Eravamo arrivati al Portico di Ottavia in motorino. La nostra prima passeggiata insieme. Avevamo girato per i vicoli parlando di mille cose. Poi eravamo entrati in una libreria. È un piacere sia composto che febbrile quello di iniziare a conoscere qualcuno che ci entra veramente sotto la pelle. Almeno — per me — non è mai scontato avere fiducia negli uomini, né che interesse e fiducia coincidano. Trovo molto raro incontrarne uno che non inciampi sul mio aspetto, sul mio lavoro o sul mio genere sessuale. Lui mi aveva riempita di domande, come un bambino curioso. Che libri ti piacciono? Qual è il primo libro che hai letto? Qual è il primo libro che hai amato? E il tuo libro preferito adesso?
Per il piacere di raccontarglielo, avevo iniziato a frugare tra i frammenti impolverati della memoria. Quando avevo circa quattro anni avevo imparato a “leggere” le parole di un libricino. Non avrei saputo riutilizzarle fuori dal libro, ma — in quell’ordine — conoscevo le parole a memoria. Il titolo era La scimmietta Mariù e raccontava di quella bestiola che intervistando molte specie di uccelli aveva ottenuto gli elementi per costruirsi delle ali e imparare a volare. Quando tutti i volatili — superate le iniziali perplessità — avevano visto la piccola Mariù librarsi in aria, l’avevano insignita di un casco piumato e un diploma di volo che la riconosceva come parte della loro comunità ad honorem. Mariù, un attimo dopo, scrutava i pesci dalla superficie dell’acqua chiedendosi quali nuove avventure la attendessero, magari in fondo al mare. Bello, vero? Non me ne stancavo mai.
A otto anni avevo voluto il primo libro da leggere solo per il piacere di farlo. Faceva parte della collana Piccoli Brividi e si intitolava Il campeggio degli orrori. Questo libro mi aveva convinta che la lettura facesse al caso mio. Ne volevo ancora. Mi comprarono altri Piccoli Brividi, infilando, casualmente, nella piccola pila di volumi, anche qualche “lettura femminile”. Fu così che insieme a Il fantasma del palcoscenico, La maschera maledetta, La pendola del destino, Una testa di mummia per me, Un tragico esperimento, Foto dal futuro e 1, 2, 3… Invisibile! mi ritrovai — non so come — svariati fumetti di Hollie Hobbie dove il massimo dello spasso era servire il tè ai peluche con i sottopiatti di pizzo, in una casa nel bosco perfettamente spolverata. Eppure ero sicura che mi avessero vista leggere Minaccia nel fango, perché me li avevano lasciati? Il coro degli amici di famiglia che recavano questi doni era sempre lo stesso: «Ma sì ma tu mettiglieli là, poi magari la bambina se li trova davanti e li legge». E in effetti leggevo tutto. Perché — in fondo — sentivo che potevo essere tutto. Che potevano piacermi entrambe le cose. Che la collana Le Ragazzine non avrebbe dovuto sostituire i miei Piccoli Brividi. E poi, certo che mi interessavano anche i ragazzini e i vestiti e i primi trucchi e i primi balli… Ma non solo. Io mischiavo le due cose. Eppure, per me, era inevitabile chiedermi perché per le “ragazzine” (cioè femmine come me), i titoli fossero solo questi… L’amore è un bigné non ce n’è mai abbastanza; Boy watching. Come osservare e catalogare i ragazzi di ogni specie; Ragazze è tutta una questione di stile! Per favore non vestirti da idraulico!; Accidenti! Perché non mi guarda?; Chiacchiere, segreti e fidanzati inquieti: 4 amiche allo sbaraglio; Il ragazzo dei miei sogni è diventato un incubo!; Preferisci me o quella vipera snob?; Se mi prestassi il tuo wonderbra?; Insonnia e batticuri, nuovi guai e altri amori.
Avrei potuto continuare a raccontarglielo per giorni, ma uscendo sottobraccio dalla libreria mi aveva detto: «Sarebbe bello che ne scrivessimo insieme». E avevo avuto la certezza che ci fossimo capiti.
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Articolo di Roberta Russo Vizzino

Attrice, modella d’arte e scrittrice di origine calabro-campana. Dopo un’esperienza di vita in Lettonia, attualmente abita tra Roma e Firenze. Terminata la formazione attoriale ha intrapreso un percorso universitario in Discipline, arti e scienze dello spettacolo presso l’Università “La Sapienza” di Roma e pubblicato il suo primo libro Io sono onda di mare nel 2023.
