Donne dell’Islam

Nel numero 27 di Bibliografia vagante parliamo di donne dell’Islam. Cominciamo parlando di atlete in contesti diasporici, delle donne afgane prima e dopo il 2021, della doppia discriminazione di cui sono vittime le donne musulmane con tre articoli OA tratti da Occhialì – Rivista sul Mediterraneo islamico.
Proseguiamo con un volume sulle giovani turche negli spazi pubblici, ed una tesi dottorale sul caso di Ankara. Concludiamo con una ricerca sull’amore e la vita intima delle giovani marocchine.

Per informazioni sui criteri di scelta degli articoli/libri, vi rimandiamo alla BV 1.

Le calciatrici del collettivo “Les Hijabeuses” si impegnano per l’annullamento del divieto del velo nel calcio francese (Immagine tratta dal sito web di Amnesty International)

Fabrizio Ciocca: Islam e Sport. Atlete musulmane nei contesti diasporici (il download del pdf scarica direttamente sul pc), in Occhialì, Vol. 9/2021.
Questo articolo intende analizzare le relazioni tra Islam, sport e pratica sportiva. Negli ultimi anni, infatti, i paesi islamici hanno incrementato il loro protagonismo sulla scena sportiva mondiale, in termini di organizzazione eventi, investimenti in club calcistici stranieri come imprenditori, oltre ad un generale aumento di musulmani che praticano sport. Ma come viene interpretato il fenomeno sportivo dalla religione islamica? E come è possibile praticare sport per i musulmani e le musulmane senza infrangere le prescrizioni della loro fede? Attraverso l’analisi di varie fonti della legge islamica e di vari autori che hanno affrontato l’argomento, cercherò di rispondere a queste domande e tracciare una sorta di “visione islamica” dello sport. Segue una breve analisi dei problemi posti, soprattutto alle donne musulmane, quando affrontano la loro decisione di praticare sport in contesti occidentali.

La copertina di Burqa Queen, breve romanzo/racconto di Barbara Schiavulli

Basera Muzaffari, Ferishta Sardary, Hafiza Mohibe, Saleha Yaqubi: The situation of Afghan women before and after the Taliban government takeover in 2021, in Occhialì, Vol. 10/2022.
L’articolo descrive come i differenti tipi di governo afgano hanno influenzato il ruolo e l’impatto delle donne. L’articolo segue il percorso politico del Paese e il suo impatto sull’educazione femminile dal tempo della monarchia costituzionale, attraverso l’occupazione russa, il primo governo talebano, la repubblica islamica dell’Afghanistan fino all’attuale dittatura talebana. Vengono analizzati l’educazione delle donne e i successi nel campo dell’imprenditorialità, nonché il loro ritiro totale dalla vita pubblica e lavorativa sotto il regime dei talebani.

Spose bambine

Saida Hamouyehy: Le donne musulmane, vittime di una doppia discriminazione, in Occhialì, Vol. 11/2022.
Nel mondo occidentale troviamo la retorica del “salviamo le donne musulmane dall’oppressione dell’uomo musulmano” perché l’Islam è “violento” e “misogino”. In Europa, nonostante questa retorica voglia di “salvarle”, sono proprio loro il principale bersaglio della discriminazione. Inoltre, nei Paesi dell’Africa orientale e settentrionale, le donne sono spesso escluse dalla vita sociale a causa dell’interpretazione maschile dominante del Corano e della Sunna, e di una prolifica creazione di false ahadith. In questo articolo, attraverso l’uso di report e testi islamici, cercherò di analizzare questa doppia discriminazione delle donne musulmane, vittime di una misoginia retorica sia in occidente che nei Paesi islamici.

