Donne di Carta

Dalla seconda edizione del Festival La Sicilia delle donne ideato e curato da Fulvia Toscano e Marinella Fiume è nata una guida che racconta le scrittrici e i territori che le hanno viste protagoniste.
La pubblicazione, dal titolo Donne di carta in Sicilia di Marinella Fiume (ed. Il Palindromo), può considerarsi la prima guida di genere che comprende le nove province siciliane.

Come scritto nella prefazione di Fulvia Toscano, il libro nasce «sulla scorta delle scoperte e dei contributi che al Festival sono giunti dal basso» con la costruzione di «una vera guida, a partire dai luoghi […] un taccuino di viaggio per varcare le soglie delle case di queste donne, le loro scuole, le vie che le videro bambine, le aule di università, le biblioteche, i musei, i camposanti, le semplici strade che accolsero i loro passi come fumo nel vento».
Marinella Fiume, in questo affascinante viaggio, riesce non solo a farci scoprire questi luoghi, a volte sconosciuti e lontani dalle rotte turistiche usuali, ma li inserisce in un contesto storico e territoriale più ampio che fornisce al viaggiatore o alla viaggiatrice l’occasione di visitare anche località note con uno sguardo diverso, fornendo un bagaglio di conoscenza e di emozione quasi mai evidenziato dalle pubblicazioni di questo genere. Nel libro sono inseriti tre grandi itinerari di viaggio: il primo attraversa le province di Messina, Catania e Siracusa, il secondo Ragusa, Enna e Caltanissetta e l’ultimo Palermo, Trapani, Agrigento offrendo così possibilità, a chi ha poco tempo, di potere eventualmente scegliere anche solo una parte del vasto territorio siciliano.

