Il passato ha un cuore nascosto, e prima o poi batte più forte del presente.
Roma, con i suoi angoli pieni di storia e le sue case intrise di segreti, fa da sfondo a una storia avvolgente, dove memoria e destino si intrecciano. Alice, una giovane donna alla ricerca della sua strada, si ritrova tra le mura di un’abitazione che custodisce un mistero. È qui che il passato torna a bussare, rivelando segreti sopiti, amori taciuti e legami che sembravano dimenticati.
Con Cuore nascosto, Ferzan Özpetek torna a incantarci con una storia intensa, avvolta in un’aura di mistero e nostalgia: tra segreti familiari, rivelazioni sorprendenti e personaggi indimenticabili, Özpetek conferma la sua capacità di trasformare le emozioni in parole, regalandoci un romanzo sulla forza delle storie, sul peso dei ricordi e sulla capacità dell’amore di superare il tempo.
La storia segue Alice, una giovane siciliana il cui incontro con la misteriosa “zia” Irene all’età di sei anni segna l’inizio di un viaggio che la porterà a scoprire aspetti nascosti della propria identità. Dodici anni dopo, Irene le consegna una chiave tanto reale quanto simbolica, aprendo la strada alla realizzazione del suo sogno di diventare attrice. Attraverso una casa ricca di memorie nel cuore di Roma, Alice si confronta con il passato e il presente, svelando legami profondi e segreti che influenzeranno il suo percorso di vita e la costruzione del suo futuro.
In Cuore nascosto, il regista ci regala una riflessione profonda sull’amore, esplorato nelle sue molteplici sfaccettature: questo sentimento non è mai trattato in maniera semplice o superficiale, ma diventa una forza trasformativa che cambia le persone, le sfida e le rende più consapevoli di sé. Alice, la protagonista, vive il suo rapporto con l’amore in modo totalizzante, scoprendo quanto possieda un potere di cambiamento che si radica nelle emozioni più intime. Come nei suoi film, Özpetek dipinge l’amore con quella delicatezza cinematografica che caratterizza il suo stile, fatta di piccoli gesti, sguardi silenziosi e dettagli che raccontano molto più di mille parole. Il titolo stesso, Cuore nascosto, ci suggerisce che questo amore non è mai completamente visibile, svelato: ci sono segreti nel passato dei personaggi, sentimenti difficili da affrontare, relazioni che sono state costrette a rimanere nell’ombra, spesso per le convenzioni sociali o le paure personali. Questi legami nascosti diventano una parte essenziale della narrazione, aggiungendo un velo di mistero che rende tutto più intrigante e profondo. In particolare, il rapporto tra Alice e Irene non è solo quello tra due donne, ma tra due generazioni, come un passaggio di testimone che porta con sé la saggezza del passato. Irene, con il suo atteggiamento materno, non solo aiuta Alice a scoprire sé stessa, ma le insegna anche il valore della memoria e della tradizione familiare. In un certo senso, Irene è la chiave per capire non solo il passato della protagonista, ma anche il suo futuro. È attraverso Irene che Alice impara che l’amore non è solo un sentimento da vivere, ma anche un’eredità da comprendere. Ma il viaggio di Alice non è solo una scoperta sentimentale: è un vero e proprio percorso interiore. Impara a fare i conti con il suo passato, a perdonarsi e a rinascere. L’amore, dunque, diventa anche una forma di crescita personale, di accettazione e di evoluzione: non è mai semplice, ma è sempre sincero e umano; è un amore che, pur nel dolore, riesce a essere la chiave per la comprensione e l’evoluzione di chi lo vive.
Altrettanto rilevante, è il legame tra memoria e identità costruito attorno a un intreccio di segreti del passato che riaffiorano, a poco a poco, e che finiscono per influenzare non solo il presente, ma anche il futuro dei suoi personaggi. Questo elemento richiama alla nostra memoria che il passato non scompare mai del tutto, ma è sempre presente in ciò che siamo. In questo romanzo, la memoria diventa una sorta di ombra che accompagna le protagoniste, modellando le loro vite e le loro scelte. Il passato, nel romanzo, non è solo un ricordo: è anche un labirinto di storie non dette, verità nascoste e scelte fatte in un’altra epoca. Alice, attraverso il suo legame con Irene, si confronta con decisioni che parlano di un tempo diverso, in cui le convenzioni sociali e la necessità di proteggere qualcuno impedivano la piena espressione dei sentimenti. Özpetek ci mostra con delicatezza come il peso di queste esperienze passate possa condizionare le nuove generazioni. E, soprattutto, ci insegna che per trovare la propria identità, bisogna fare i conti con il passato, affrontarlo senza paura di ciò che potrebbe emergere.
