Il sentiero di Antonietta. Un viaggio multimediale nella Resistenza

«Il lavoro presentato ha saputo ben inquadrare il tema del ruolo delle partigiane nella Resistenza marchigiana riuscendo ad allargare il sapere dalla documentazione storica e archivistica, alla cartografia dei sentieri locali, alla testimonianza orale, nello specifico quella di Antonia Bianchi la cui biografia apre il bellissimo e-book divenendo fonte di rispecchiamento rafforzante delle gloriose storie di tante possibili partigiane marchigiane, storie ancora da raccontare. 
Inoltre, la proposta di intitolazione dell’aula “multimediale” della sede centrale dell’istituto “Alle partigiane del Monte Strega” permette di completare a nostro avviso la memoria della toponomastica locale sulla resistenza del sassoferratese, aggiungendosi all’intitolazione del piazzale della scuola, cioè: “Ai partigiani del Monte Strega”». 
Con queste parole la presidente dell’Osservatorio di Genere, Claudia Santoni, ha premiato la classe 2A e la docente Chiara Silvestro della scuola Secondaria di Primo grado, “Bartolo da Sassoferrato”, di Sassoferrato (An), il 25 maggio 2023 durante la cerimonia di premiazione all’Università di Camerino delle scuole vincitrici della VI edizione del concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche.

Un momento della premiazione

Il progetto educativo, avviato nell’ottobre 2022 presso l’Istituto “Bartolo da Sassoferrato”, ha rappresentato un’immersione appassionante nella storia della Resistenza italiana, con un focus speciale sul coraggio e l’eroismo delle partigiane del gruppo “Ferruccio”. Attraverso un approccio multidisciplinare che ha coinvolto storia, letteratura e tecnologia, ragazzi e ragazze hanno non solo acquisito una conoscenza approfondita degli eventi storici, ma hanno anche creato un legame tangibile con il passato.
Da subito, la classe 2A si è dedicata a una serie di attività per esplorare la Resistenza e il ruolo delle partigiane nella guerra di Liberazione. Dopo un primo necessario momento di ricostruzione storica e di contestualizzazione, il lavoro si è concentrato sull’analisi di documenti storiografici e sullo studio di fonti orali raccolte in volumi e saggi. 

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L’incontro con Antonia Bianchi ha fornito la chiave di volta: proprio a partire dalla storia di questa ragazza coraggiosa, i ragazzi e le ragazze hanno ricostruito la resistenza sul Monte Strega. Attraverso documentari, brani letterari come L’Agnese va a morire e l’intervista ad Antonia Bianchi, le e gli studenti hanno esplorato le vite delle partigiane, hanno toccato con mano il senso della lotta di Liberazione e i valori che hanno spinto giovani donne e giovani uomini sui vent’anni a lasciare tutto per lottare contro il nazifascismo.
Da qui l’idea di realizzare un “diario” virtuale all’interno del quale raccontare la storia di Antonia Bianchi e, accanto a questa, quella di altre partigiane del gruppo “Ferruccio”.

Utilizzando app dedicate, hanno trasformato questi racconti in e-book, creando così un archivio digitale che preserva e condivide il coraggio di queste donne.

Come ogni anno, oltre al contributo in denaro, le scuole vincitrici hanno avuto in dono anche dei libri. Tra questi i ragazzi e le ragazze di Sassoferrato hanno ricevuto Riconoscersi partigiane e partigiani. Costruzione di un’appartenenza di Chiara Donati e Marco Biancucci (ODG Edizioni, 2022). Tra le partigiane e i partigiani fotografati nel libro c’è anche Antonia Bianchi, partigiana combattente del 3° Battaglione Ferruccio tra il 1943 e il 1944. 
«Ero in collegio – ha raccontato Antonia Bianchi a Marco Biancucci mentre la fotografava per il libro – ma decisi di aderire alla Resistenza, vedendo l’esempio di mio padre antifascista che veniva perseguitato». Ci piace pensare che il volto di Antonia, immortalato in questa bella fotografia in bianco e nero di Marco Biancucci, le storie raccontate dai ragazzi e dalle ragazze di Sassoferrato e l’aula multimediale che la classe ha proposto di intitolare “Alle Partigiane del Monte Strega”, possa ispirare le generazioni future ad abbracciare i valori di libertà e giustizia che hanno guidato le partigiane durante la Resistenza.

Il bel progetto scolastico è stato poi anche premiato nel concorso nazionale Sulle vie della parità, con un Primo premio per le classi seconde, ottenendo questa valutazione: «Il progetto si contraddistingue per la capacità dimostrata dalle alunne e dagli alunni di affrontare lo studio del ruolo delle partigiane e dei partigiani del territorio durante la Resistenza attraverso il recupero di documenti storiografici e la ricerca di fonti orali, mettendo in luce, fra le altre, la figura di Antonia Bianchi.
L’ottimo lavoro di restituzione di quanto appreso, oltre all’individuazione su carta del percorso di Antonia, si è concretizzato in una raccolta di racconti verosimili, in formato e-book, che costituiscono una vera e propria pubblicazione di grande cura editoriale.
La classe ha presentato, inoltre, una proposta di intitolazione dell’aula multimediale della sede centrale dell’Istituto scolastico al gruppo delle partigiane del Monte Strega, rispondendo pienamente ai criteri del concorso».

In copertina: targa realizzata da Caterina Prato, docente di arte e artista.

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Articolo di Silvia Casilio

Silvia Casilio, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana e dal 2009 collabora con l’associazione culturale Osservatorio di genere.

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