La cucina vegana. Pane di lenticchie

Il pane di lenticchie è una variante sfiziosa e proteica del pane, che ci aiuta a rafforzare le porzioni di legumi raccomandate in ogni dieta ben bilanciata.
Questa ricetta prevede anche il recupero del pane raffermo, è quindi perfettamente antispreco.
Le lenticchie, come tutti i legumi, arricchiscono il terreno in cui crescono, e per questo sono usate nella rotazione delle colture.

Ingredienti:

  • 250 grammi di lenticchie già cotte (anche in scatola);
  • 200 grammi circa di pane raffermo;
  • 1 bicchiere di latte vegetale non dolce;
  • 1 cipolla;
  • Prezzemolo tritato;
  • Qualche cucchiaio di olio;
  • Sale;

Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 20 – 25 minuti

Procedimento:
Spezzettate il pane in una ciotola e bagnatelo con il latte, avendo cura di muovere quest’ultimo di sotto in su, di modo che si ammorbidisca senza disfarsi: basteranno pochi minuti.
Tritate la cipolla e fatela soffriggere a fuoco dolce in due o tre cucchiai d’olio. Quando comincia a diventare trasparente, unite il prezzemolo, fate insaporire e spegnete.
Mettete nel mixer il pane strizzato dal latte, le lenticchie già cotte, il soffritto di cipolla e prezzemolo, e frullate fino a ottenere un composto cremoso: se fosse troppo liquido aggiungete del pangrattato, se fosse troppo asciutto, aiutatevi con altro latte. Regolate di sale.
Preparate uno stampo da plum cake foderato con cartaforno bagnata e ben strizzata, e versate il composto, livellandolo bene.
Passate in forno già caldo a 200° e fate cuocere per 25 – 30 minuti, o finché non vedete la superficie ben dorata.
Sfornate il pane e lasciatelo raffreddare prima di affettarlo.
È ottimo sia in alternativa al pane tradizionale che come base per tramezzini o sandwich.

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Articolo di Paola Bortolani

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Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato  in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).

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