Mappa delle donne di carta in Sicilia

Il primo itinerario, parte dalla Catania di verghiana memoria, «città di fuoco e di mare» e ci conduce alla scoperta dei luoghi di Goliarda Sapienza che trascorse la sua infanzia nei reticoli del quartiere di San Berillo ma anche, della meno nota, avvocata Anna Ruggieri impegnata attivamente nelle battaglie antimafia. Poco lontano, a Misterbianco, percorreremo i luoghi della poeta Maria Lo Monaco innamorata dei classici italiani e a Valverde i luoghi di Luisa Adorno. In realtà quest’ultima si chiamava Mila Curradi e usava lo pseudonimo per salvaguardare la privacy del suocero prefetto. Tra la descrizione della Riviera dei limoni e i caratteristici borghi marinari di cui si raccontano le storie e si consigliano i siti da visitare, le pagine ci portano alla scoperta della poeta e saggista Pinella Musumeci, per proseguire verso Giarre e Riposto e conoscere le scrittrici Angela Barbagallo e Maria Musumeci.
Un altro itinerario è quello che conduce a Paternò e al suo castello sulle orme della regina Bianca di Navarra, sovrana di Sicilia dal 1402 al 1416. Altri luoghi della provincia catanese e altre donne di carta si scopriranno a Linguaglossa, (anche patria di streghe) ma soprattutto di donne toste, estreme e decise…coraggiosamente disposte a infrangere i limiti del loro genere], a San Cono, a Caltagirone, a Militello Val di Catania. In quest’ultimo borgo, tra i più belli di Sicilia, proprio nel castello, nel 1473, si consumò il femminicidio di Donna Aldonza Santapaula dei Marchesi di Licodia.
Spostandoci nella provincia di Siracusa approdiamo a Noto la patria di Mariannina Coffa, la Saffo di Sicilia e nella vicina Avola conosceremo Beatrice Calvo Salonia e Adelia Bonincontro Cagliola, “donne d’amore e d’intelletto”. A Floridia cammineremo nei luoghi della giornalista Chiara Palazzolo e a Canicattini Bagni in quelli delle sorelle Teresa e Laura Carpinteri.
L’itinerario dedicato a Messina è molto ampio e vario. La città dello Stretto viene definita città di donne risolute e combattive come le nobiles matronae o le famose eroine risorgimentali, di cui Letteria Montorio è un esempio. Sempre Messina fu la città che diede i natali a Laura Gonzenbach, testimone della tradizione orale e fondatrice dell’etnostoria della Sicilia orientale e fu anche città d’elezione di Maria Accascina, una delle figure più rappresentative della storiografia artistica siciliana. Dallo Stretto di Messina e dal suo incantevole panorama riemerge la poeta Maria Costa e si possono visitare le case basse abitate dai pescatori, le stradine odorose di pesce e di sale dove lei, libera, a dispetto dell’epoca in cui viveva, andava in giro da sola in bici indossava minigonne e rifiutava proposte di matrimonio, dato che il suo vero e unico amore era il mare, protagonista di tutta la sua produzione letteraria. L’itinerario continua a snodarsi nella provincia messinese: da Tusa a Patti, da Sant’Angelo di Brolo a Milazzo fino alle isole Eolie. E in questo percorso conosceremo, tra le altre, le storie di Maria Caterina Franco, Maria Pina Natale, Mariachiara Messina, Helle Busacca e quella molto singolare di Francesca Mancusio Mirabile, prima patentata d’Italia. Non solo, comunque, il racconto di donne istruite e benestanti, ma anche quello delle gelsominaie, delle incartatrici di limoni, delle calzettaie, delle ricamatrici e delle maestre. Infine Thea, la donna più antica della Trinacria vissuta tra 14 e 15 mila anni fa, i cui resti furono ritrovati negli anni Trenta nella grotta di San Teodoro in territorio di Acquedolci.
Nel secondo itinerario che comprende le provincie di Ragusa Enna e Caltanissetta ci si immerge in luoghi non solo colmi di bellezze naturali e artistiche, ma anche luoghi di impegno civile e pacifista come avvenne nella cittadina di Comiso. In questo peregrinare riecheggia forte il “No alla guerra” di Maria Occhipinti con il suo romanzo Una Donna di Ragusa. Caltanissetta racconta la straordinaria storia di Elvira Mancuso che, già nel 1907, denunciava la condizione subalterna delle donne della borghesia incitandole a ribellarsi. Enna, invece, racconta la scrittrice e saggista Anna Maria de Francisco Aveni. Marinella Fiume ci ricorda, inoltre, che a Enna si trovava la cosiddetta Rocca di Cerere, un altare a cui si accedeva da una rampa intagliata nella roccia, uno spazio sacro in riferimento al mito di Demetra e Kore.
Nell’ultimo itinerario ovviamente la città di Palermo riaccende la memoria di tante donne: la poetessa Rosina Muzio Salvo e la “Legione delle Pie sorelle” la nobildonna Concettina Ramondetta Fileti che denunciò la tirannia del governo borbonico, la poetessa Giuseppina Turrisi Colonna con la palermitana d’adozione Emma Perodi, ingiustamente ricordata come autrice del volume Le novelle della Nonna ma nella realtà importante pedagogista, traduttrice, saggista, giornalista che annovera circa 400 pubblicazioni. Sempre Palermo ricorda Angela Lattanzi Daneu che si prodigò per salvare il patrimonio librario durante la Seconda guerra mondiale, come Jole Bovio Marconi che, nello stesso periodo, salvò i preziosi reperti del Museo Salinas. E ancora la scrittrice Livia De Stefani, la giornalista Giuliana Saladino e Maria Emma Alaimo che considerava sua casa la Biblioteca Comunale di Palermo. Tra tante donne colte e impegnate spicca la figura di una sarta popolana: Agatuzza Messia, nata nel quartiere Borgo Vecchio, che fu balia di Giuseppe Pitrè. Lo studioso etnologo siciliano la definì «la più valente tra le narratrici» e da lei apprese – e si avvalse per le sue pubblicazioni – i riti, i racconti, le tradizioni, gli usi e i costumi del popolo siciliano.
