Digitale e tradizionale, itinerari reali e virtuali, arte della penna e del pennello, parole e illustrazioni… Nel progetto realizzato dagli alunni e dalle alunne dell’Istituto di istruzione superiore ‘Matteo Raeli’ di Noto (SR) non c’è strumento o modalità espressiva di cui non ci si avvalga. L’armoniosa combinazione di questi elementi fa sì che prospettive diverse si intreccino tra di loro e che nuovi e differenti punti di osservazione si offrano al nostro sguardo.
Contro il fascismo visibile e invisibile: capire, smascherare, reagire. Due donne contro. La parola come arma di lotta; Cara amica, ti scrivo…; Un ponte sul futuro; Itinerari di sorellanze WooRgia e La voce ribelle di Virginia Woolf e Michela Murgia: viaggio tra parole e colori sono le parti di cui si compone il più ampio progetto che gli/le studenti hanno presentato per la sezione D-Sorellanze, nell’ambito del concorso Sulle vie della parità, indetto da Toponomastica femminile. Particolarmente apprezzato per «l’originalità della produzione […] e per aver colto appieno, attraverso la varietà e le sfaccettature degli elaborati, il pensiero di Michela Murgia e Virginia Woolf, fautrici di resistenza e lotta per la libertà», il lavoro realizzato è stato ritenuto meritevole del primo premio per il percorso Da Virginia Woolf a Michela Murgia. Genealogie femminili attraverso il tempo. Agli/alle autrici dell’elaborato si è, inoltre, riconosciuto il pregio di «aver rilevato che ieri come oggi la libertà espressiva delle donne è ancora limitata, e che è necessario servirsi del potere della parola per autodeterminarsi».

Contro il fascismo visibile e invisibile: capire, smascherare, reagire. Due donne contro. La parola come arma di lotta si presenta come un viaggio narrativo tra le righe di Istruzioni per diventare fascisti di Michela Murgia e Le tre ghinee di Virginia Woolf. Le citazioni più significative di entrambe le opere sono le tappe di un itinerario simbolico che serve a ribadire e a far comprendere. Attraverso di esse, la classe 5A del Liceo Classico dell’Istituto individua, nel contrasto alla matrice violenta di patriarcato e fascismo, lo strumento per costruire una pace duratura.


«Cara Michela,
stamane ho desiderio di dialogare con te, oltre il tempo e lo spazio.
[…] In queste mattine un po’ fredde ho passeggiato a lungo, pensando a cosa significhi essere donna e scrittrice. Mi sono chiesta: perché tra i grandi poeti e romanzieri ci sono così rare figure di donne? Non può dipendere da una mancanza di talento o di sentimenti! Perché io sento che le donne sono sotto ogni aspetto al pari degli uomini. […] L’arte è frutto di una mente androgina, di un equilibrio naturale tra maschile e femminile che permette di creare senza confini e restrizioni. Deve esserci altro: una lunga serie di ostacoli che hanno soffocato il potenziale creativo delle donne».
«Cara Virginia,
mi dispiace dirti che ancora oggi, a distanza di così tanti anni dal tuo tempo, questi ostacoli persistono. […] Se sei donna tutti attorno a te pensano che il compito principale della tua vita sia fare la mamma e la moglie; mentre tutto il resto te lo spiegheranno gli uomini.
[…] Bisogna stare attente a come ci chiamano ogni volta che ci definiscono: attraverso le parole ci danno una posizione subordinata nei rapporti di potere».
Queste epistole sono parte del carteggio tra Virginia Woolf e Michela Murgia immaginato dagli alunni e dalle alunne delle classi 4 e 5A e 4 e 5B del Liceo Scientifico dell’Iis ‘M. Raeli’ nell’ambito del lavoro Cara amica, ti scrivo…
La corrispondenza tra le due autrici — udibile inquadrando il qr code presente nella foto di seguito — si conclude con la speranza condivisa di una rivoluzione gentile che sia costruzione di una stanza collettiva, di un futuro in cui ogni donna avrà il proprio spazio di azione e non sentirà mai più dirsi «stai zitta!».


Nel video testimonianza dell’attività svolta per il progetto Un ponte sul futuro, delle studenti della 4 e 5C del Liceo Economico sociale vengono riprese nell’atto di lasciare alcuni libri di autrici in vari luoghi della città di Noto. Tra le pagine delle opere è inserito un invito al Silent reading party, l’evento celebrato in occasione della Giornata mondiale del libro in cui i/le partecipanti sono chiamate a spengere i telefoni e a leggere in silenzio, in compagnia delle/degli altri, le voci delle donne che risuonano in quelle pagine. In onore di Michele Murgia e Virginia Woolf, gli alunni e le alunne hanno realizzato due cassette in legno per i libri che verranno condivisi nella comunità del Raeli. L’obiettivo è quello di promuovere il book crossing (letteralmente “passaggio di libro”), ossia lo scambio libero e gratuito di testi che vengono lasciati in luoghi pubblici nella speranza che qualcuno/a li trovi e li legga.


