Alice Pomiato, una divulgatrice ambientale

Alice Pomiato è una voce appassionata e innovativa nel panorama della sostenibilità e degli stili di vita consapevoli. Nel 2018 ha deciso di trasformare la sua carriera per allinearla ai suoi valori più profondi, abbracciando una missione che punta a sensibilizzare e ispirare su temi ambientali e sociali. Questa scelta coraggiosa ha portato alla nascita, nel 2020, di aliceful, un progetto unico attraverso il quale condivide conoscenze sulla sostenibilità e promuove stili di vita più responsabili e autentici.

Con un approccio dinamico e creativo, collabora con scuole, enti, associazioni, aziende e privati, offrendo consulenze, percorsi di formazione e contenuti innovativi. La sua presenza in eventi come speaker o moderatrice le permette di trattare argomenti cruciali in modo coinvolgente e interdisciplinare, con una capacità disarmante nel catturare l’attenzione e stimolare riflessioni sicuramente impegnative.

Ma la sua influenza non si ferma qui. È diventata una figura di spicco sui social media, dove utilizza piattaforme come Instagram per condividere idee, aggiornamenti e consigli pratici sulla sostenibilità e sulla cittadinanza attiva e la sua capacità di connettersi direttamente con la community la rende una fonte di ispirazione concreta e accessibile per chiunque la segua. Tra le sue esperienze più importanti, spicca la partecipazione al Festival della Statistica, dove ha raccontato il suo lavoro come content creator e formatrice nel campo della sostenibilità. Non meno rilevante è stata la sua presenza in diversi eventi TEDx, durante i quali ha condiviso idee e competenze, ispirando un cambiamento positivo verso stili di vita meno impattanti.
Con il suo impegno e la sua energia, Alice Pomiato non si limita a promuovere la sostenibilità: la trasforma in una causa entusiasmante, accessibile e profondamente personale, dimostrando che anche le piccole azioni possono generare un impatto globale. Aliceful non è, quindi, solo un progetto: è un movimento che invita tutti/e a fare la differenza, un passo alla volta.