Nella provincia palermitana il viaggio ci porta alla scoperta della singolare figura di Pepita nella splendida Cefalù e quando dal mare arriviamo a Polizzi Generosa, nel cuore del Parco delle Madonie, conosceremo Carol Lunetta Cianca che iniziò a scrivere a cento anni. Polizzi Generosa viene anche raccontata come patria di un leggendario culto di Iside «dea di tutti gli dèi, madre e regina, responsabile della fertilità della Terra». Spostandoci ad Alia ci imbatteremo, oltre che nelle Grotte della Gurfa, nella tormentata storia di Maria Ermegilda Fuxa definita “l’Alda Merini siciliana”.
Partendo sempre da Palermo ma dirigendoci, questa volta, verso la costa occidentale della Sicilia, altri luoghi e altre donne: dalla maestra Raffaella Maria Mancuso nata ad Alcamo ma vissuta a Partinico, soprannominata la “capinera solitaria”, alla popolana Carmela Galante detta Millie, protagonista della prima storia al femminile dell’emigrazione a Castellamare del Golfo. Le Donne di carta ci conducono fino a Trapani e poi a Marsala con la sua Sibilla e il suo antico antro e la conoscenza molto più recente di Elisa Trapani, una delle firme rosa più note.
Continuando il tour si arriva ad Agrigento, la città della Valle dei Templi e del parco letterario Luigi Pirandello. Ma non di soli uomini è fatta la storia di questo pezzo di Sicilia e tra le donne Maria Alaimo, saggista e critica letteraria, e la sua storia di indipendenza e realizzazione professionale non comune allora per una donna, e le donne di Ravanusa, tra cui la poeta Maria Stella Filippini profuga d’Africa.
Nella Valle del Belice proprio a Sambuca di Sicilia, l’antica Al-Zabut, Borgo dei Borghi nel 2016, era nata Antonella Maggio, una donna sempre impegnata politicamente contro la mafia e in favore dei diritti delle donne. Antonella, scomparsa prematuramente, era «sempre da parte degli ultimi contro le ingiustizie sociali».
Così si concludono questi itinerari dove la potente bellezza dei luoghi si intreccia mirabilmente con la bellezza delle anime di queste donne scrittrici e con il loro brillante intelletto. «E se le viaggiatrici e i viaggiatori avranno colto attraverso queste figure di donne portate alla luce l’anima più vera e profonda dei luoghi, saremo riuscite nel nostro intento, perché da quel viaggio essi non saranno ritornati per sempre, né saranno quelli che erano quando sono partiti».
Il libro è corredato dalle schede biografiche di tutte le donne raccontate (che elenchiamo di seguito) e da una cartina con luoghi e itinerari specifici.
Buon viaggio e buona conoscenza.
Maria Accascina, Luisa Adorno, Maria Alaimo, Maria Emma Alaimo, Rosa Maria Ancona, Autrice dell’Odissea, Angela Barbagallo, Isabella Dorotea Bellini di Guillon, Genoveffa Bisso, Adelaide Bernardini, Bianca di Navarra, Jole Bovio Marconi, Helle Busacca, Adelia Cagliolo Bonincontro, Beatrice Calvo Salonia, Teresa Carpinteri, Maria Clara Cataldi, Maria Celeste Celi, Mariannina Coffa, Maria Costa, Giuseppina Crispi, Nina da Messina, Anna Maria De Francisco Aveni, Cecilia Deni, Livia De Stefani, Laura Di Falco, Caterina Giulia Donegani, Carmela Falsone, Maria Stella Filippini, Jessica Grisafi, Nicoletta Portelli Lauricella, Luisa Trenta Musso, Angelina Tricoli, Concettina Ramondetta Filetti, Sarina Firrarello Fichera, Giselda Fojanesi, Maria Caterina Franco, Maria Ermegilda Fuxa, Carmela Galante, Bianca Garufi, Clelia Adele Gloria, Laura Gonzenbach, Maria Angela Graziano, Jolanda Insana, Angela Lattanzi, Alessandra Lavagnino, Maria Lo Monaco, Carol Lunetta Cianca, Rosa Maganuco, Antonella Maggio, Francesca Mancusio Mirabile,Raffaella Mancuso Bonura, Elvira Mancuso, Margherita Margani Nicosia, Lillina Maugeri Recupero, Agatuzza Messia, Annie Messina, Maria Messina, Mariachiara Messina, Marianna Missale, Pepita Misuraca, Letteria Montoro, Maddalena Morano, Maria Pina Moresca Natale, Pinella Musumeci, Maria Musumeci Giarrizzo, Rosina Muzio Salvo, Carmelina Naselli, Cettina Natoli Ajossa, Tecla Navarra Masi, Maria Occhipinti, Chiara Palazzolo, Emma Perodi, Daphne Phelps, Antonietta Raso Rosa, Christiane Reimann, Isabella Rizzari, Anita Saitta Basile, Giuliana Saladino, Goliarda Sapienza, Ignazina Scandariato, Mariarita Sgarlata, Amalia Tomaselli, Elisa Trapani, Giuseppina Turrisi Colonna e Francesca Vinciguerra.

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Articolo di Ester Rizzo

Giornalista. Laureata in Giurisprudenza e specializzata presso l’Ist. Sup. di Giornalismo di Palermo, socia Sil, collabora con varie testate on line, tra cui Malgradotutto e Dol’s. Per Navarra editore ha curato il volume Le Mille. I primati delle donne. Autrice dei saggi: Camicette Bianche , Donne Disobbedienti , Il labirinto delle perdute e i romanzi storici Le ricamatrici e Trenta giorni e 100 lire, sempre per Navarra editore.

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