Itinerari di sorellanze WooRgia è il percorso svolto dai ragazzi dell’Ipsia alla ricerca di intitolazioni nazionali e internazionali dedicate a Michela Murgia e a Virginia Woolf.
Il primo dei due itinerari virtuali realizzati attraverso l’utilizzo di travelboast è dedicato all’autrice sarda. Dalla Sicilia, dove ha inizio il tragitto, si raggiunge Cabras, città della Sardegna dove gli/le studenti locali hanno realizzato un murale in onore della scrittrice concittadina. Si passa poi per Napoli e, infine, per Roma, dove si conclude il primo itinerario animato.
Il viaggio alla ricerca delle tappe principali di Virginia Woolf inizia da Noto: da qui si parte alla volta di Londra. Dopo una breve sosta all’Università del Kent, ritorniamo in Italia: Torino, Lodi, Bologna, Roma sono le città italiane di accoglienza di alcuni murales dedicati alla scrittrice inglese. Con un salto intercontinentale arriviamo in Messico, a Gudalajara, ultima tappa nel percorso.



Il progetto realizzato dalla 5B del Liceo Artistico, La voce ribelle di Virginia Woolf e Michela Murgia: viaggio tra parole e colori, nasce dalla volontà di rendere tangibile l’eterna eredità culturale delle due autrici attraverso l’arte e lo spazio pubblico. Il lavoro si è articolato nella realizzazione di una serie di bozzetti volti a rappresentare graficamente il messaggio delle due scrittrici e il loro impatto sulla società. Uno dei tanti disegni realizzati è stato poi scelto per essere trasformato in una forma artistico-espressiva capace di dialogare direttamente con la comunità: il murale. Quest’ultimo è già stato realizzato presso via Platone, zona periferica della città di Noto. La collocazione designata contribuisce a rendere il messaggio ancora più potente: l’obiettivo è «valorizzare luoghi marginalizzati, riuscendo a veicolare un forte messaggio di inclusività, accoglienza e apertura, verso una maggiore consapevolezza collettiva».




Il lavoro didattico ha visto il patrocinio dell’Amministrazione comunale, il coinvolgimento delle realtà associative locali e, nella sua inaugurazione, la presenza di Antonio Presti, il mecenate che propone una riqualificazione sociale della Sicilia attraverso la promozione di progetti artistici di fruizione pubblica in luoghi di frontiera.
Quello a cui gli alunni e le alunne dell’Istituto hanno dato forma è un viaggio multidimensionale e pluridisciplinare sulle tracce di Virginia Woolf e Michela Murgia. Percorrendolo insieme a loro, munite della stessa fantasia e concretezza che ha fatto da guida in questo itinerario laboratoriale, riscopriamo e manteniamo viva la valenza umana e culturale del messaggio di sorellanza e di resistenza che le due scrittrici hanno lasciato alla posterità. Sarà questo il mantra che ci accompagnerà lungo il cammino verso la parità e quando, lungo il tragitto, ci sentiremo un po’ perse, alzeremo gli occhi sul futuro e, forse, se saremo fortunate, ne troveremo tracce sui muri delle nostre città, come un promemoria a ricordarci di non arrendersi mai.
Ma il viaggio di esplorazioni delle genealogie femminili che le/gli studenti del plesso “Matteo Raeli” di Noto hanno intrapreso non si esaurisce qui. Un’altra avventura, ci attende! Con i lavori delle donne. Narrazioni del Val di Noto, il progetto a cui hanno lavorato le classi 3A e B del Liceo Scientifico e 5A e B del Liceo Classico dell’Istituto, andiamo alla scoperta delle professioni femminili del territorio e del contributo che le donne hanno dato alla sua storia attraverso il loro lavoro. L’articolo Ordito del femminile, che verrà pubblicato nel numero 328, è il resoconto di questa ricognizione del passato.
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Articolo di Sveva Fattori

Diplomata al liceo linguistico sperimentale, dopo aver vissuto mesi in Spagna, ha proseguito gli studi laureandosi in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo La violenza contro le donne come lesione dei diritti umani. Attualmente frequenta, presso la stessa Università, il corso di laurea magistrale Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione.
