Sono passati alcuni giorni dalla conclusione della prima mobilità di Tutta mia la città, il progetto firmato Toponomastica femminile inserito nel programma europeo Erasmus+Azione KA154-YOU, di cui si può leggere di più in questo articolo.
Il primo incontro in presenza si è tenuto a Firenze dal 24 al 27 agosto, giorni densi di attività e riflessioni che ripercorreremo insieme grazie ad alcuni scatti che hanno immortalato i laboratori, ma anche lo spirito del progetto. Come avverrà nelle successive mobilità interregionali, la partecipazione è stata variegata: giovani ed esperte da Lazio, Sicilia, Lombardia e Toscana hanno avuto l’occasione di incontrarsi, svolgendo dapprima qualche attività preliminare, per poi seguire l’itinerario creato dal gruppo toscano che ha guidato i/le presenti nella magnifica Firenze, andando un po’ oltre i tesori che già offre. Ma procediamo con ordine.
La giornata del 24 agosto è stata dedicata agli arrivi dei gruppi regionali ospitati, che hanno avuto modo di conoscersi, vivere dei momenti di convivialità e iniziare a gettare le basi di quelle che sarebbero state le riflessioni dei giorni successivi. L’ambiente che si è creato è stato da subito vivace: durante l’incontro serale le interazioni sono state molte e di diverso tipo, e non sono mancati dibattiti su questioni di genere, esperienze e opinioni.
La mattina del 25 agosto abbiamo finalmente toccato con mano il progetto, e non in senso lato! Sveglia presto e poi direzione aula di lavoro, uno spazio che ci avrebbe accolto durante tutta la giornata. Una prima e motivata presentazione è stata fatta dalla presidente di Toponomastica femminile, Maria Pia Ercolini, seguita da Paola Malacarne, formatrice esperta della regione Toscana.

Le indicazioni che ci hanno fornito ci hanno permesso di assemblare il kit di partenza del progetto: uno zainetto, in cotone riciclato, è stato riempito con penna, matita, taccuino, borraccia, posate da escursione e carta della città, diventando così un alleato prezioso per le nostre camminate sugli itinerari.
Sono state decorate delle cartoline in partenza bianche, su cui ciascuna di noi ha potuto disegnare e scrivere un messaggio affine al progetto: insomma, un piccolo augurio di parità, a portata di mano e da condividere. Lo stesso processo ha coinvolto gli astucci: fra fantasie, palazzi colorati, pattern e fiori, ognuno di essi è stato reso unico e speciale.


E così, alla presenza delle quattro delegazioni regionali, ogni gruppo si è presentato, illustrando le attività che svolge su ciascun territorio, dai progetti, alle rassegne, non dimenticando le intitolazioni stradali e il coinvolgimento della comunità locale. Molte delle presenti hanno esperienza pluriennale in Tf ma è innegabile l’emozione che è stata trasmessa, la necessità e la voglia di partecipare, vivere il cambiamento. Un riuscito pretesto di scambio che ci ha fornito la carica giusta per procedere con le attività.

A concludere l’attività della mattina, la formazione sulla piattaforma WordPress: questo strumento di creazione e divulgazione di contenuti consentirà la pubblicazione di articoli per la rivista online Vitamine vaganti. Dopo questo momento, abbiamo potuto godere di un pranzo in compagnia ricco di specialità toscane: oltre a ottime pietanze, non sono mancati momenti di confronto e scambio. Cibo per il corpo, sì, ma anche per la mente. Nella fase pomeridiana, abbiamo creato insieme un mini-board di gestione e controllo dell’andamento delle attività e gettato le basi per un primo sviluppo delle linee guida per il Manuale dei giovani in parità, un altro dispositivo (insieme alle brochure sugli itinerari di genere e agli articoli pubblicati su Vv) che si dimostrerà particolarmente utile durante e dopo la fine del progetto.
Martedì 26 agosto ha visto, invece, l’esplorazione toponomastica e culturale del centro di Firenze, il cui filo conduttore delle tredici tappe è stata la valorizzazione della presenza femminile.

