La cucina vegana. Panzanella croccante con verdure fresche

La panzanella è una ricetta classica della cucina italiana, una cucina povera, di recupero, antispreco, e buonissima. Una ricetta classica alla quale possiamo ispirarci, e poi cambiare, arricchire, trasformare secondo i nostri gusti.
Infatti, se la panzanella classica è una zuppa di pane avanzato e verdure, questa che vi propongo è un secondo piatto croccante e colorato.

Gli ingredienti (indicativi) per quattro persone:

  • 4 – 5 fette di pane casereccio raffermo
  • 10 – 12 pomodori ciliegino o datterino
  • 2 avocado
  • 2 cipollotti, compreso parte dello stelo verde
  • 1 manciata di foglie di basilico
  • Olio extra vergine di oliva
  • Mezzo limone
  • Sale, pepe

Tempo di preparazione: 30 minuti

Tempo di cottura: pochi minuti

Per questa panzanella, il pane serve tagliato a dadini, e poi tostato. 

Se il pane è diviso in fette regolari, potete tostarlo nel tostapane e tagliarlo dopo; se, invece, il pane è in pezzi irregolari e di diverse dimensioni, meglio ridurlo a dadini prima, tostarlo facendolo saltare per pochi minuti e senza condimenti, in una padella antiaderente.

Lavate i pomodori e tagliateli a metà.

Sbucciate l’avocado, eliminate il nocciolo e tagliatelo a cubetti.

Eliminate la guaina più esterna e la barba del cipollotto, recuperate quanto possibile della parte verde, lavatelo e tagliatelo a rondelle sottili.

Raccogliete le verdure in una ciotola capiente, spuzzatele con il succo del limone, aggiungete il pane, condite con olio extra vergine di oliva (non è il momento di essere parsimoniosi), salate moderatamente e profumate con le foglie di basilico spezzettate con le mani.

Lasciate riposare il piatto per qualche minuto prima di servirlo, ma tenete a mente un piccolo consiglio strategico: se volete prepararlo con un anticipo più ampio, unite il pane all’ultimo, così da mantenerlo croccante.

Proprietà dell’avocado

L’avocado è un frutto che può aiutare a diminuire leggermente il colesterolo “cattivo”, e sicuramente non lo fa aumentare. Nei piatti semplici, come questo, diventa un ingrediente prezioso perché aumenta il senso di sazietà, senza apportare calorie inutili o superflue.

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Articolo di Paola Bortolani

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Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato  in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).

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