Teresa Dello Diaco, la Saffo salentina

Un’attività didattica di rilevante interesse intorno al tema della toponomastica femminile ci è stata trasmessa dalle docenti Sabina Missere e Rosaria Zullino che, per ragioni di organizzazione/tempistica, non sono riuscite a partecipare al concorso Sulle vie della parità, ma ritengono importante far conoscere il grande lavoro svolto in classe, conclusosi con una bella intitolazione. Protagoniste sono le ragazze e i ragazzi della classe 1C, a.s. 23/24, dell’Istituto comprensivo “Carducci-Materdona”, di Mesagne, in provincia di Brindisi.
Il progetto ha visto succedersi diverse fasi, a partire da lezioni in classe sugli aspetti di carattere metodologico riguardanti la ricerca storiografica. Dalla descrizione delle docenti veniamo a sapere che Panchine parlanti è un percorso progettuale iniziato nell’anno scolastico 2023/24 e che prosegue tutt’ora. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Mesagne e dalla Biblioteca comunale “Ugo Granafei”, che hanno collaborato con la scuola per far conoscere la storia di diverse personalità, tra le quali Teresa Dello Diaco, e di esaminare fonti bibliografiche presenti presso l’archivio della Biblioteca. L’attività è stata strutturata in modo da guidare ragazzi/e ad avere un approccio storiografico attraverso un’approfondita ricerca delle fonti presenti presso la biblioteca, ricostruendo la biografia dei personaggi che hanno lasciato una grande eredità artistico-culturale e civile ai loro concittadini e concittadine e contribuendo allo sviluppo economico-sociale e artistico-culturale di Mesagne. La scelta della classe è stata quella di valorizzare soprattutto la figura di Teresa Dello Diaco (Diago), una donna raffinata, di grande levatura morale, già riconosciuta ai suoi tempi (1762/1841) come artista dotata di notevole capacità nel campo della pittura, partecipando sia all’esecuzione di importanti opere pittoriche al fianco del suo maestro Domenico Pinca — nell’affresco presente nella chiesa matrice di Mesagne, l’angelo raffigurato nell’Ultima cena è frutto delle sue pennellate — sia lavorando in piena autonomia. Inoltre, è stata riconosciuta come la prima donna ad aver ricevuto un incarico ufficiale dal comune di Mesagne per esercitare la docenza in una scuola per giovani fanciulle locali. A Teresa Dello Diaco appartiene uno dei rarissimi scritti di contenuto pedagogico dell’epoca (La maestra del Comune di Mesagne alle sue discepole, ms., 1815), nel quale vengono fornite notizie generali sulla scuola delle fanciulle e sulle discipline in essa insegnate (lettura, scrittura, catechismo della religione cristiana, aritmetica, storia, geografia, nozioni di etica, cucito, ricamo e lavoro a mano, oltre che regole del buon costume e della decenza). Per il suo spessore artistico e culturale, fu denominata la “Saffo salentina”.

Ragazzi e ragazze hanno anche avuto il supporto di figure specializzate nel campo della storiografia locale, quali l’esperto ricercatore e giornalista dott. Angelo Sconosciuto, e hanno svolto un’attività che si è rivelata particolarmente stimolante poiché ha previsto, oltre a diversi momenti altamente formativi con cui confrontarsi, anche la realizzazione di un prodotto multimediale, compito che ha permesso ai giovani ricercatori/trici, scrittori/trici di sbizzarrirsi con la loro fantasia e mettere in campo le loro competenze informatiche.
Tale attività ha permesso alla classe di entrare in contatto con una scrittrice locale di cui non si conosceva l’esistenza e la levatura morale e artistica, rilevando quanto abbia inciso sul patrimonio culturale del territorio e comprendendo l’efficacia e la ricaduta sociale delle azioni di ogni singolo e singola cittadina. Inoltre, questa esperienza ha consentito a ragazze e ragazzi, nonostante la giovane età, di sentirsi partecipi di tale processo, cittadini e cittadine attive, sviluppando un forte senso di appartenenza, con l’orgoglio di aver dato un contributo che perdurerà nel tempo. Sulla scia dell’entusiasmo e consapevoli della validità di quanto prodotto, con l’intento di divulgare e condividere quanto appreso, si sono trasformati in “enciclopedici” e hanno condiviso le loro ricerche su Vikidia, enciclopedia multimediale per giovani leve.
La scrittura della biografia di Teresa Dello Diaco si è finalizzata all’allestimento dell’istallazione pubblica Panchina parlante, che ha dato il nome a tutto il progetto ed è stata inaugurata presso la Villa Comunale del paese alla presenza del sindaco Antonio Matarelli, della direttrice della Biblioteca comunale Alessia Gagliano, dell’assistente dott.a Sabrina Lupo, dell’assessore alla cultura avv. Marco Calò, oltre che delle ragazze e ragazzi protagonisti, delle docenti promotrici dell’iniziativa e dei genitori.

È stato anche realizzato un cortometraggio, girato presso il Castello Normanno-Svevo di Mesagne.

Il progetto ha poi visto una richiesta di intitolazione con questa motivazione: «Teresa Dello Diaco è stata ritenuta una figura degna di nota poiché ha avuto la forza e il coraggio di imporsi come artista e docente in un’epoca in cui le donne erano relegate prevalentemente alle attività domestiche, rappresentando un modello di emancipazione e un esempio da seguire per le donne del suo tempo, per quelle del presente e del futuro; così come attestato dalla documentazione giunta sino a noi e dalla forza dirompente che traspare dai suoi dipinti».

Rilevanti gli obiettivi didattici e di educazione civica raggiunti:

  • intitolazione di uno spazio pubblico a una donna del territorio per divulgarne la conoscenza e preservarne la memoria;
  • coscienza civica, senso di appartenenza a un tessuto sociale, valorizzazione dell’operato di una concittadina;
  • competenza nell’ambito della ricerca storica e della scrittura a carattere divulgativo;
  • uso didattico delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

La biografia e il cortometraggio sono visibili ai seguenti link:
https://it.vikidia.org/wiki/Teresa_Dello_Diaco
https://www.youtube.com/watch?v=MF6nsohdhfE

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, già docente di filosofia/scienze umane e consigliera di parità provinciale, tiene corsi di formazione, in particolare sui temi delle politiche di genere. Giornalista pubblicista, è vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile e caporedattrice della rivista online Vitamine vaganti.

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