Il nostro itinerario partiva da Piazza della Libertà, che abbiamo raggiunto con la tranvia. Qui, dopo una breve ricognizione, ci è stato illustrato il percorso che avremmo seguito, guidate dal gruppo toscano che lo ha ideato e progettato.


La prima figura a essere trattata è stata Maria Maddalena de’ Medici, a cui è stato dedicato un coretto: uno spazio che collega il Museo archeologico Nazionale di Firenze e la Basilica della Santissima Annunziata, a essa attiguo. Una sosta all’Ospedale degli Innocenti ci ha permesso di ripercorrerne la storia e giungere fino a palazzo Medici Riccardi: qui abbiamo celebrato la memoria di Contessina de’ Bardi, Lucrezia Tornabuoni, Clarice e Alfonsina Orsini.

A seguire, abbiamo visitato la basilica di San Lorenzo, in cui abbiamo conosciuto le storie di Piccarda Bueri e Carolina di Sassonia. Un’ulteriore tappa ha poi interessato la targa dedicata a Maria Maddalena Morelli, per poi giungere in Via delle Belle donne, in cui si è acceso un momento di dibattito: con questa occasione abbiamo esplorato il ruolo sociale e culturale che la prostituzione e il sex work rappresentavano in passato e rappresentano al giorno d’oggi.

anche chiamata Corilla Olimpica

Proseguendo verso la basilica di Santa Maria Novella, sono state commemorate Caterina de’ Medici e Plautilla Nella, e, procedendo verso la stazione, l’ingresso qui dedicato a Gae Aulenti. Dopo aver visitato l’officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, abbiamo continuato il percorso fino alla targa di George Eliot (Via Tornabuoni), avendo poi modo di conoscere, nei pressi di Palazzo Vecchio, la figura di Eleonora di Toledo. Ultima tappa del nostro itinerario è stata sul lungarno: qui abbiamo approfondito Anna Maria Luisa de’ Medici.
Non meno importante, durante tutta la durata della mobilità, è stato il rispetto del luogo circostante, dei luoghi che abbiamo visitato e in cui siamo passati/e. Abbiamo deciso di adottare diversi gesti responsabili, cercando di avere il minimo impatto ambientale: al posto di posate usa e getta abbiamo impiegato set di posate in acciaio inox (durevoli e resistenti); durante l’itinerario abbiamo riempito le nostre borracce, evitando l’acquisto di bottiglie monouso; e, soprattutto, abbiamo visitato Firenze spostandoci solo quando necessario con i mezzi, proseguendo poi a piedi. È necessario preservare la memoria di figure che hanno avuto un ruolo nella Storia, ma senza dimenticare di avere cura e attenzione dei luoghi che visitiamo.
Quest’occasione di incontro in presenza, che è seguita a 4 incontri on-line — uno regionale e tre interregionali — è solo la prima: abbiamo tutti/e fatto tesoro di quest’esperienza e, nel frattempo, attendiamo le successive. La prossima si terrà a Roma dal 22 al 26 ottobre, in occasione del XIV Convegno nazionale e I internazionale di Toponomastica femminile. Durante la Giornata del volontariato e della cooperazione sociale, che si terrà il 21 settembre a Lodi, la delegazione lombarda avrà modo di diffondere il volantino del progetto. Sempre nel capoluogo lombardo, dal 12 al 15 febbraio 2026, sarà svolta la terza mobilità, che vedrà la partecipazione anche a OBR-One billion rising. L’ultimo incontro interregionale in presenza si svolgerà a Roma, dal 15 al 19 aprile 2026.
Quindi… A presto!
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Articolo di Nicole Maria Rana

Nata in Puglia nel 2001, studente alla facoltà di Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Appassionata di arte e cinema, le piace scoprire nuovi territori e viaggiare, fotografando ciò che la circonda. Crede sia importante far sentire la propria voce e lottare per ciò che si ha a cuore.
