Minna Canth 

La scrittrice Minna Canth ha avuto un ruolo importante nella letteratura finlandese. Autrice prolifica, anche come commediografa e giornalista, impegnata politicamente, sottolineò sempre l’importanza dell’istruzione per le donne, in un periodo in cui a loro era riservata solo una generica  preparazione in vista del matrimonio. 

Ulrika Vilhelmina Johnsson nacque a Tampere il 19 marzo 1844, in una famiglia modesta, tuttavia ebbe la fortuna di essere la prima donna ammessa a frequentare nel 1863 il Seminario Jyväskylä, una scuola per insegnanti, dove conobbe il futuro marito, Johan Ferdinand Canth, che sposò nel 1865. Cominciò per lei un periodo della vita votato al servizio del coniuge: preparava il cibo, attendeva ai lavori domestici e viveva, secondo lei, nel dilemma di conciliare il talento avuto da Dio nelle lettere e il ruolo assegnato da Dio come moglie e madre. Ebbe sei figli e, mentre aspettava il settimo, venne a mancare il marito e scrisse la sua prima commedia, Murtovarkaus (1882).  

Per qualcosa come cento anni la sua opera è stata classificata come realista tanto che nel 1953 venne definita “la madre del realismo finlandese”.  Anche se non fu estranea all’influenza letteraria di Tolstoj, il realismo è sicuramente uno degli aspetti più importanti della sua produzione, infatti Minna sosteneva, al pari di suoi contemporanei, che il genere realistico potesse salvare la società finlandese dai suoi mali sociopolitici, come la sudditanza delle donne, l’alcolismo, l’estrema povertà. Secondo Minna l’autore o l’autrice doveva essere onesto/a e non “abbellire” il testo, che doveva risultare uno specchio della gente, la quale, vergognandosene, poteva migliorare.  

Minna guardava alla società con occhio critico, nel desiderio di migliorarla; riscontri del suo realismo si trovano sia nelle opere teatrali che nei numerosi articoli giornalistici, i più memorabili spaziavano su libertà di culto, diritti delle donne e pacifismo. È del 1887 la sua firma a un documento per la tolleranza religiosa in Finlandia; successivamente focalizzò problematiche morali e di psicologia femminile, come in Sylvi del 1892, in cui si possono cogliere influenze ibseniane. 

Nel 1880 si trasferì a Kuopio, dopo la morte del marito, e diventò anche un’abile imprenditrice, rilevando e sviluppando l’esercizio commerciale che era stato del padre. Il successo nel lavoro le permise di sostenere economicamente la famiglia e le diede la libertà di continuare a scrivere. La sua casa diventò un importante punto di riferimento per gli/le intellettuali che raccolsero la lezione dell’accademico danese Georg Brandes, fautore dell’approccio positivista utile alla trasformazione sociale. Secondo questo pensatore la Finlandia era arretrata di molti decenni rispetto a Francia, Germania e Inghilterra e la “chiamata positivista” si concretizzò proprio nel salotto letterario di Minna, dove si raccoglievano studiosi e studiose per discutere le tesi di Zola, Darwin, Spencer e Mill. La sua formazione in svedese e finlandese le permetteva di parlare e scrivere in entrambe le lingue, ma si  adoperò per l’uso generalizzato del finlandese nelle scuole, che non era ancora diffuso come lingua di studio, e facilitò la traduzione di opere dallo svedese. L’impegno profuso per l’istruzione femminile, a partire dal saggio del 1874  Sull’educazione delle nostre figlie, la portò anche a dirigere un liceo femminile a Kuopio, per consentire finalmente alle ragazze l’accesso all’università.                                                                                   

Si tende a privilegiare l’importanza di Minna Canth nel campo della letteratura, d’altra parte è stata la prima scrittrice finlandese e alcune sue opere sono ancora lette ai giorni nostri come Anna Liisa (1895), La famiglia del prete (1891), La moglie dell’operaio (1885) perché i temi trattati sono tuttora rilevanti : responsabilità personale, senso di colpa, conflitti intergenerazionali, condizione della donna. Ma occorre sottolineare che la sua opera fu caratterizzata dall’impegno sociale e l’uguaglianza tra uomo e donna era un altro suo tema centrale: «Fintanto che la relazione di genere non si basa sull’uguaglianza, come si può parlare di amore, stato di diritto e sviluppo significativo della società?».                                                                                              

Statua di Minna Canth a Jyvaskyla in Finlandia

Minna fu stroncata da un attacco di cuore il 12 maggio 1897, a cinquantatré anni, ed è sepolta nel cimitero di Kuopio.Le è stato dedicato  un francobollo nel 1944, a cento anni dalla nascita. Nel 1946 è nata ad Helsinki un’associazione che si riunisce otto volte l’anno per conservare l’eredità di pensiero di questa autrice e la attualizza in vari settori della vita sociale. Esiste anche un Premio Minna Canth, finanziato dalla Finnish Fair Foundation, assegnato a persone il cui lavoro come scrittore/trice, imprenditore/trice o influencer sociale ispira la costruzione di una Finlandia migliore. Minna è stata la prima donna a cui il suo Paese ha  dedicato un Flag day, a partire dal 2007, nel giorno della sua nascita, il 19 marzo. 

Qui le traduzioni in francese e inglese.

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Articolo di Laura Bertolotti

BERTOLOTTI

Laureata in Scienze della Formazione a Padova, già insegnante, ha lavorato nella redazione di una rivista occupandosi della rubrica Libri. Attualmente si dedica alla promozione della lettura con recensioni, articoli su riviste (Leggere Donna, Leggendaria), presentazioni di libri, conferenze su autrici del passato e contemporanee, e si dedica al coordinamento di gruppi di lettura.

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