Cuore nascosto non è solo una riflessione sulla memoria storica, è anche un viaggio personale per Alice. Mentre scopre i segreti di Irene e della casa, si avvicina a una comprensione più profonda di sé stessa. In questo processo, la memoria diventa una sorta di specchio che la aiuta a riflettere su chi è e su chi vuole diventare. Scavare nella storia degli altri significa anche interrogarsi sulla propria vita, sulle proprie scelte e sulla direzione che si vuole prendere. Per Özpetek, il ricordo non è mai solo un fatto individuale, ma anche un fatto collettivo: tramandare, raccontare, condividere significa mantenere vive le emozioni, i sentimenti e gli insegnamenti che ci legano reciprocamente.
In Cuore nascosto, poi, l’ambientazione gioca un ruolo cruciale nel dar vita alla storia e riflettere le emozioni dei personaggi. Roma non è solo il luogo dove si svolgono gli eventi, ma una vera e propria protagonista che accompagna la crescita di Alice. I suoi vicoli, le piazze e le case antiche creano un’atmosfera intima e sospesa nel tempo, dipinta con lo sguardo nostalgico e affettuoso di Özpetek nei confronti dell’amata capitale. La casa di Irene diventa un archivio di ricordi: ogni angolo, ogni oggetto custodisce una storia che aspetta di essere rivelata, e per Alice, esplorare questi spazi significa immergersi nella vita di chi l’ha preceduta. Ogni passo all’interno di quella casa la avvicina al passato di persone che hanno vissuto un tempo diverso, ma che, in qualche modo, sono ancora presenti nelle cose che hanno lasciato dietro di sé. Questo ci ricorda che il passato non scompare mai davvero; è sempre parte di chi siamo e di ciò che diventiamo. La città, invece, con il suo calore e la sua accoglienza, è lo sfondo ideale per la protagonista che affronta nuove esperienze e scoperte. I caffè affollati, i teatri che sanno di storia, le strade romane che si snodano tra il caos e la quiete diventano luoghi di incontri, confronti e rivelazioni. Qui, Alice si confronta con le proprie emozioni, le proprie paure e le nuove esperienze che la cambiano. L’autore restituisce la calda accoglienza di una città che, pur nella sua frenesia, sa offrire un senso di rifugio e di calore, un elemento costante nelle sue narrazioni. D’altro canto, la Sicilia, terra natale di Alice, rappresenta invece le sue radici e il legame con il passato. Il contrasto tra i due luoghi aggiunge un ulteriore strato simbolico alla storia, evidenziando il legame tra il passato e il futuro della protagonista. Ogni spazio, dalla casa di Irene alla luce di una stanza o al suono della pioggia, contribuisce a creare un’atmosfera intima ma misteriosa. L’ambientazione in Cuore nascosto non è un semplice sfondo, è un elemento che amplifica le emozioni della storia, diventando specchi dell’interiorità della protagonista.
Se siete alla ricerca di atmosfere poetiche e il fascino dei segreti sussurrati tra le pagine, e se cercate un racconto che parli di cambiamenti, scoperte e connessioni umane, questo libro è una lettura imprescindibile. Non solo un romanzo, ma un’esperienza che vi trasporterà nel cuore di Roma e della Sicilia, alla ricerca dei segreti nascosti che ci aiutano a definire chi siamo veramente.

Ferzan Özpetek
Cuore nascosto
Mondadori, Milano, 2024
pp. 204
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Articolo di Nicole Maria Rana

Nata in Puglia nel 2001, studente alla facoltà di Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Appassionata di arte e cinema, le piace scoprire nuovi territori e viaggiare, fotografando ciò che la circonda. Crede sia importante far sentire la propria voce e lottare per ciò che si ha a cuore.