Il primo TEDx, intitolato L’impatto ecologico ed etico dei cibi animali, si concentra sulle conseguenze ambientali ed etiche legate al consumo di prodotti di origine animale. La divulgatrice ambientale affronta il tema con chiarezza, analizzando l’impronta ecologica della produzione di carne e latticini; mette in luce come questa incida negativamente sul clima, ricordandoci che il settore zootecnico è una delle principali cause dei cambiamenti climatici, responsabile di una significativa quota di emissioni di gas serra, tra cui il metano, particolarmente dannoso. Spiega, poi, come l’allevamento intensivo contribuisca alla deforestazione — necessaria per sostentare i pascoli e le coltivazioni di mangimi — e al consumo critico di risorse idriche che aggravando ulteriormente gli effetti dannosi sugli ecosistemi. Inoltre, non si limita a trattare gli aspetti ecologici, ma approfondisce anche le condizioni spesso drammatiche in cui vivono gli animali negli allevamenti: spazi angusti, mancanza di libertà di movimento e pratiche crudelmente lesive come il taglio delle corna o delle code senza anestesia —  elementi che ci fanno dubitare del benessere degli animali e dell’etica nella gestione delle risorse naturali. Il suo approccio, però, non si limita alla mera critica. Pomiato propone alternative concrete per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il rapporto etico con il cibo: suggerisce di orientarsi verso diete a base vegetale, che hanno un’impronta ecologica molto più contenuta rispetto ai prodotti animali (si vedano le diverse impronte di carbonio o carbon footprint https://www.zerosmart.co.uk/post/how-much-does-being-vegan-reduce-my-carbon-footprint-by): fra queste, incoraggia soprattutto stili di vita più consapevoli, come il veganismo, che possono fare una differenza significativa sia a livello individuale che collettivo. Alice spiega anche il potenziale delle proteine vegetali — come legumi, cereali e frutta secca — e delle nuove tecnologie alimentari, come le carni sintetiche o alternative vegetali, dal gusto sempre più sorprendente e ottimo. Queste innovazioni non solo potrebbero ridurre la dipendenza dall’allevamento intensivo, ma rappresentano anche una via verso modelli di regimi dietetici più equi e sostenibili. Nel suo intervento, invita infatti il pubblico a riflettere sulle proprie scelte e a intraprendere azioni concrete per contribuire a un mondo migliore, passo dopo passo. Per far questo, porta esempi reali per far comprendere quanto sia inefficiente l’allevamento animale rispetto alla produzione di alimenti vegetali: ad esempio, basti pensare che per produrre un chilo di carne di manzo servono migliaia di litri d’acqua e grandi quantità di mangimi, spesso coltivati a scapito della biodiversità. Il suo messaggio è semplice ma potente: le scelte di ogni individuo, se adottate su vasta scala, possono fare la differenza, generando un risvolto significativo per il pianeta e per tutte le forme di vita che lo abitano.
In un altro dei suoi interventi più ispiranti, La chiave per la trasformazione personale e collettiva, esplora il potenziale delle crisi — personali e globali — come catalizzatori di cambiamenti profondi e positivi. Con uno stile coinvolgente, ci invita a vedere nelle difficoltà non solo ostacoli, ma preziose opportunità di crescita e rinnovamento. Pomiato apre il discorso con una riflessione: le crisi fanno parte della vita e sono inevitabili, ma il modo in cui le affrontiamo può fare la differenza. Piuttosto che evitarle o temerle, ci sprona a considerarle come momenti di svolta, capaci di generare nuove idee e soluzioni innovative. In questa visione, la parola “crisi” assume un significato trasformativo, diventando sinonimo di rinascita. Il cuore del suo messaggio ruota attorno alla consapevolezza, vista come il motore essenziale per il cambiamento. La divulgatrice sottolinea che senza comprendere a fondo le sfide che ci troviamo di fronte — dal cambiamento climatico alle disuguaglianze sociali, fino alle crisi sanitarie globali — è impossibile adottare azioni realmente efficaci. La trasformazione, dice, non è un traguardo statico, ma un processo in continua evoluzione: è il viaggio di chi si mette in gioco, impara dagli errori e si evolve costantemente, sia come individuo sia come parte di una comunità globale. Passando dal piano personale a quello collettivo, ci mostra come le crisi possano essere il punto di partenza per rivoluzioni sociali, culturali ed economiche. Per lei, la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un equilibrio tra benessere sociale, giustizia economica e rispetto per la natura. Promuovere uno stile di vita sostenibile, spiega, non significa rinunciare, ma abbracciare un modo di vivere più appagante, in armonia con le persone e con ciò che ci circonda. Alice esplora come le crisi possano stimolare cambiamenti sociali, culturali ed economici, enfatizzando che la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche gli aspetti sociali ed economici. Promuovere la sostenibilità significa creare una società equa, con risorse distribuite giustamente e un rapporto armonioso con la natura. La sostenibilità non deve essere vista come un sacrificio, ma come un’opportunità per una vita più equilibrata e soddisfacente. La trasformazione verso questi modelli richiede l’impegno di tutti/e — individui, aziende, governi e istituzioni. Ogni azione individuale, dal consumo responsabile alla partecipazione sociale, contribuisce a un cambiamento collettivo che costruisce una comunità globale più equa e preparata ad affrontare le sfide future.

In copertina: Alice Pomiato.

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Articolo di Nicole Maria Rana

Nata in Puglia nel 2001, studente alla facoltà di Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Appassionata di arte e cinema, le piace scoprire nuovi territori e viaggiare, fotografando ciò che la circonda. Crede sia importante far sentire la propria voce e lottare per ciò che si ha a cuore.

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