Passage Magui

A Saint-Christophe, Comune della Valle d’Aosta, l’11 novembre scorso è nata una mostra permanente dedicata a “Magui Maguignaz Bétemps” e “L’oiseau chante encore”.

L’intitolazione del percorso nasce da un progetto realizzato dagli alunni e dalle alunne dell’Itpr Corrado Gex che nel 2022 decisero di collaborare con la nostra Associazione, Dora donne in Valle d’Aosta e con Toponomastica femminile per individuare figure femminili significative del territorio valdostano e portare avanti anche nella nostra regione quel recupero della storia e della memoria delle donne, indispensabile per progredire nella strada della parità di genere.

La scelta delle classi coinvolte è stata quella di approfondire e valorizzare la biografia di Maria Rita Maquignaz, “Magui BèTemps” per la Valle d’Aosta, una donna impegnata politicamente e socialmente, un’ insegnante e un’artista autodidatta che si era distinta per la sua capacità di coniugare diverse forme artistiche con la denuncia sociale.
Otto pannelli dedicati alla sua vita e alla sua opera, il racconto elaborato dagli studenti e dalle studentesse, hanno impreziosito il breve tratto di camminamento che collega il Municipio alla Biblioteca di Saint-Christophe.


La mostra è stata inaugurata con un pomeriggio di cultura e di festa, in cui interventi istituzionali, musica e teatro si sono alternati, coinvolgendo un folto pubblico proveniente da tutta la Valle d’Aosta.

Magui Maguignaz Bétemps

«Magui era una donna appassionata alla vita, una donna che ha deciso di dedicarla tutta alla Valle d’Aosta, alla sua comunità e alla sua identità culturale: vedere tanta gente a ricordarla è stato davvero emozionante», ha spiegato Marco Gheller, assessore all’istruzione e cultura del comune di Saint-Christophe. Come amministrazione comunale – ha continuato Gheller – siamo veramente grati al Corrado Gex perché ha fatto un ottimo lavoro di ricerca storica, riuscendo anche a coinvolgere ed appassionare le nuove generazioni. Come amministrazione siamo stati felicissimi di sposare il progetto, e l’augurio è che queste belle collaborazioni con altre realtà del territorio possano continuare».
Le sue canzoni non avevano solo funzione d’intrattenimento, ma attraverso la loro orecchiabilità diventavano un importante strumento di riflessione politica e sociale. Ciò che contava veramente per lei era la difesa della propria terra dinanzi al progresso dilagante, che stava trasformando la società valdostana sradicandone le radici culturali e linguistiche. Da qui l’uso del patois e del francese, non solo come strumenti di rivendicazione, ma come simbolo dell’attaccamento alla propria cultura e della difesa dell’identità valdostana.
Le lingue hanno sempre avuto un ruolo importante nella sua vita, contribuendo a creare una personalità estremamente ricca e poliedrica.
Sin da piccola il patois, la lingua dei genitori, e il piemontese, quello della regione in cui viveva, furono i suoi mezzi di comunicazione quotidiana. L’italiano era la lingua di uso scolastico. Il francese lo apprese sui banchi di scuola, giungendo in Valle d’Aosta.
Magui fu docente di lettere, attività svolta con dedizione e passione.
Per lei l’attività didattica non aveva solo una funzione conoscitiva, ma doveva avere un ruolo formativo, contribuendo alla costruzione e alla crescita della persona. Per questo, utilizzava il teatro come mezzo di apprendimento e metodo di coinvolgimento di tutti, come ha raccontato nella sua canzone L’écoula. Ancora oggi, Magui è ricordata come insegnante di vita, non solo da coloro che l’hanno conosciuta, ma anche da chi ha avuto la fortuna di sentire parlare di lei.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Paolo Cheney e del Presidente della Regione, Lorenzo Testolin, alla cerimonia di intitolazione ha partecipato per Dora donne in Valle d’Aosta la vicepresidente Barbara Buillas che, dopo un ricordo personale di sé bambina e di Magui , ha posto l’accento sull’importanza delle intitolazioni al femminile, dell’esempio pubblico e visibile per il cammino della parità e del riconoscimento del valore pubblico e sociale delle donne concludendo con la sottolineatura dell’importanza, forse ancora non del tutto compresa, dell’azione di associazioni come Dora donne e Toponomastica femminile nei territori.

Sara Marsico, referente di Toponomastica femminile, ha ricordato la mission dell’associazione e le fasi del progetto costruito con la Dirigente dell’Itpr Corrado Gex Bongiovanni, intervenuta con un discorso all’intitolazione, e con l’associazione Dora donne in Valle d’Aosta. Il percorso è stato poi condiviso con le professoresse Cecilia Lazzarotto, che ha guidato la classe del Corrado Gex responsabile di questa mostra, Stefania Bosco e Rosa Soresi che hanno coordinato le classi nel lavoro di ricerca che ha portato all’intitolazione del Parco giochi di Aosta a Liliana Emilia Brivio. La referente di Toponomastica femminile, dopo aver ricordato i premi vinti dalle ragazze e dei ragazzi del Corrado Gex che hanno partecipato alla IX Edizione del Concorso indetto da ormai 11 anni da Toponomastica femminile, si è soffermata sul valore della parità, di cui le 21 Madri Costituenti sono state pioniere e il cui apporto si è rivelato fondamentale nella redazione del testo della Costituzione e sul ruolo delle insegnanti, categoria di cui Magui Maguignaz Bétemps ha fatto parte. Sara Marsico ha invitato le persone presenti a frequentare il sito di Toponomastica femminile e a far partecipare le classi di ogni ordine e grado al concorso “Sulle vie della parità”, un modo per fare uscire dall’invisibilità moltissime figure femminili che hanno dato un contributo alla società, al lavoro, alla cultura , all’arte, alla politica, per aumentare il numero delle vie e dei luoghi intitolati alle donne, ma soprattutto un’occasione per le giovani generazioni di esercitare quella cittadinanza attiva a cui ci invita la Costituzione. La professoressa Lazzarotto ha illustrato poi al pubblico i pannelli della Mostra e ha raccontato tutte le fasi del progetto che ha portato all’intitolazione.
Sul palco si sono alternati i musicisti e le musiciste Luis De Jyaryot, Henri de Jyaryot, Christian Sarteur, Erik Bionaz, Davide Mancini, Katia Perret, Maura Susanna, Philippe Milleret e Yvette Buillet. In occasione dell’inaugurazione è stata riaperta anche la Biblioteca Comunale, da poco ristrutturata e ampliata.

Ha concluso la giornata lo spettacolo teatrale dei Badeun de Chouéléy, gruppo alla cui fondazione aveva partecipato Magui.

A questo link si può leggere un articolo di approfondimento sui progetti delle classi premiate al Concorso “Sulle vie della parità” https://vitaminevaganti.com/2023/02/18/attivita-didattiche-e-intitolazioni-toponomastiche/.

In copertina: alcuni pannelli del “Passage Magui”.

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Articolo di Katya Foletto

Laureata in Scienze dell’educazione, è insegnante di scuola primaria. È componente eletta per la Valle d’Aosta del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, organo di supporto tecnico- scientifico del Ministero dell’Istruzione. Fondatrice e Presidente attuale dell’associazione Dora donne in Valle d’Aosta, dal 2022 è nominata dalla Giunta Regionale Consigliera di Parità della Valle d’Aosta.

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