate in occasione della visita alla basilica di San Lorenzo. Raggiunta la targa dedicata a Maria Maddalena Morelli, sita in Via Ferdinando Zanetti, si è proseguito alla volta di Via delle Belle donne e, successivamente, della basilica di Santa Maria Novella; qui si sono ricordate la vita e le gesta di Caterina de’ Medici e di Plautilla Nella. La tappa alla stazione di Santa Maria Novella, con l’ingresso dedicato a Gae Aulenti, è stata seguita dalla visita all’officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, alla targa di George Eliot (Via Tornabuoni) e al Palazzo Vecchio, dove è stata commemorata la figura di Eleonora di Toledo. L’itinerario si è concluso sul lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici.
Il progetto non si esaurirà con la sua conclusione (ottobre 2026): le competenze trasversali che le/i partecipanti svilupperanno saranno certificate dallo Youthpass europeo e la sinergia creata spingerà sicuramente i gruppi verso altre iniziative internazionali e il primo convegno di Toponomastica inclusiva a Roma sarà il trampolino di lancio per una collaborazione che si estenderà oltre i confini nazionali.
Tutta mia la città è un investimento sul futuro, sulle nuove generazioni e sulla costruzione di una società più equa, inclusiva e consapevole… un passo importante per rendere le città finalmente a misura di donna.
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Articolo di Sveva Fattori

Diplomata al liceo linguistico sperimentale, dopo aver vissuto mesi in Spagna, ha proseguito gli studi laureandosi in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo La violenza contro le donne come lesione dei diritti umani. Attualmente frequenta, presso la stessa Università, il corso di laurea magistrale Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione.
