Nel terzo appuntamento di Bibliografia vagante due volumi affrontano il tema dell’immagine che il mondo occidentale ha, ed ha avuto, sulle donne dell’Islam e sulle loro modalità di affrontare schiavitù e sottomissione. Seguono due articoli che parlano di due diversi casi di violenza e oppressione: il primo riguarda la deportazione di donne e bambini di famiglie afrocubane nel XIX secolo; il secondo racconta un caso di violenza interetnica nel grande mercato schiavistico di Livorno nel 1610.
Per informazioni sui criteri di scelta degli articoli/libri, vi rimandiamo alla Bibliografia vagante n. 1.

La schiavitù femminile nella storia islamica è un argomento di cui si sono sempre occupati gli uomini, lasciando all’oscuro aspetti determinanti nel comprendere le dinamiche della sopravvivenza negli arem; questo volume raccoglie dodici interventi, di studiose e studiosi, che vogliono dimostrare come diventare concubina o cortigiana nell’Islam rappresentasse una vera possibilità di scalata sociale.
Concubines and Courtesans: Women and Slavery in Islamic History, a cura di Matthew S. Gordon e Kathryn A. Hain; Oxford University Press, 2017. Il collegamento sul titolo rimanda alla versione completa stampabile in .pdf, pubblicata sul sito H-Slavery che ne riporta anche l’introduzione.
Una recensione di William G. Clarence-Smith su The English Historical Review, vol. 135, n. 574/2020.
L’incontro tra il mondo occidentale e quello islamico, le storie e i pregiudizi che hanno generato e l’autodefinizione in risposta a queste convinzioni, come le donne hanno articolato e combattuto per i loro diritti negli ultimi cinquecento anni; tutto ciò è documentato nel libro di Elora Shahabuddin: Sisters in the Mirror: A History of Muslim Women and the Global Politics of Feminism, University of California Press, 2021.
Una recensione di Nandini Deo su Journal of Asian Studies, vol. 81, n. 4/2022; due interviste con l’autrice: una su Jadaliyya (Arab Studies Journal), e una dell’Isas (Institute for South Asian Studies – Università di Berkeley) su Youtube.

Al termine della cosiddetta “Piccola guerra” di indipendenza di Cuba, il governo militare deportò dozzine di famiglie ritenute afro-cubane, in particolare di donne e bambini, in aree penitenziarie del Nord-Africa e del Mediterraneo:
Afro-Cuban women, family ties and colonial deportation to the Spanish Chafarinas Islands (1880-1883), di Albert Garcia-Balañà, sulla rivista Le Mouvement Sociale, vol. 279, n. 2/2022. Estratto Open Access in inglese e francese.
Un caso di aberrante reciprocità tra detenuti cristiani e schiavi musulmani: stupri multipli di schiave ebree a Livorno, il primo moderno centro di schiavismo leader in Italia. L’articolo ipotizza che l’assalto fosse parte di una strategia commerciale e che quindi non si trattasse di un caso isolato, ma di un fenomeno globale:
Slavery and Interethnic Sexual Violence: A Multiple Perpetrator Rape in Seventeenth-Century Livorno, di Tamar Herzig su American Historical Review, vol. 127, n. 1/2022, dove soltanto l’abstract è Open Access.
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Articolo di Rosalba Mengoni

Laurea magistrale in Storia e Società, il suo principale argomento di studio riguarda l’interazione fra l’essere umano e il territorio. Collaboratrice tecnica all’Isem – Istituto di storia dell’Europa Mediterranea del Cnr, è nel comitato di redazione di Rime, la rivista dell’Istituto e fa parte del gruppo di lavoro sulla comunicazione. Cura la Bibliografia Mediterranea pubblicata sul sito istituzionale http://www.isem.cnr.it.

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