Selda Tuncer: Women and Public Space in Turkey: Gender, Modernity and the Urban Experience, London and New York, I.B. Tauris& Co. Ltd, 2018, 318 pp. – ISBN: 9780755638598.
Il processo di ‘modernizzazione’ della Turchia si è svolto rapidamente nel corso del secondo quarto del XX secolo. Furono istituzionalizzate riforme sociali e legali, e cambiamenti politici ed economici hanno trasformato il Paese in una società più libera, occidentalizzata. Questo volume fornisce una comprensione storica delle esperienze delle donne in questa modernizzazione tra il 1950 e il 1980, un periodo vitale dove la loro partecipazione alla vita pubblica urbana si espanse attraverso l’istruzione superiore e l’occupazione. Selda Tuncer esaminale condizioni precise che consentivano alle donne di uscire di casa e rivela il modo in cui percepivano e vivevano lo spazio pubblico urbano e le relazioni sociali. Basandosi su interviste con due generazioni di donne di Ankara e utilizzando fotografie di famiglia personali, il libro fornisce spunti preziosi sulle donne di una società prevalentemente musulmana che vivono in un contesto sociale fortemente secolarizzato. Concentrandosi sulle esperienze quotidiane delle donne, Tuncer analizza come il rapporto tra donne e spazio pubblico fosse in realtà controllato e regolato da diverse nozioni di “addomesticamento”, soprattutto nella micropolitica della vita quotidiana. Il libro getta nuova luce sui processi di genere nella costruzione della nazione, sulle trasformazioni socio-culturali e sulle connessioni cruciali tra genere, modernità ed esperienza urbana in un contesto non occidentale.
Indice su Bloomsbury (link al titolo); un estratto del volume su Amazon. Non è stato possibile trovare recensioni oltre alla prima pagina di Ebrar BegümÜstün su Gender, Place & Culture, vol. 32, n. 1/2025.

CansuOkan: Women, the city, Fear, and Safety: Urban experiences of youngWomen, the case of Ankara, Ph.D. – Doctoral Program, Middle East Technical University, 2023.
Dalla pagina si scarica direttamente il pdf della tesi.
Questo studio esamina l’impatto della paura del crimine e la sensazione di sicurezza sulla vita quotidiana delle giovani donne inurbate nel caso di Ankara. […] Sottolineando il modo in cui gli obiettivi repubblicani della modernità e del laicismo coesistono con i discorsi conservatori contemporanei nell’esperienza urbana delle donne in Turchia, lo studio esamina i modi in cui le giovani donne con un elevato livello di istruzione contestano le restrizioni esistenti nello spazio urbano di genere nella loro vita quotidiana attraverso un’analisi delle interviste approfondite condotte con 52 giovani donne.

Laura Menin: Quest for Love in Central Morocco. Young Women and the Dynamics of Intimate Lives, Syracuse University Press, 2024. ISBN 0815638299 –9780815638292.
Successivamente al 2011, anno dell’ondata di rivoluzioni e proteste in Nord Africa e Medio Oriente, nella sfera pubblica marocchina sono emerse nuove discussioni sulla libertà individuale e discorsi sui diritti umani. Una parte della cittadinanza si è mobilitata per la rimozione di un articolo del Codice penale che puniva le relazioni fuori dal matrimonio. Mentre i dibattiti sulla libertà personale e sessuale acquistano slancio, l’amore e l’intimità rimangono questioni complesse. Muovendosi tra interazioni pubbliche, clandestine e online, il volume esplora i modi creativi in cui le giovani donne affrontano il desiderio e la moralità. L’etnografia di Menin si concentra sulle giovani donne che vivono nei quartieri a basso reddito e della classe medio-bassa di una città di medie dimensioni nel Marocco centrale, lontano dall’influenza palese della vita cittadina. […] Dimostra che l’amore, in quanto fenomeno culturale e storico complesso, plasmato dall’intersezione di sviluppi socioeconomici e politici, è fondamentale per riflettere sui cambiamenti generazionali e sui dibattiti in Marocco e, più in generale, in Medio Oriente. Ciò che è in gioco nella ricerca dell’amore, sostiene, non è solo la creazione di un sé di genere e di relazioni intime, ma anche l’immaginazione della vita sociale e politica.
Indice sul sito dell’editore e su Jstor; anteprima su Amazon.
Una recensione OA di Laura Scaglioni su AAM-Archivio Antropologico Mediterraneo, Anno 27, n. 26(2)/2024

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Articolo di Rosalba Mengoni

Rosalba Mengoni 400x400

Laurea magistrale in Storia e Società, il suo principale argomento di studio riguarda l’interazione fra l’essere umano e il territorio. Collaboratrice tecnica all’Isem – Istituto di storia dell’Europa Mediterranea del Cnr, è nel comitato di redazione di Rime, la rivista dell’Istituto e fa parte del gruppo di lavoro sulla comunicazione. Cura la Bibliografia Mediterranea pubblicata sul sito istituzionale http://www.isem.cnr.it

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