Ricorrenze e intitolazioni

Ogni anno nel mese di maggio si celebrano varie ricorrenze, prima fra tutte la Festa della mamma, la seconda domenica; il giorno 12 è la Giornata mondiale della Fibromialgia, una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati a vari disturbi. Ben più liete le altre festività annuali, che non a caso si sposano entrambe perfettamente con le finalità di Toponomastica femminile e con lo scopo di offrire a bambine e ragazze stimoli verso appaganti studi scientifici.
La prima è infatti la Giornata internazionale delle Donne nella Matematica, detta brevemente May 12, in cui si ricorda la data di nascita di Maryam Mirzakhani, la prima e per ora unica donna a ricevere la prestigiosa Medaglia Fields per la Matematica nel 2014, e l’unica persona iraniana, venuta a mancare prematuramente tre anni dopo per un cancro al seno. La celebrazione, relativamente recente, è nata nel 2018 su proposta del Women’s Committee of the Iranian Mathematical Society, fatta propria dalle principali società scientifiche del mondo, con l’obiettivo di incoraggiare le giovani donne a intraprendere una carriera in ambito matematico-tecnico-scientifico attraverso studi universitari e specializzazioni successive. Nata a Teheran nel 1977 e morta a Palo Alto, in California, Maryam dimostrò fino da giovanissima le sue attitudini, vincendo ben due volte le Olimpiadi internazionali della matematica, prima studente iraniana; laureata a soli 22 anni e divenuta in seguito docente all’Università americana di Stanford, ha dato importanti contributi nell’ambito della geometria parabolica, della teoria ergodica e della geometria simplettica e si è distinta per le capacità comunicative, diventando un modello da imitare per le/gli studenti del suo Paese.

Maryam Mirzakhani

L’altro anniversario che si festeggia è la nascita di Florence Nightingale (Vv n. 9), ritenuta la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne. Si celebra quindi in tutto il mondo la professione di infermiere e infermieri che svolgono il loro lavoro con impegno e altruismo per il bene della comunità, talvolta con grave rischio personale, ad esempio durante conflitti o epidemie, in luoghi malsani, in condizioni ambientali di disagio e privazione, in situazioni di pericolo per la propria salute o incolumità.

Florence Nightingale, litografia colorata

Nata nel 1820 a Firenze ricevette il nome della città che ospitava la sua altolocata e colta famiglia in cui il padre era un noto epidemiologo e il nonno materno un fervente abolizionista. Fino dalla gioventù mostrò una strenua fede religiosa e un sentimento di dedizione verso il prossimo; contro il volere materno rifiutò a più riprese e con tenacia il matrimonio e i ruoli normalmente attribuiti a una ragazza di buona famiglia. Il suo destino era aiutare gli altri, le persone ammalate e sventurate, per cui stabilì di praticare la professione di infermiera, che allora non richiedeva alcuna specifica preparazione ed era poco considerata. Proprio su questo si trovò a combattere per imporre le sue idee, convinta che occorressero studi idonei e una formazione adeguata attraverso la pratica quotidiana, anche negli ambulatori cittadini. Già nel 1849 fu fra coloro che portarono cure e sollievo al momento dei moti della Repubblica Romana, durante i quali peraltro operò attivamente Cristina Trivulzio di Belgiojoso; poi andò a formarsi in Germania, a Düsseldorf, per cui il padre, compresa ormai la sua decisione, stabilì di aiutarla finanziariamente. Come è risaputo il banco di prova fu la guerra di Crimea dove si recò, coinvolgendo con generosità 38 infermiere volontarie, di cui solo 12 sopravvissero; il sovraffollamento degli ospedali e le pessime condizioni igieniche impedirono i benefici sperati, anzi influirono negativamente, peggiorando di molto le condizioni dei feriti che spesso morivano di tifo o colera. Ciò fece comprendere che non è sufficiente operare o medicare con sapienza se i soldati o qualunque altra persona si trovano in ambienti malsani e se i medici non curano la propria pulizia personale, senza lavarsi neppure le mani prima degli interventi; nacque così la sua teoria di nursing secondo la quale occorrono cinque requisiti indispensabili per ottenere la salubrità: aria pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia, luce; importanti per il benessere e la tranquillità di chi è sofferente o in convalescenza anche il silenzio, il calore e una dieta nutriente e varia.
Grazie al suo impulso e al suo esempio che fece epoca nacquero le prime scuole infermieristiche, caldeggiate dal governo inglese, che portarono le prime professioniste negli ospedali fino dal 1865.

Linda Richards

Il resto della sua vita fu dedicato a creare luoghi di cura, all’assistenza sociale, a ispirare e formare nuove volenterose donne come Linda Richards (1841-1930), pioniera della professione negli Usa e in Giappone. Interessante notare che Florence, molto versata per la matematica, si servì in modo originale e moderno di calcoli, statistiche, diagrammi per fornire dati sulle cure, sull’igiene pubblica, sulla natalità, sulle cause di morte, sulle difficili condizioni di vita nelle periferie e nelle campagne. Proprio grazie ai suoi studi sulle aree più sperdute e rurali dell’India, venne modificato e modernizzato il sistema sanitario di quell’immenso Paese. Dopo alcuni anni di malattia, morì nel 1910 e i familiari non vollero per lei onori e celebrazioni, che pure aveva ottenuto in vita e avrà in gran numero dopo la morte. Fu sepolta con semplicità, come aveva vissuto, in un piccolo cimitero dell’Hampshire.

La tomba di Florence Nightingale a Wellow Church, Hampshire

Sono tante le circostanze che ci ricordano il nome e la splendida figura di Florence Nightingale: un asteroide, vari film e cartoni animati, targhe e monumenti, fra cui quello nella basilica di Santa Croce a Firenze, persino un aereo militare e una nave da carico americana; si può ascoltare la sua voce registrata e conservata nell’archivio sonoro della British Library. In Italia le sono stati intitolati un liceo a Castelfranco Veneto e a Bologna un giardino pubblico nel 2019, ma ora veniamo alla cerimonia del 12 maggio scorso che ci ha visto fra le persone intervenute a Pistoia all’inaugurazione della bella rotonda nei pressi del Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Jacopo, fortemente voluta dall’Ordine degli infermieri e ben accolta da Toponomastica femminile e dall’intera Commissione comunale di Toponomastica.

La targa e la vicesindaca Anna Maria Celesti con rappresentanti della professione infermieristica, foto di Laura Candiani

Alcuni appresentanti della professione infermieristica e la vice sindaca Anna Maria Celesti hanno avuto l’onore di scoprire la targa, davanti al pubblico, alle autorità militari e a numerose crocerossine con la tradizionale divisa bianca, mentre la referente locale di Toponomastica femminile ha aperto gli interventi di saluto e di ricordo del personaggio.

La rappresentante di Toponomastica femminile e il gonfalone di Pistoia, foto di Roberta Pagni

Ancora un passo avanti nelle intitolazioni femminili sul territorio comunale, secondo le nostre richieste e aspettative; altre sono già state deliberate e via via si concretizzeranno.

In copertina: Pistoia, Rotonda Florence Nightingale, foto di Laura Candiani.

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Articolo di Laura Candiani

Ex insegnante di Materie letterarie, dal 2012 collabora con Toponomastica femminile di cui è referente per la provincia di Pistoia. Scrive articoli e biografie, cura mostre e pubblicazioni, interviene in convegni. È fra le autrici del volume Le Mille. I primati delle donne. Ha scritto due guide al femminile dedicate al suo territorio: una sul capoluogo, l’altra intitolata La Valdinievole. Tracce, storie e percorsi di donne.

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